Cronaca

Luca Furcas, il giovane medico investito e ucciso da un 26enne che guidava ubriaco a Roma

Si chiamava Luca Furcas e aveva 37 anni il giovane che nella serata del 19 marzo a Roma è stato investito e ucciso da un 26enne che guidava ubriaco. L’incidente mortale in via Pinciana in zona Villa Borghese. Al momento del dramma Luca stava facendo jogging.

Roma, Luca Furcas investito e ucciso da un 26enne che guidava ubriaco

Dalle prime informazioni emerse l’incidente mortale è avvenuto intorno alle ore 21.30 del 19 marzo, in via Pinciana in zona Villa Borghese a Roma. Luca Furcas, di professione medico, stava uscendo a piedi da Villa Borghese quando un’auto, una Bmw lo ha travolto all’altezza del civico 33.

Alla guida vi era un giovane, di nazionalità romena, che si è fermato immediatamente per prestare soccorso alla vittima in attesa del 118. Le condizioni del 37enne sono apparse fin da subito gravissime. I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso a causa dei gravi traumi riportati nell’incidente.

Automobilista positivo all’alcoltest

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale di Roma Capitale che stanno indagano per risalire all’identità della vittima che non aveva con sé i documenti. Le forze dell’ordine sono a lavoro anche per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente.

L’automobilista, come da prassi, è stato accompagnato in ospedale al Policlinico Umberto I, dov’è stato sottoposto ai test per la verifica di alcol e droga nel sangue. Il 26enne è risultato positivo all’alcoltest ed è stato denunciato. Ora rischia una condanna per omicidio stradale.

Il cordoglio

Luca Furcas era un giovane medico specializzando, in trasferta da Cagliari alla capitale per ragioni di studio. “Esprimo il più sentito cordoglio mio, e di tutta la Comunità Sapienza, per la dolorosa scomparsa di Luca Furcas nostro Studente in specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa. Ci stringiamo alla famiglia, agli affetti, alle Colleghe ed ai Colleghi di Luca”, così in un post sui social network condiviso dall’Università La Sapienza.

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