Cronaca

L’Ema approva l’uso del vaccino Covid Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 15 anni

Vaccino anti Covid Pfizer agli adolescenti: c'è l'ok dell'Ema per la somministrazione ai ragazzi tra i 12 e i 15 anni

Via libera al vaccino Pfizer per gli adolescenti. L’Agenzia europea per i medicinali ha autorizzato la somministrazione del vaccino anti Covid Pfizer anche per i ragazzi dai 15 ai 12 anni che ora potranno prendere parte, in condizioni di massima sicurezza ed efficacia, alla campagna vaccinale contro il virus. L’annuncio è arrivato nel corso della Conferenza stampa organizzata dall’ente regolatore attraverso la voce del responsabile della strategia sui vaccini di Ema, Marco Cavaleri: “Ema approva l’utilizzo del vaccino Corminaty per gli adolescenti dai 15 ai 12 anni, che si è dimostrato sicuro ed efficace anche su di loro”.

Covid, vaccino Pfizer agli adolescenti: c’è l’ok dell’Ema

Già lo scorso 10 maggio la Fda statunitense aveva dato il via libera alla somministrazione dei vaccini anti-Covid di Pfizer per gli adolescenti. Ora sarà la volta dei Paesi europei chiamati ad organizzarsi quanto prima per le somministrazioni dei più piccoli. In Germania la cancelliera Angel Merkel ha già annunciato l’inizio delle vaccinazioni per under 15 fino ai 12 anni dal 7 di giugno. In quanto all’Italia il presidente di Aifa, (Agenzia Italiana del farmaco) Giorgio Palù, ha dichiarato che «l’ente regolatore sarà pronto a recepire le direttive europee entro lunedì 31 maggio», in modo da autorizzare il via libera sul territorio nazionale e permettere alla logistica di attivarsi.

Ora si attende l’ok per Moderna

Dopo Pfizer è arrivata pochi giorni fa anche Moderna a rassicurare sull’efficacia del vaccino anti Covid sugli adolescenti. A comunicarlo è stata l’azienda stessa diffondendo i dati dello studio TeenCove condotto sui più giovani: «Non si sono osservati casi di Covid-19 dopo le due dosi di vaccino», si è letto nella nota diffusa, «coerente con un’efficacia del vaccino del 100%. Ed è stata osservata un’efficacia del 93% dopo la prima dose». Secondo quanto fatto sapere da Moderna i dati dello studio effettuato verranno presentati ad Ema all’inizio di giugno.

Per i più giovani sono raccomandati i vaccini a mRna

Di certo, la somministrazione dei preparati alle fasce di popolazione più giovane dipenderanno «dalla disponibilità dei vaccini» ha continuato il presidente Palù. «Per loro sono raccomandati i vaccini a mRna (Pfizer o Moderna)». Questa scelta, prosegue Palù è legata al fatto che «bambini e giovani adolescenti si infettano meno e trasmettono relativamente anche meno, perché hanno meno ricettori sulle cellule epiteliali delle vie respiratorie superiori. Però abbiamo imparato che con le varianti del virus, che hanno un aumentata affinità per i ricettori e un maggiore indice di contagiosità, anche i bambini si infettano e possono essere una via di trasmissione quindi possono essere un importante serbatoio».


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