Cronaca

Violenza via chat, stop a ultras e baby gang: si ragiona su nuove restrizioni

Squadre mobili e Digos indagano sui collegamenti tra due mondi

Ultras violenti baby gang nel mirino del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il titolare del Viminale, in particolar modo, pone la questione della violenza che nasce via chat, con veri e propri appuntamenti fissati virtualmente, come accaduto prima degli scontri tra tifosi di Roma e Napoli nella giornata di domenica 8 gennaio.

Violenza via chat, stop a ultras baby gang 

Spesso basta un messaggio per far scoppiare la violenza tra gruppi di giovani. Le chat vengono usate dalle fazioni opposte di tifosi per “darsi appuntamento”, spesso lontano dagli stadi, dove non possono essere intercettati come riportato da Il Mattino.

Il ministro Piantedosi ha risposto ad una interrogazione della Lega sulle bande criminali giovanili, spiegando che “si tratta di una tematica complessa, pluridimensionale, diversificata e che si riscontra non solo nelle aree metropolitane”. Un tema “al centro di un confronto con i sindaci di Napoli di Roma e di Milano, il 16 dicembre al Viminale. Non di una iniziativa isolata ma «un vero e proprio forum, una cabina di regia per scambi di idee”.

Le indagini e il Daspo ai minori

Squadre mobili Digos indagano anche sui possibili collegamenti tra due mondi divisi, ma uniti dalla violenza. Ecco perché è tornato d’attualità il tema di un possibile Decreto sicurezza legato proprio alle baby gang. La novità potrebbe essere rappresentata dall’introduzione dei Daspo per i minori, di almeno 14 anni. Un provvedimento che potrebbe essere simile a quello adottato dopo la morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso a calci e pugni nel settembre 2020.

Inoltre, al fine di contrastare gli episodi di bullismo via web potrà anche essere disposto il divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature elettroniche. Una norma prevista sia per i minorenni, sia per gli adulti.

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