Cronaca

Coronavirus, il magistrato: “Chi mette a rischio la salute degli altri rischia 12 anni di carcere”

Uscire di casa durante l’emergenza coronavirus può portare ad una condanna fino a 12 anni. Lo conferma Giuseppe Creazzo, procuratore capo di Firenze intervistato da Repubblica.

Uscire di casa durante l’emergenza coronavirus, ecco cosa si rischia

“Ognuno deve fare la sua parte in nome di un principio superiore. Un pezzo importante del Paese sta facendo uno sforzo impressionante, non possiamo tradirlo con comportamenti superficiali. Senza contare che le conseguenze penali possono essere gravissime, chi commette reati contro la salute pubblica rischia fino a 12 anni di carcere”.

Le altre pene

“C’è un importante effetto deterrente, per chi esce senza un motivo di necessità o di lavoro è previsto l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda di 206 euro, mentre chi si macchia di fatti più gravi come violare la quarantena per aver avuto contatti a rischio o perché positivo rischia concretamente una condanna di diversi anni.

Certo le sanzioni da sole non bastano, la battaglia contro l’epidemia non può che passare da un generalizzato rispetto delle regole. Non si tratta di una opzione etica ma di una scelta di convenienza, in nome di un obiettivo comune”.

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