Gossip

Wanda Nara, i motivi del divorzio da Icardi: ”Non mi fa lavorare”

A distanza di qualche mese, Wanda Nara ha svelato alcuni dei motivi per i quali ha preferito divorziare da Icardi

A distanza di qualche mese, Wanda Nara ha svelato alcuni dei motivi per i quali ha scelto il divorzio da Icardi. Innanzitutto si era parlato di alcuni tradimenti da parte del calciatore. La notizia era stata confermata dall’ex moglie che aveva trovato anche dei messaggi sospetti. Ma c’è dell’altro.

Wanda Nara: i motivi del divorzio da Icardi

La showgirl, ha parlato più volte apertamente del tradimento del marito con China Suarez.  Per lei, non sarebbe stato un grande problema, in quanto sarebbe stato un gesto fatto da un ”ragazzino immaturo”. A spingerla a separarsi sarebbe stata la pressione fatta da Mauro, affinché la moglie smettesse di lavorare. “Abbiamo firmato la separazione. Mauro non voleva ed è stato difficilissimo, perché io a lui voglio ancora molto bene”, dichiara l’argentina pur confermando la versione del marito secondo la quale, nonostante le grandi difficoltà e incomprensioni, si amerebbero ancora, “Ma le cose non andavano, in casa l’atmosfera era pesante e a un certo punto gli ho detto: ‘Fermiamoci’. Poi sono partita per l’Argentina”.

Il problema e soprattutto il motivo della fine del loro matrimonio sarebbe stato un altro. Lei stessa ha infatti dichiarato: “Non me lo aspettavo, Mauro non mi aveva mai dato motivo per essere gelosa. È stato brutto, però poi ho capito che non viviamo in una favola Disney e che certe cose possono capitare. Io ho conosciuto Mauro che aveva 18 anni, non aveva neanche avuto il tempo di fare un po’ di esperienza. Una stupidaggine da ragazzino? Credo si sia trattato di quello. Anzi, dopo il fatto, lui ha capito ancora di più quanto mi amasse. Io lo sbaglio l’ho perdonato, il problema è stato un altro”.

Icardi non vuole che Wanda Nara lavori

Dunque, qual è il vero motivo per il quale Wanda Nara ha lasciato Icardi? Lo svela lei stessa: ”La verità è che io ho avuto cinque figli, li ho allattati tutti, li ho cresciuti e mi sono dedicata a loro per 10 anni. Ultimamente avevo espresso a Mauro il desiderio di tornare a lavorare, e a lui non faceva piacere. Certo, lavoravo per lui, e quello andava bene. È stato Mauro anni fa a chiedermi di fargli da manager: io non ho mai avuto un agente, mi sono sempre gestita i contratti da sola fin da adolescente. Sono diventata piuttosto brava ad aggiungere o rimuovere clausole. Ho carattere e picardía (astuzia, ndr). Quando è scaduto il contratto al suo ex procuratore sono subentrata io. […] È raro che la moglie di un calciatore lavori.

Io per tanto tempo mi sono occupata solo di figli e marito, ma ora voglio riprendermi il mio tempo. E tornare a svolgere la mia professione: in Argentina mi continuano a proporre programmi da condurre e a me la televisione piace molto. Anche in Italia ho due progetti che dovrebbero partire a marzo. Questo non significa trascurare i bambini: Mauro si allena due ore al giorno, il resto del tempo è a casa. Può aiutarmi lui, no? Non gli piace l’idea che io sottragga attenzioni alla famiglia. Mentre per me l’indipendenza è fondamentale: è la via per la libertà. Quindi lui ogni due per tre prova a riconquistarmi, l’altro giorno è venuto a prendermi in aeroporto con la macchina piena di fiori, poi mi ha portato fuori a cena e mi ha detto: “Non mi arrendo”. Benissimo, ma io so già che, se tornassimo insieme e tra due mesi gli accennassi una nuova proposta di lavoro, saremmo punto e a capo”. 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio