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Viaggi, ecco in quali paesi europei gli italiani potranno trascorrere le vacanze

Viaggi, in quali paesi europei gli italiani potranno trascorrere le vacanze? Dove sarà possibile viaggiare a partire dal 3 giugno? Ecco le domande che milioni di italiani che intendono prenotare le vacanze estive si stanno ponendo. . La situazione cambia continuamente e non è detto che le regole valide oggi lo siano anche tra qualche giorno. Tutto dipenderà dall’andamento dell’epidemia nel nostro paese.

In quali paesi europei è possibile trascorrere le vacanze?

Una delle poche certezze è che fino a martedì 2 giugno sono tassativamente vietati gli spostamenti al di fuori della propria regione di residenza fatte salve esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. A partire dal 3 giugno invece ci si potrà muovere con maggiore libertà anche negli stati membri dell’Unione Europea e dell’area Schengen, anche se non mancano eccezioni: i governi di Svizzera ed Austria hanno infatti deciso che non riapriranno i propri confini con il nostro Paese a partire dal 3 giugno perché ritengono che l’Italia sia ancora un focolaio epidemico: per questo chi volesse recarsi in questi due paesi sarà tenuto a presentare un certificato medico che attesti che non è malato di coronavirus.  In assenza di tale certificato è obbligatorio sottoporsi ad un isolamento fiduciario di 14 giorni.

Ecco dunque, paese per paese, quali sono le condizioni per i cittadini italiani in base alle informazioni rese note dalla Farnesina ad oggi, 29 maggio.

Secondo il sito Viaggiare Sicuri “Fino al 31 maggio, fatti salvi motivi particolari di salute e di visita ai familiari rispetto ai quali permane un certo margine di discrezionalità delle Autorità di frontiera, è permesso l’ingresso via terra dalla Svizzera, Lichtenstein, Germania, Ungheria, Slovenia e Italia purché si abbia un certificato medico attestante la negatività al Covid 19, non risalente oltre i 4 giorni. In assenza di tale certificato è obbligatorio sottoporsi ad un isolamento fiduciario di 14 giorni. Rimangono sospesi fino al 14 giugno i collegamenti aerei con Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Cina, Ucraina, Russia e Iran. I collegamenti ferroviari con l’Italia rimangono invece sospesi fino al 25 giugno”.

Belgio

Dalla Farnesina fanno sapere che “in risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19, le autorità federali belghe hanno reintrodotto i controlli di frontiera a partire dal 20 marzo, al fine di impedire l’accesso al Paese a chi non ne abbia reale necessità (in particolare coloro che non siano residenti o che non abbiano una valida motivazione lavorativa); i viaggiatori atterrati a Zaventem ricevono inoltre una nota informativa con l’invito ad osservare un periodo di auto-isolamento a domicilio per 14 giorni. Qualora si fosse in transito per raggiungere l’aeroporto di Zaventem si consiglia di avere già con sé il biglietto aereo per l’Italia. Per quanto riguarda i collegamenti aerei, Alitalia ha interrotto i voli internazionali da/per Milano-Malpensa, mantenendo quelli su Roma con una offerta rimodulata. Brussels Airlines ha annunciato la ripresa delle operazioni nel mese di giugno”.

Bulgaria

Già da una settimana per i cittadini dell’area Schengen e dell’UE è possibile entrare liberamente in Bulgaria. Permane, tuttavia, l’obbligo di osservare, una volta entrati nel Paese, un periodo di isolamento domiciliare di 14 giorni. “L’isolamento – spiega la Farnesina – non sarà richiesto nel caso di viaggi e soggiorni di breve durata per imprenditori; viaggi di lavoratori specializzati per la riparazione ed installazione di macchine o infrastrutture nel rispetto delle prescritte misure  di sicurezza in caso di contatti con persone che si trovano nei luoghi oggetto dell’intervento; viaggi di personalità ufficiali e delle loro delegazioni, dei funzionari diplomatici e di organizzazioni internazionali, dei militari e degli operatori umanitari; viaggi per ricongiungimento familiare nel caso in cui un componente della famiglia sia di nazionalità bulgara o sia residente in Bulgaria”.

Cipro

Il Governo cipriota ha prorogato fino all’8 giugno della sospensione dei voli commerciali da e verso il paese. “A partire dal 9 giugno si allenta il blocco del traffico aereo passeggeri e sarà permesso l’ingresso a Cipro a persone provenienti da determinati Paesi considerati a basso rischio Covid.  Per i Paesi che non rientrano in tale categoria, tra cui l’Italia, ma anche la Francia e il Regno Unito, per il momento i voli verso la Repubblica di Cipro saranno autorizzati solo per il rientro di cittadini ciprioti, residenti permanenti e le persone munite di un permesso speciale. In tali casi, sarà necessario presentare il certificato di negatività al Covid e svolgere un periodo di auto-isolamento domiciliare di 14 giorni”.

Croazia

Dall’11 maggio l’ingresso in Croazia è consentito ai cittadini croati ed ai cittadini UE, qualora questi ultimi attestino con documentazione completa che l’entrata nel paese è dovuta a ragioni commerciali, lavorative, eventuali motivate urgenze (es. funerali) o se proprietari di immobili o imbarcazioni. Gli aventi diritto all’ingresso non hanno obbligo di osservare l’auto-isolamento domiciliare di 14 giorni, come inizialmente stabilito.

Danimarca

Viaggiare Sicuri ricorda che il governo danese ha stabilito la chiusura della frontiera terrestre in ingresso a partire dal 14 marzo oltre alla sospensione di tutto il traffico aereo e marittimo. “I controlli alla frontiera sono operativi e tutti i cittadini non danesi sono chiamati a fornire un valido motivo per fare ingresso in Danimarca. Tali decisioni potranno essere riviste dal Governo danese entro il 1 giugno 2020”.

Estonia

Permangono, ad oggi, severe misure restrittive per recarsi in Estonia. Potranno entrare nel paese, alle cui frontiere verranno esaminati i documenti di viaggio, compiuti accertamenti medici e richiesta la compilazione di un modulo di autocertificazione, solamente: cittadini estoni; cittadini stranieri o apolidi residenti in Estonia con regolare titolo di soggiorno e loro familiari; cittadini stranieri che non abbiano sintomi riconducibili al virus covid-19, in transito verso il loro paese di origine; trasportatori che non abbiano sintomi covid-19. Tutti i viaggatori sono tenuti a rimanere in autoisolamento per due settimane.

Finlandia

Già dal 14 maggio la Finlandia ha riaperto il traffico marittimo dei passeggeri da parte delle compagnie Tallink Silja, Viking Line, Eckerö Line e Finnlines per spostamenti non di natura turistica e con l’osservanza delle misure di distanziamento e l’uso delle mascherine.
Resta invariata la chiusura delle frontiere non-Schengen.  Per l’area Schengen dal 14 maggio al 14 giugno restano sconsigliati i viaggi per turismo, mentre sono consentiti quelli per lavoro/affari e quelli per motivi essenziali”.

Francia

Il governo francese ha allentato le misure restrittive l’11 maggio. Come spiega la Farnesina le frontiere interne all’area Schengen, (quindi anche quella con l’Italia), rimangono aperte. Per l’ingresso o il transito attraverso il territorio francese è necessario munirsi di apposita autocertificazione (richiesta sia dalle autorità francesi che dalle autorità italiane e, a partire dal 26 maggio, è obbligatoria anche la dichiarazione di assenza di sintomi. Da giugno riprendono i collegamenti di AirFrance con l’Italia. Inoltre altre compagine low cost hanno annunciato la ripresa, sempre da giugno, di alcuni voli. La Società Nazionale delle Ferrovie Francesi (SNCF) ha ripristinato il TGV che collega Parigi Gare de Lyon con Milano Garibaldi.

Germania

In Germania permangono ancora severe restrizioni. Ad oggi, secondo quanto si apprende sul sito della Farnesina, l’ingresso nel Paese è consentito ai cittadini UE che siano in transito verso il proprio Paese di origine o di residenza, ma solo se possono dimostrare (con biglietto aereo, ferroviario o di bus) che si continuerà il viaggio verso tale Paese (è il caso dei cittadini italiani che desiderano rientrare in Italia facendo scalo in Germania), se il transito è necessario (cioè non ci sono tratte alternative più dirette) e se il Paese di destinazione consente l’ingresso. Non è consentito l’ingresso a chi presenti sintomi da COVID-19.

Grecia

Dal 14 marzo le Autorità greche hanno sospeso tutti i voli da e per l’Italia e, il 15 marzo, hanno sospeso anche i collegamenti navali, al momento fino al 31 maggio, ma non è possibile escludere nuove proroghe. “Le Autorità locali hanno previsto l’adozione di misure preventive e di controllo per evitare la diffusione del contagio. Il 16 marzo hanno annunciato che chi farà ingresso in Grecia dall’estero dovrà sottoporsi a misure di autoisolamento per 14 giorni. In caso di violazione dell’isolamento obbligatorio è prevista una sanzione amministrativa. I passeggeri in arrivo all’Aeroporto Internazionale di Atene – fatta eccezione per quelli in transito – devono sottoporsi all’esecuzione di un test per il coronavirus, che viene effettuato presso una struttura alberghiera. In caso di esito negativo ci si può recare al proprio alloggio per iniziare il periodo di autoisolamento.

Irlanda

Spiega la Farnesina: “Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, tutti i viaggiatori in arrivo in Irlanda sono obbligati a mettersi in auto-isolamento per 14 giorni in luogo chiuso, evitando i contatti con altre persone. All’ingresso in Irlanda, è prevista la compilazione di un modulo che il servizio sanitario HSE potrà utilizzare per eventuali controlli”.

Lettonia

Sono stati ripristinati alcuni collegamenti aerei: fino al 9 giugno sono previsti voli, ora giornalieri, di AirBaltic da Riga su Francoforte ed e dal 18 maggio risultano riaperti i voli giornalieri su Vilnius e Tallinn e prossimamente saranno riattivate le tratte su Monaco e Berlino. Air Baltic ha inoltre in programma, a partire dal 25 giugno la riapertura della tratta Riga- Milano e dal 31 luglio Riga-Roma. I voli Ryanair bisettimanali per l’Italia (Bergamo Orio) dovrebbero essere ripristinati a partire dal 2 luglio 2020.

Malta

Il governo maltese ha disposto una parziale riapertura dello spazio aereo.  Sono di volta in volta autorizzati solo i cargo commerciali, i voli umanitari ed eventuali voli commerciali “speciali” per facilitare il rientro degli stranieri. Il 26 maggio è stata invece confermata, fino al 15 giugno, la sospensione dei trasporti passeggeri a scopo turistico. Sono chiusi anche i collegamenti via mare per passeggeri, mentre le merci continuano a circolare liberamente, sia pure con l’adozione di particolari cautele per chi le trasporta. Chiunque, in virtù di speciale autorizzazione, arrivi a Malta dall’estero deve obbligatoriamente sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni a decorrere da quello dell’arrivo (a sue spese se in albergo), pena una sanzione di 3000 euro.

Olanda

Il governo olandese ha annunciato, a partire dal primo giugno, un allentamento delle misure di contenimento, con riaperture degli esercizi pubblici commerciali e di intrattenimento e  la ripresa delle attività delle scuole ed univeristà, fermo restando l’obbligo di distanziamento sociale di almeno 1,5 metri. Spiega la Farnesina: “Dal 4 maggio la compagnia di bandiera KLM ha ripristinato un volo giornaliero verso 8 destinazioni europee, tra le quali, oltre a Roma e Milano, Barcellona, Madrid, Budapest, Praga, Varsavia ed Helsinki. L’uso della mascherina protettiva sarà reso obbligatorio su tutti i voli dal momento dell’imbarco e verranno adottate a bordo misure di distanziamento interpersonale. Può essere richiesto di mostrare il titolo di viaggio con destinazione finale. Si informa altresì che per le persone provenienti da aree considerate a rischio (tra cui il Nord Italia) non sussiste un obbligo di auto-isolamento di 14 giorni una volta arrivate nei Paesi Bassi, anche se rimane una misura fortemente consigliata”.

Polonia

L’ingresso in Polonia è vietato fino al 12 giugno – salvo proroghe – per tutti gli stranieri. Viene disposta la quarantena obbligatoria di 14 giorni per coloro i quali fanno ritorno nel Paese, salvo limitate eccezioni (tra cui i trasportatori merci e, nel rispetto di alcuni requisiti, le persone aventi titolo a recarsi in Polonia per lavoro. Le Autorità sanitarie polacche (NFZ) hanno inoltre attivato un’infolinea dedicata, raggiungibile al numero 800 190 590.

Portogallo

Il traffico aereo con Italia e Spagna è stato sospeso e ad oggi è possibile raggiungere per via aerea l’Italia dal Portogallo solo facendo ricorso a triangolazioni di voli. Visto che la situazione del traffico aereo può mutare rapidamente, la Farnesina raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento per informazioni sul proprio volo e per l’individuazione di rotte alternative. Vige il divieto di sbarco passeggeri per le navi da crociera, che potranno attraccare solo per rifornimento. Sono inoltre sconsigliati i voli interni non necessari da e verso gli arcipelaghi di Madeira e Azzorre.

Regno Unito

Il Regno Unito non prevede attualmente restrizioni all’ingresso per chi proviene dall’Italia. Come spiega Viaggiare Sicuri “al fine di contenere la diffusione del COVID-19, il Governo britannico raccomanda a chiunque entri nel paese e sviluppi sintomi, anche lievi, compatibili con COVID-19, di rimanere a casa, in auto-isolamento, per almeno 7 giorni. A partire dall’8 giugno il Governo britannico ha disposto, per chi proviene dall’estero, un isolamento domiciliare di 14 giorni”.

Repubblica Ceca

Fino al 2 giugno sono vietati tutti i viaggi per turismo, mentre per gli altri si è tenuti a presentare un certificato di risultato del test PCR o a contattare l’ufficio di igiene regionale che decide le misure di quarantena.

Romania

Il governo ha decretato lo stato di allerta fino al 14 giugno disponendo il divieto di ingresso nel Paese per i cittadini stranieri, a partire dal 22 marzo, con limitate eccezioni: cittadini dell’UE o dei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) o svizzeri e familiari di cittadini romeni o di cittadini UE/Spazio Economico Europeo/Svizzera residenti in Romania. “Fino al 1 giugno – spiega il Ministero degli Esteri – sono sospesi i voli da e verso Austria, Belgio, Confederazione Svizzera, Francia, Germania, Iran, Italia, Gran Bretagna, Spagna, USA, Turchia e Iran, (con l’eccezione dei voli di trasporto di merce/corrispondenza e voli umanitari o di rimpatrio di cittadini romeni) nonché il trasporto stradale internazionale di persone tra l’Italia e i Paesi sopra menzionati sia in entrata che in uscita. A partire dal 15 maggio tutte le persone in arrivo dall’estero devono osservare un isolamento domiciliare di 14 giorni”.

Slovenia

A partire dal 12 maggio l’aeroporto di Lubiana è stato riaperto ai voli commerciali internazionali (tutti i voli fino a fine maggio sono in ogni caso stati cancellati dalle compagnie aeree). Sono stati istituiti quattro punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con l’Italia, presso i questi valichi di frontiera: Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok, Rabuiese / Škofije.

Spagna

La Spagna, paese europeo che insieme all’Italia ha pagato il prezzo più alto all’emergenza coronavirus, il 19 maggio ha revocato il blocco dei voli diretti e dei collegamenti marittimi dall’Italia. Il provvedimento, pur non causando un’automatica ripresa immediata del traffico aereo e marittimo tra Italia e Spagna, offre la possibilità alle compagnie aeree e navali di pensare al ristabilimento di collegamenti diretti nei due sensi. Spiega la Farnesina che “Alitalia ha ripristinato, dal 2 giugno, i voli diretti (a/r) Madrid/Barcellona – Roma, Neos Air ha ripristinato, dal 6 luglio, i voli di linea tra Milano e le Canarie (Tenerife, Fuerteventura) e Grimaldi Lines ha ripreso ad operare sulla tratta Barcellona-Civitavecchia (dal lunedì al sabato), con scalo bisettimanale a Porto Torres (martedì e venerdì).  Allo stesso tempo, sono stati ristabiliti i controlli alle frontiere aeree e marittime interne dello spazio Schengen. A partire dal 15 maggio e fino al 6 giugno incluso, salvo ulteriori proroghe, possono accedere in Spagna da altri Paesi Schengen (inclusa l’Italia) per via aerea o marittima solo: cittadini spagnoli, residenti in Spagna, lavoratori transfrontalieri, personale sanitario o di assistenza ad anziani che si diriga al luogo di svolgimento delle rispettive attività, persone con motivazione esclusivamente lavorativa, compresi i lavoratori stagionali, a condizione che forniscano prove documentali di tale condizione, persone con motivi di forza maggiore o in situazione di necessità documentata. Per le frontiere terrestri interne vengono confermate analoghe disposizioni già in vigore dal 16 marzo, con l’inclusione tra le categorie ammesse anche dei cittadini di Stati membri dell’UE che si dirigano verso il proprio luogo di residenza”.

Svezia

Il governo svedese ha invitato i viaggiatori non residenti in Svezia a valutare attentamente l’effettiva necessità di un viaggio nel Paese in questo periodo. Per maggiori informazioni, si raccomanda di visitare il sito web dell’Agenzia per la Salute Pubblica svedese. I collegamenti aerei sono fortemente ridotti.

Ungheria

Il 18 maggio ungherese ha cambiato le modalità d’ingresso e transito nel Paese. È necessario presentare una richiesta online direttamente alla Polizia tramite il sito www.police.hu (il procedimento è disponibile solo in lingua ungherese). I funzionari valuteranno singolarmente le richieste rilasciando eventualmente un lasciapassare per via telematica. I viaggi per turismo sono attualmente vietati.

 

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