Cronaca

Segnalare posti di blocco stradali su Whatsapp non รจ reato

La sentenza: segnalare posti di blocco su Whatsapp non รจ reato. Respinta, quindi, la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura

Segnalareย la presenza diย posti di bloccoย su Whatsappย non rappresentaย reato. Non luogo a procedere perchรฉ il fatto non sussiste”: secondo il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo,ย segnalare la presenza di posti di blocco stradali non รจ reato.

Whatsapp, segnalare posti di blocco non รจ reato

Respinta, quindi, la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura. Il pubblico ministero Paola Vetro, in seguito all’indagine della polizia che casualmente aveva scoperto, in seguito al sequestro di un telefono cellulare, l’esistenza di un gruppo Whatsapp dove decine di automobilisti si scambiavanoย informazioni sulla presenza di posti di blocco nelle strade, aveva chiesto il processo per l’accusa di interruzione di pubblico servizio.

Gli imputati

Nella lista degli imputati (difesi, fra gli altri, dagli avvocati Luigi Troja, Calogero Lo Giudice,ย Calogero Meli, Paolo Ingrao, Giuseppe Montanaย e Giovanni Salvaggio) anche autisti di ambulanze o di mezzi di soccorso e camionisti.ย Gli imputati, quasi tutti di Canicattรฌ, in provincia di Agrigento, erano iscritti e partecipanti a un gruppo whatsapp, denominatoย “Uomini immiezzu a via”ย (Uomini in mezzo alla strada, ndr), e si sarebbero avvisati a vicenda, facendo veicolare le informazioni a terze persone, della presenza di uomini delle forze dell’ordine sparsi per il territorio.

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