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Vulcani attivi in Campania: quali e dove sono?

Non c’รจ solo il Vesuvio in Campania. Sono diversi i vulcani attivi, molti dei quali sconosciuti ai piรน. Quali e doveย sono i vulcani attivi in Campania? I rilievi montuosi di origine vulcanica rappresentano da sempre una peculiaritร  paesaggistica e geofisica dellโ€™Italia in generale e un elemento caratteristico, nello specifico, del territorio campano e del Sud Italia.

Vulcani attivi in Italia: quali sono?

I vulcani perรฒ, oltre ad essere delle attrattive per turisti e delle rilassanti mete termali, rappresentano anche dei fattori di rischio per gli abitanti delle zone circostanti. Vi sono di fatto 9 vulcani attivi in tutta Italia, cioรจ quelli che hanno manifestato attivitร  negli ultimi 10mila anni. In Campania, il piรน conosciuto รจ il Vesuvio o Somma-Vesuvio, che domina tutto il Golfo di Napoli.

Non solo รจ il piรน noto ma รจ anche il piรน pericoloso, a causa dellโ€™elevato numero della popolazione circostante. Seguono le attivitร  dei Campi Flegrei e di Ischia. Per quanto riguarda i rilievi vulcanici, ancora in attivitร , siti sotto il livello del mare possiamo annoverare i piรน conosciuti:

  • il Marsili, il piรน grande vulcano dโ€™Europa, a 140 km a nord della Sicilia, con una lunghezza di circa 60 km e una larghezza di 30 km, unโ€™altezza di 3km circa rispetto ai fondali circostanti;
  • Palinuro, posto ad una distanza di circa 65km dalle coste del Cilento, lโ€™unico che ha manifestato attivitร  rispetto gli altri otto edifici vulcanici del complesso di cui fa parte, Glabro, Alcione e Lametini.

Un monitoraggio attivo h24

Lโ€™attivitร  di monitoraggio per la sorveglianza e lโ€™analisi dello stato di attivitร  di queste zone viene svolta dallโ€™Osservatorio Vesuviano di Napoli, che si occupa anche della registrazione e raccolta dei segnali sismici prodotti dal vulcano Stromboli, nellโ€™arcipelago delle Isole Eolie. Esso si avvale di reti strumentali e osservazioni multiparametriche per rilevare dati, che verranno poi trasmessi tramite comunicati, bollettini e relazioni. I dati raccolti, vengono inviate alla Sala di Monitoraggio dellโ€™O.V. dove dei โ€œturnistiโ€ si occupano della trasmissione dei comunicati al DPC (Dispositivo di Protezione collettiva) e ad altri organi competenti.

I tre sistemi vulcanici terrestri, il Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, sono al momento quiescenti- spiega la sezione INGV dellโ€™Osservatorio Vesuviano – ma รจ possibile che eruttino in futuro. Risultano, perciรฒ, un pericolo per gli abitanti di Napoli e delle zone limitrofe.

Nonostante i rischi lโ€™incremento del tessuto urbano nelle zone potenzialmente interessate da eruzioni vulcaniche fu definito dal geologo Franco Ortolani, in unโ€™intervista del 29 maggio 2017, โ€œun problema irrisolvibileโ€, sostenendo che in merito non ci fosse un reale piano di evacuazione per 2milioni di persone in caso di eruzione nellโ€™area Flegrea. Gli abitanti โ€“ per Ortolani- vivevano allโ€™ insegna di โ€œio speriamo che me la cavoโ€.

Ad oggi, non vi sono novitร  sullo stato di quiescenza delle aree. Lโ€™ultima attivitร  eruttiva dei Campi Flegrei รจ avvenuta nel 1538, dโ€™Ischia nel 1302 e del Vesuvio risale al 1944, perciรฒ, per gli abitanti la possibilitร  di unโ€™eruzione e di un eventuale piano di evacuazione resta solo una previsione nefanda su carta ed un triste ricordo del passato.

Ecco i vulcani attivi in Campania

Il Somma – Vesuvio

Allora io, rivoltomi da quella parte con i miei limpidi occhi, contemplando quella figura informe e percorrendo con lo sguardo il suo aspetto, nient’altro che un ammasso nerastro di terra, dissi: quello con il dorso prominente, quello con la schiena curva e dentellata, che raggiunge e fende il cielo?

Tanto distante di qui, brutto, coperto di fumo, non produce alcun frutto, nรฉ pomi, nรฉ uva, nรฉ dolci fichi: รจ privo di alberi e di orti, oscuro, tetro, triste, truce, vile, avaro.

Ma tu, sorridendo: eppure รจ mio fratello e mi ama, e vuole bene anche a te. Osservalo bene, dunque, e non disprezzare le sue blandizie. So che non farร  niente che ti sia molesto, e se non vorrai rimanerci, ritornerai. โ€“ [“De Innumeralibus, Immenso et infigurabili” (1591), Giordano Bruno].

vesuvio

โ€œEโ€™ mio fratelloโ€ – cosรฌ, Giordano Bruno, definisce SommaVesuvio o noto anche come Vesuvio. Vulcano di 1.281m.s.l.m., formatosi 30.000 anni fa, probabilmente come vulcano sottomarino del Golfo di Napoli, ormai emblema cittadino di questโ€™ultima.

Noto al mondo per lโ€™eruzione del 79 d. C. con la quale, non solo si รจ delineata la forma ultima del vulcano e del territorio circostante, ma ha portato la distruzione di cittร  come Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis. Prima del principale evento eruttivo del Vesuvio, il vulcano fu descritto da autori antichi come un monte tranquillo, arido allโ€™apice e ricoperto da un manto di orti e vigne ai suoi piedi.

Dalla data in cui ogni cittร  vicina al Vesuvio fu distrutta, si sono verificate altre 36 eruzioni fino allโ€™ultima che risale al 1944.

Campi Flegrei

Nel Golfo di Pozzuoli, ad ovest della cittร  di Napoli, vi รจ una vasta area vulcanica, denominata Campi Flegrei, da flรจgo, brucio.

Questโ€™area, che geologicamente รจ riconosciuta come enorme caldera (ossia un unico grande vulcano), รจ delimitata dalla collina di Posillipo, collina dei Camaldoli e a settentrione da Quarto, la collina San Severino, lโ€™acropoli di Cuma e Monte di Procida. Ad alimentare lโ€™attivitร  vulcanica vi sono dei crateri ed almeno 24 edifici vulcanici di piccole dimensioni.

Tra questi i loci piรน noti: per la presenza di gas effusivi vi รจ lโ€™area della Solfatara, i cui vapori sulfurei raggiungono i 160ยฐ ed i fanghi i 140ยฐ C. Poco distante dal monte di Pozzuoli vi รจ il Monte Nuovo, vulcano piรน recente ed oasi naturalistica. Per le aree idrotermali, invece, le piรน note, dopo Pozzuoli, sono Agnano e Lucrino.

campi flegrei

Dal 2003, in attuazione della Legge Regionale della Campania n.33 del 1.9.1993, รจ stato istituito il Parco Regionale di Campi Flegrei. Area sottoposta a costante monitoraggio perchรฉ ad alto rischio vulcanico.

Ischia

Lโ€™Isola dโ€™Ischia รจ costituita da rocce e depositi di detriti vulcanici, e quella che vediamo รจ la parte superiore di un apparato vulcanico.

รˆ stata caratterizzata da diversi periodi di attivitร  ma la data di inizio non ci รจ nota. Lโ€™eruzione del tufo verde dellโ€™Epomeo, lโ€™attivitร  piรน nota dellโ€™area ischitana, ha portato la formazione di una caldera nella zona centrale dellโ€™Isola mentre il tufo depositato in ambiente subacqueo, si distingue per la tipica colorazione verde data dal contatto con lโ€™acqua di mare.

vulcano ischia

Dopo questโ€™ultima eruzione lโ€™attivitร  vulcanica proseguรฌ con una serie di eruzioni. Lโ€™ultima รจ stata registrata nel 1302 che ha portato alla formazione della colata dellโ€™Arso.

Marsili

Il vulcano sottomarino piรน grande dโ€™Europa, formato da un elevato numero di edifici vulcanici di dimensioni diverse: alcuni a forma conica; altri a cime piatte.

Non si รจ mai registrata unโ€™eruzione in atto, gli unici dati relativi allโ€™attivitร  del Marsili sono forniti dai fluidi ad alta temperatura depositati sul fondo marino: solfuri di piombo, rame, zinco, ossidi e idrossidi di ferro, magnesio.

marsili

Palinuro

Il Palinuro รจ un lungo complesso vulcanico lungo circa 75 km composto da 8 edifici vulcani non attivi.Forse il meno temuto tra tutti eppure quello che ha registrato lโ€™attivitร  vulcanica piรน recente: nel maggio del 2012, infatti, una scossa di terremoto, di 3 gradi di magnitudo, รจ stata avvertita nel Cilento, provocando scompiglio e paura tra gli abitanti del luogo.

Nellโ€™ottobre dellโ€™anno successivo รจ stata effettuata unโ€™esercitazione internazionale in caso di eruzione, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile in accordo con la Regione Campania.

vulcano palinuro

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