Cronaca

Che tempo che fa: Vincenzo De Luca ospite da Fabio Fazio, “il nuovo Dpcm non basterà”

Secondo il governatore De Luca il nuovo Dpcm non sarà sufficiente a contenere la seconda ondata di contagi da Coronavirus

Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ospite questa sera a Che tempo che fa di Fabio Fazio su Rai3 risponderà alle domande sul nuovo Dpcm, sugli scontri a Napoli e sulle misure intraprese in Campania.

De Luca torna da Fazio: “situazione non facile”

Secondo il governatore De Luca il nuovo Dpcm: “Non credo basterà un intervento immediato, abbiamo numeri spaventosi, peggiori rispetto a marzo. E’ vero ci sono degli asintomatici, ma ora che ci sarà l’influenza e il dato sarà ancor più ingigantito. Stiamo facendo di tutto per permettere che attività come cinema, teatri, bar e ristoranti sono in difficoltà. 

Gli scontri contro il Coprifuoco a Napoli

E sugli scontri di venerdì sera a Napoli: “Quella di venerdì è stata una prova di auto disciplina, instaurato nei mesi scorsi. Ci sono dei malumori, ma noi abbiamo fatto fronte subito ad un disagio sociale, e venerdì tutto ciò non c’entrava. Venerdì c’erano diversi gruppi organizzati che hanno provocato questa manifestazione, e noi lo sapevamo da una settimana.

I gruppi della criminalità organizzata c’entrano e non poco e abbiamo effettuato anche degli arresti. Abbiamo varato un piano socio-economico di un miliardi e diciassette milioni di euro. Un piano vastissimo il più vasto d’Italia. E chiedo a tutte le regioni di adeguarsi al nostro modello per garantire serenità ai cittadini in difficoltà.

Interventi sulla scuola

“Sulla scuola ahimè si continua a balbettare, con la scuola il contatto è aumenta con fasce di età da 5 a 10 a 11 a 18 anni, questo è un vettore di contagio importantissimo. Al di là di diverse campagne mediatiche diffamatorie, abbiamo raddoppiato le sale di terapie intensive e i posti letto, con personale in meno, nonostante una popolazione vastissima. Prego i giornalisti di parlare bene della Campania con dati alla mano.

Le accuse della stampa

Il presidente ha anche detto che “uno dei suoi collaboratori ha detto che l’Asl Napoli 1 è stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Oltre questa campagna di aggressione mediatica, noi abbiamo aumentato le terapie intensive, posti letto con 15mila sanitari in meno. Abbiamo aumentato i tamponi , abbiamo fatto un miracolo combattendo a mani nude. Vorremmo chi parla della Campania parlasse non a capocchia come capita 9 volte su 10“.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio