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Whitney Houston, vita, carriera, successi, curiosità, dipendenze e declino della cantante pop

Con la sua bellezza e, soprattutto, con il suo poliedrico talento, ha saputo imprimere il suo nome per sempre nel mondo dello spettacolo, diventando un esempio da seguire per tantissime pop-star dei nostri giorni

Whitney Houston è stata un’icona impareggiabile nel mondo della musica, l’unica e vera star dei record.

Con la sua bellezza e, soprattutto, con il suo poliedrico talento, ha saputo imprimere il suo nome per sempre nel mondo dello spettacolo, diventando un esempio da seguire per tantissime pop-star dei nostri giorni.

Andiamo a ripercorrere insieme la sua fulgida carriera e la sua vita privata attraverso alcune curiosità.

Whitney Houston, vita e carriera della cantante

Whitney Elizabeth Houston nacque a Newark, in New Jersey, il 9 agosto 1963. Sin dalla tenera età crebbe nell’ambiente musicale: figlia di una cantante soul, Emily Drinkard, che aveva fatto anche da supporto a Elvis e Aretha Franklin, le sue cugine erano Dee Dee e Dionne Warwick.

Whitney ha trascorso parte della sua adolescenza frequentando i locali notturni dove cantava la madre e ogni tanto saliva sul palco a esibirsi con lei. Fin da bambina, all’età di nove anni, incominciò a cantare nel coro della New Hope Baptist Church fino a diventarne solista all’età di 11 anni.

Il debutto

Dopo essersi fatta le ossa tra i locali e il coro della chiesa, a 14 anni, iniziò la sua carriera professionale debuttando nel singolo della Michael’s Zager Band Life’s a Party.

Nel 1978 cantò come voce di sottofondo nel singolo I’m Every Woman di Chaka Khan. Nei primi anni Ottanta fece il suo debutto da modella, la ritroviamo sulle copertine di riviste come Seventeen (prima donna africana ad aggiudicarsi la copertina), Glamour, Cosmopolitan e Vogue, mentre nel 1981 firmò un contratto con la Tale Productions.


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Il successo

Arrivò finalmente al successo mondiale con il suo album d’esordio, Whitney Houston del 1985 e grazie al singolo Saving All My Love for You, vince il primo Grammy. Restò in cima alla classifica americana per 14 settimane consecutive e vendette circa 29 milioni di copie, record per una debuttante.



Di minor successo ma comunque memorabile è All at Once, pubblicato solo in alcuni paesi europei; con questo brano si esibisce al Festival di Sanremo 1987, condotto da Pippo Baudo; al termine dell’esibizione il pubblico dopo la standing ovation, il pubblico le chiede un bis, fu il primo caso per un’artista internazionale. Il singolo che la porta al successo è You Give Good Love.

Il suo secondo successo internazionale fu il secondo album, Whitney, preceduto da quello che forse è ancora oggi il suo brano più famoso: I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me), con il quale riceve il suo secondo Grammy.



Il suo terzo disco, I’m Your Baby Tonight, uscì nel 1990 e fu un altro clamoroso successo, anche se non raggiunse la vetta della classifica americana. Cantante e star internazionale, fece il suo esordio da attrice nel film Guardia del corpo del 1992, affiancando Kevin Costner.

La colonna sonora di questo film è divenuta la più venduta di sempre: I Will Always Love You di Dolly Parton acquistò una grande popolarità proprio dalla cover fatta dalla Houston per il film.



Nel corso di tutti gli anni ’90 e i primi 2000 alternò i successi in campo discografico a quelli sul grande schermo. La sua carriera subì uno stop improvviso a causa di gravi problemi familiari tra il 2004 e il 2006.

L’anno dopo tornò nel mondo della musica firmando quello che diverrà il suo ultimo contratto discografico. A sette anni dal suo ultimo disco, uscì il 28 agosto 2009 I Look to You, album che ottenne un ottimo riscontro di vendite in Italia ma anche in America.


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Vita privata e i problemi con la droga

Negli anni 1980, la Houston è stata sentimentalmente legata alla star del football americano Randall Cunningham e all’attore Eddie Murphy.

Nel 1989, ai Soul Train Music Awards, conobbe il cantante Bobby Brown che sposerà nel 1992, nonostante il dissenso da parte dei familiari e degli amici della cantante.

Brown aveva numerosi precedenti giudiziari (molestie sessuali, guida in stato di ebbrezza e lesioni) e tre figli precedenti avuti da tre donne diverse. Dopo un aborto spontaneo, nel 1993 nasce la figlia della coppia, Bobbi Kristina Brown.


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Negli anni 1990 Brown continuò ad avere problemi con la legge e cominciarono le prime indiscrezioni sull’uso di droga da parte di Whitney. Nel 2000, infatti, avrebbe dovuto esibirsi con Clive Davis, in una serata per l’ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame, tuttavia la Whitney cancellò l’esibizione dieci minuti prima dell’inizio dello show.

Lo stesso anno avrebbe dovuto esibirsi anche alla notte degli Oscar, ma venne licenziata dal regista dello show,  suo vecchio amico.

L’agente di Whitney ne indicò la causa in un mal di gola, ma Steve Pond dichiarò poi in un suo libro che la Houston non era in grado di cantare, era distratta e non interessata e che, al momento d’incominciare Over the Rainbow, la cantante attaccò con un altro brano. Successivamente, anche lei stessa ammise di essere stata licenziata.

L’anno seguente, Whitney fece un’apparizione nello show per i trent’anni di carriera di Michael Jackson, destando impressione per la sua magrezza; l’esibizione rafforzò i sospetti di uso di droga, anoressia e bulimia, ma il suo agente la difese ancora: “Whitney è sotto stress per motivi familiari e, quando è sotto stress, non mangia”.

Senza dare spiegazioni, la Whitney cancellò anche il concerto della sera seguente. Alla fine ammise di fare uso di varie sostanze e di partecipare a festini.

Nel 2002 Whitney è stata coinvolta in una causa legale con il padre e manager, John Houston, per 100 milioni di dollari, egli affermò che la figlia non gli avesse pagato quanto dovuto per averla aiutata nella sua carriera e nelle controversie degli ultimi anni. John Houston non riuscì però ad arrivare dinanzi al giudice, infatti, morì nel 2003 e nel 2004 la sentenza venne conclusa a favore di Whitney.

Nel 2003, durante un litigio, Brown picchiò la moglie; la polizia dovette usare la scossa elettrica per fermarlo, e poi arrestarlo. Dopo scandali per infedeltà, arresti per droga e alcol e problemi con il marito, nel 2006 Whitney si separa da Brown per disintossicarsi. Infine, chiede il divorzio e le viene affidata la custodia della figlia. La figlia dei due, Bobbi Kristina, a causa della polmonite lobare, morirà il 26 luglio 2015, dopo vari mesi di coma.

Nel 2004 Whitney entrò in un programma di riabilitazione dalla droga, ma l’anno dopo apparve nel reality televisivo di Brown, nel quale venne messa in bella mostra la vita disordinata che conduceva la coppia; nel 2005 rientrò nella stessa clinica di riabilitazione e completò con successo il programma.

La tragica morte

Dopo una serie di tour e impegni di alto profilo, il 9 febbraio 2012 prese parte ai Grammy Awards al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills. Nello stesso giorno si esibì per l’ultima volta a Hollywood, eseguendo il brano Jesus Loves Me in duetto con Kelly Price.

La morte di Whitney Houston avvenne l’11 febbraio 2012, il corpo venne trovato esanime immerso nella vasca da bagno della sua suite al Beverly Hilton Hotel. Venne tentata una rianimazione d’emergenza, ma non ci fu nulla da fare.

Il dipartimento di medicina di Los Angeles dichiarò che la causa del decesso fu un collasso cardiaco dovuto ad abuso di droga, farmaci e alcol, e che avrebbe portato al definitivo annegamento nella vasca. I funerali vennero celebrati a Newark il 18 febbraio davanti a circa 1500 persone, la sua salma è sepolta nel cimitero di Westield, nel New Jersey.


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Curiosità, premiazioni e record

Nel 2017 Nick Broomfield ha raccontato la vita della cantante nel film documentario intitolato Whitney: Can I Be Me, distribuito in Italia come evento speciale da Eagle Pictures.

L’anno successivo nel 2018 il regista Kevin MacDonald realizza un film biografico sulla vita della star, intitolato Whitney, ricco di rivelazioni shock sulla sua vita, tra cui molestie subite da bambina da parte di una sua parente, i molteplici problemi che affliggevano la sua famiglia, come il tradimento di sua madre verso suo padre.

  • Whitney è stata la donna più premiata nella storia della musica con un totale di circa 415 premi, tra cui 6 Grammy Awards, 2 Emmy Awards, 31 Billboard Music Awards, 22 American Music Awards;
  • È la prima e unica donna ad aver piazzato sette singoli consecutivi alla numero uno nella Billboard Hot 100;
  • Con sette consecutive hit alla numero uno e due album consecutivi multi-platino e alla numero uno, risulta l’artista femminile di maggior successo in termini di vendite degli anni 80, record condiviso con Madonna soltanto;
  • È la prima e unica donna ad aver piazzato tre album in contemporanea nella top ten della Billboard 200 per due settimane consecutive;
  • L‘album The Bodyguard: Original Soundtrack Album, con oltre 45 milioni di copie vendute in poche settimane (ulteriore record), risulta essere la colonna sonora di maggior successo di tutti i tempi e il quarto album più venduto della storia, avendo ricevuto 17 dischi di platino nei soli Stati Uniti;
  • Il singolo I Will Always Love You è uno dei singoli di maggior successo nella storia della musica ed è la hit numero uno più longeva di sempre mai cantata da una solista femminile ( il record poi verrà eguagliato nel 2005 da Mariah Carey con la sua hit mondiale We Belong Together);
  • Il suo album The Preacher’s Wife: Original Soundtrack Album, con circa 6 milioni di copie vendute è l’album gospel di maggior successo della storia, essendo rimasto alla numero uno della Billboard Top Gospel Albums Chart per ben ventisei settimane;
  • È l’unica artista femminile ad aver vinto ben 8 American Music Awards in un anno solo ed è la prima artista femminile ad aver vinto 5 World Music Awards in una sola edizione del premio (record condiviso con Lady Gaga);
  • L’album Whitney Houston risulta essere quello di maggior successo per un’artista femminile all’esordio;
  • Il secondo album Whitney è il primo femminile ad aver esordito alla numero uno;
  • 46 le settimane in cui i suoi album sono rimasti al primo posto, ancora oggi il massimo per un’artista femminile;
  • Il singolo Exhale (Shoop Shoop) è la hit che per più settimane consecutive (11) è rimasta alla numero due;
  • È una delle pochissime donne nella storia della canzone ad aver ricevuto più di un disco di diamante;
  • I Will Always Love You è il singolo ad aver venduto di più in una singola settimana (oltre 630.000 copie vendute in una sola settimana);
  • La sua versione dell’inno americano The Star Spangled Banner è la prima e unica a essere stata certificata platino con oltre il milione di copie vendute e a essere entrata nella top 10 della Billboard Hot 100;
  • È l’artista femminile ad aver firmato (nel 2001) il contratto discografico più costoso della storia, ossia di 100 milioni di dollari;
  • È l’artista ad avere avuto più singoli simultaneamente nell’U.K. chart, precisamente 12.

 

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