Cronaca

Variante Delta, l’allarme dei pediatri di famiglia

La variante colpisce prevalentemente bambini e adolescenti

“I dati di alcune nazioni europee mostrano un incremento significativo dei casi da variante Delta, soprattutto in età pediatrica e adolescenziale. In queste condizioni, alla riapertura delle scuole, la variante Delta sarà libera di infettare migliaia di alunni, la stragrande maggioranza dei quali è suscettibile al virus”.

Lo evidenziano Antonio D’Avino e Giannamaria Vallefuoco, rispettivamente vice presidente nazionale e segretario regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), che lanciano anche un appello alla Regione Campania affinché ascolti le preoccupazioni dei pediatri.

Variante Delta, allarme dei pediatri di famiglia per l’impennata dei casi

“La Calabria, il Lazio, il Trentino Alto Adige, il Veneto e moltissime altre regioni – denunciano D’Avino e Vallefuoco – hanno già realizzato tavoli di lavoro che sono serviti a sottoscrivere i necessari accordi integrativi regionali attuativi che hanno previsto il coinvolgimento attivo dei pediatri di famiglia nella campagna vaccinale anti Covid 19.

In Campania, dicono, nonostante le nostre reiterate richieste e la disponibilità mostrata, si sente solo il silenzio della Regione. Non vorremmo che l’assenza di confronto tra la Regione e la pediatria di famiglia assomigliasse molto alla quiete prima della tempesta“.

La Federazione Italiana Medici Pediatri sottolinea la necessità di “un cambiamento nella strategia che punti, sebbene gli hub vaccinali abbiano ben funzionato nel periodo dell’emergenza pandemica, sul territorio per raggiungere quella fascia di popolazione esitante, o non convinta, che solo grazie al rapporto fiduciario con il proprio pediatra di famiglia può essere recuperata”.

Affermano

D’Avino e Vallefuoco affermano che “i numeri delle adesioni xi dicono che ora bisogna raggiungere singolarmente coloro che non sono stati vaccinati e per farlo si deve scendere in campo con i medici delle cure primarie: i pediatri di libera scelta e i medici di medicina generale.

Sino ad oggi siamo stati responsabilmente al servizio delle Istituzioni, collaborando pienamente anche con compiti non propri della nostra categoria professionale, e vorremmo evitare che debacle di tipo organizzativo-programmatico possano ricadere sui nostri assistiti mettendo a rischio il loro diritto alla salute“.

Da qui l’auspicio che “al più presto la Regione convochi la pediatria di famiglia per condividere percorsi assistenziali volti a garantire la massima tutela dei cittadini campani. Ci dispiacerebbe se questa previsione analitica della FIMP divenisse una profezia inascoltata di nuove esperienze dolorose che con una programmazione adeguata si sarebbero potute evitare”.


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