Cronaca

Vaccini: Figliuolo “dosi anche a domiciliati e non solo a residenti”

L'obiettivo del commissario è vaccinare l'80% della popolazione entro il 30 settembre

Il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo è stato sentito in audizione nelle commissioni Affari sociali di Camera e Senato sullo stato di attuazione del piano strategico nazionale sui vaccini. “Il target è quello di 500mila somministrazioni al giorno a regime, da raggiungere nella terza settimana di aprile per ottenere l’immunità di gregge entro fine settembre“, ha detto il generale, che ha spiegato come il governo punti a vaccinare l’80% della popolazione entro il 30 settembre dando priorità ai più vulnerabili.

Covid, Figliuolo: “vaccinare anche i non residenti”

Il commissario Figliuolo ieri ha emesso un’ordinanza che stabilisce l’obbligo per le Regioni di provvedere alla somministrazione del vaccino anche ai non residenti. In sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini anti Covidciascuna Regione o Provincia autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente, ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione o nella Provincia autonoma“.

Figliuolo ha inoltre spiegato che è stato attuato uno “snellimento del consenso informato“, per aggiornare le informazioni sui vaccini disponibili e velocizzare le procedure.

Il piano vaccinale di Figliuolo

Il perseguimento della massima disponibilità di vaccini e vaccinatori è il punto di partenza imprescindibile su cui concentrare gli sforzi. Capillarità e spinta su distribuzione e somministrazione sono i capisaldi del piano“, aggiornato lo scorso 10 marzo. “Tre linee operative: approvvigionamento efficace dei vaccini; monitoraggio costante delle forniture; capillarizzazione della somministrazione, condizione essenziale del successo della campagna vaccinale, che si realizza con l’ampliamento dei vaccinatori. Un obiettivo che si raggiunge dando impulso agli accordi con i medici di medicina generale, studi privati, specializzandi, federazione medico sportiva italiana, pediatri e medici ambulatoriali, assunzione di medici a chiamata, odontoiatri, farmacisti.

Prevediamo inoltre il potenziamento della rete esistente dei centri vaccinali, a cui aggiungere siti produttivi, siti della grande distribuzione, palestre e scuole e strutture della Conferenza episcopale italiana. Sabato 3 aprile in Sicilia ho appreso che presso 500 diocesi si prevedrà a somministrare dosi vaccinali in chiesa, qualora la diocesi raggiunga 50 prenotazioni. Questa è buona pratica. Ci sono ulteriori 420 siti per possibili somministrazioni“.

Risultati incoraggianti: “abbiamo recuperato il divario”

Con le misure prese fino ad ora Figliuolo ha ricordato che sono stati raggiunti anche “picchi di 250mila vaccino al giorno: nel solo mese di marzo oltre 5milioni di vaccini”. Ha annunciato poi l’arrivo di “oltre 8 milioni di dosi, 400mila delle quali del tipo Johnson&Johnson”, “con un trend in crescita anche per il mese di aprile“.

Nel solo mese di marzo le forniture ammontano a 7,6 milioni di dosi e solo in questa settimana ne stanno arrivando circa 3 milioni: ieri oltre un milione di Pfizer, domani oltre 500 mila Moderna e oltre un milione 300 mila AstraZeneca su un totale di 14,2 milioni nel primo trimestre“, ha sottolineato. “Sostanzialmente abbiamo recuperato molto del divario – ha concluso – Da inizio campagna si aspettavano 15,6 milioni di dosi e noi chiudiamo a 14,2“.


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