Vaccino Covid italiano eVax induce forte risposta immunitaria, anche sulle varianti
Il vaccino candidato anti Covid “eVax” sviluppato dalle aziende italiane Takis Biotech e Rottapharm Biotech ha dimostrato di innescare una robusta risposta anticorpale e cellulare in modelli murini
Il vaccino italiano eVax, sviluppato in collaborazione tra la società di biotecnologie di Castel Romano Takis Biotech e la Rottapharm Biotech, è tra i più promettenti tra i vaccini anti Covid canditati ad essere approvati dall’Ema e Aifa. Attualmente si trova in sperimentazione clinica di Fase 1-2 proprio in Italia. In un nuovo studio su modelli murini (topi) il vaccino candidato ha dimostrato di innescare una robusta risposta anticorpale e cellulare, ovvero con una forte produzione di immunoglobuline neutralizzanti (IgG) e di cellule T, specializzate nell’eliminare le cellule già infettate dal patogeno.
Vaccino italiano eVax: a che punto sono i test
A testare l’efficacia del vaccino Covid-eVax è stato un team di ricerca internazionale composto da scienziati di vari istituti italiani e stranieri, tra i quali l’Istituto nazionale per le malattie infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani di Roma, l’Ospedale San Raffaele di Milano, l’Istituto Regina Elena, l’Università di Tel Aviv (Israele), l’Università di Ulm (Germania) e l’agenzia governativa Public Health England (PHE). Gli scienziati hanno valutato l’immunogenicità del vaccino candidato in topi geneticamente modificati – nome in codice K18-hACE2 – che esprimono lo stesso recettore cellulare umano cui si lega il coronavirus SARS-CoV-2 attraverso la proteina S o Spike e che si ammalano di COVID-19 in modo similare.
Forte risposta anticorporale
I roditori trattati col vaccino hanno mostrato una robusta risposta anticorpale e una forte produzione di cellule T, dettaglio che evidenzia l’efficacia a tutto tondo del vaccino eVax. Gli anticorpi sono risultati fortemente neutralizzanti anche contro le principali varianti di preoccupazione in circolazione. A differenza dei vaccini di Pfizer e Moderna che si basano sull’mRNA e quelli di AstraZeneca e Johnson & Johnson che sfruttano un vettore adenovirale, l’eVax è un vaccino a circoletti (plasmidi) di DNA che si attiva con l’elettroporazione, un lieve impulso elettrico che favorisce il passaggio del materiale genetico nelle cellule. La tecnologia è stata sviluppata in collaborazione con la società Igea di Carpi, in provincia di Modena.
La ricerca Covid eVax
“I dati ottenuti nel modello di topo hACE2, che ha lo stesso recettore dell’uomo e sviluppa una patologia simile, mostrano la protezione dal virus e l’assenza di sintomi respiratori ed effetti clinici dovuti all’infezione da SarsCov2“, ha dichiarato all’Ansa il professor Matteo Iannacone, medico presso l’Ospedale San Raffaele di Milano e docente all’Università Vita-Salute. I topi trattati hanno mostrato “una riduzione nella perdita di peso, una migliore funzione polmonare e una replicazione virale significativamente inferiore nei polmoni e nel cervello“, scrivono gli autori dello studio, inoltre hanno osserva che il vaccino ha protetto i furetti dalla Covid 19.
I dettagli della ricerca “Covid – eVax, an electroporated plasmid DNA vaccine candidate encoding the SARS-CoV-2 Receptor Binding Domain, elicits protective immune responses in animal models of Covid-19” sono stati caricati sul database BioRXiv, in attesa della revisione paritaria.