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Allarme virus respiratorio sinciziale nei neonati, decine di casi in tutta Italia | I consigli dei pediatri

Molti bambini piccoli sono stati ricoverati in ospedale con bronchioliti e polmoniti causati dal virus

In Italia scatta l’allarme per il virus respiratorio sinciziale nei neonati. Molti bambini piccoli sono stati ricoverati in ospedale con bronchioliti e polmoniti causati dal virus.  A parlare della questione è Fabio Midulla, presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri). “Un’epidemia arrivata con 2 mesi di anticipo“, riferisce Fabio Midulla parlando all’Adnkronos Salute.

Virus respiratorio sinciziale neonati, di cosa si tratta e il parere degli esperti

I numeri riguardano numerose regioni italiane. A Roma ci sono 10 bimbi ricoverati, due di appena un mese sono in terapia intensiva. Situazione grave anche a Padova con 16 bambini ricoverati e 4 in rianimazione.

Il virus se contratto nei primi mesi di vita del bambino provoca forme di bronchiolite gravi, con manifestazioni cliniche nelle basse vie respiratorie, mentre nei bambini più grandi e negli adulti si risolve con sintomi lievi, come rinofaringitefebbre o tosse. Ma i neonati sono spesso protetti dagli anticorpi materni che si trasmettono attraverso la placenta“, dichiara il direttore del Simri.

Virus respiratorio sinciziale: rischi

Secondo Midulla il virus sarebbe arrivato in anticipo visto che l’epidemia è giunta con alcuni mesi di anticipo rispetto a quanto previsto. Le misure di contenimento per il Covid-19 avrebbe comunque rallentato il numero di casi, ma una volta allentate le misure di prevenzione basta poco per far aumentare i contagi.

Il pediatra Midulla ha spiegato che non esiste un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv – Respiratory syncytial virus), ma ci sono diverse sperimentazioni “per le mamme e terapie con anticorpi monoclonali, indicati però solo per bimbi prematuri e particolamente fragili, quali i cardiopatici“.

Negli altri casi si consiglia invece di mantenere fede alle misure di prevenzione già utilizzate per il Covid-19 (lavaggio mani, mascherina e fazzoletti monouso da utilizzare e gettare). Nel frattempo il presidente di Simri ha spiegato che il rischio di morte in Italia è molto basso anche se i danni causati potrebbero essere permanenti.

Che cos’è

In gergo viene chiamato RSV ed è un virus respiratorio molto comune che infetta la maggior parte dei bambini in genere neonati, dai primi mesi di vita ai due anni. È un’infezione altamente contagiosa che si passa come un raffreddore tramite goccioline disperse nell’aria e che con l’influenza condivide i sintomi più comuni come febbre, difficoltà a respirare, perdita di appetito. In genere dura tra i due e gli otto giorni, ma in alcuni casi i sintomi possono continuare a manifestarsi per qualche settimane.

Colpita anche Vittoria, la figlia di Fedez e Chiara Ferragni 

In serata il rapper ha pubblicato una storia su Instagram parlando di virus respiratorio sinciziale, lasciando quindi intendere qual è il problema di salute che ha colpito la piccola negli ultimi giorni e mettendo in guardia i genitori perché, seppur non si tratti di una malattia grave, la gestione da parte degli ospedali in questo momento non è affatto semplice: “Epidemia virus respiratorio in neonati, è allarme: ospedali italiani pieni. Se avete bambini piccoli fate molta attenzione mi raccomando. Questo virus RSV (Respiratory syncytial cirus) non va preso alla leggera“.

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