Vallo di Diano affronta una carenza di medici rianimatori, con solo uno in servizio a causa della mancanza generale di personale. Il dottor Domenico Violante dell’ASL Salerno spiega che, nonostante la disponibilità di diversi rianimatori, solo uno copre i turni a causa della scarsità di medici disposti a lavorare nel settore dell’emergenza. L’ASL sta cercando di attrarre nuovi medici con un bando e un corso di formazione, ma la situazione è critica, soprattutto dopo l’estate, con difficoltà evidenti nelle aree di Agropoli, Capaccio, Golfo di Policastro, Eboli e Battipaglia.
Carenza di medici rianimatori a Vallo di Diano: solo uno copre i turni
Il Vallo di Diano è al centro di una controversia per la presenza di un solo medico rianimatore che copre l’intera area. Il dottor Domenico Violante, responsabile dell’UOC Emergenza, COT 118 e Urgenza Territoriale dell’ASL Salerno, ha spiegato che, sebbene ci siano diversi rianimatori, solo uno copre i turni a causa della carenza generale di medici. I rianimatori lavorano in servizio aggiuntivo e a volte devono coprire turni extra per garantire la disponibilità della postazione.
Violante ha sottolineato che il problema principale è la mancanza di medici disposti a lavorare nel settore dell’emergenza, nonostante l’ASL Salerno disponga di 19 automediche e numerose ambulanze. La difficoltà principale è attrarre nuovi medici nel 118, con la carenza di personale che ha portato a una situazione precaria. La situazione è aggravata dallo stress e dalle condizioni di lavoro, che spesso comportano minacce e violenze.
L’ASL Salerno sta lavorando a un bando per arruolare nuovi medici e a un corso di formazione per il 118, ma la carenza di personale è stata particolarmente sentita quest’estate, con criticità nelle zone di Agropoli, Capaccio, Golfo di Policastro, Eboli e Battipaglia. Violante ha concluso auspicando che il Governo possa intervenire nella prossima Finanziaria per migliorare i contratti e attrarre più medici nel settore.