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Will Eisner: inizi, Eisner-Iger, The Spirit, Graphic Novel e morte

William Erwin Eisner (divenuto noto come Will Eisner) nato a Brooklyn il 6 marzo del 1917 e morto a Lauderdale Lakes il 3 gennaio del 2005, è stato un fumettista statunitense. Considerato uno dei più importanti autori di fumetti di tutti i tempi, è un punto di riferimento per gran parte degli autori contemporanei.

Will Eisner, tutto quello che c’è da sapere sul fumettista autore di The Spirit

Will Eisner nasce nel quartiere newyorkese di Brooklyn da una famiglia di immigrati ebrei. Come racconterà in Verso la tempesta, il padre, austriaco, è un pittore (negli Stati Uniti inizia un lavoro da scenografo per un teatro della sua comunità Yiddish) e trasmetterà al figlio Will la passione per l’illustrazione. La madre, invece, originaria della Romania, rappresenta, sempre nella descrizione di Eisner nella succitata opera, l’ancora con la realtà e con tutto ciò che di semplice c’è nella vita.

La Eisner-Iger

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Will Eisner al San Diego Comic Con 2004.

Il suo esordio nel mondo dei fumetti è datato 1936: in quel periodo inizia faticosamente ad entrare nel mondo degli albi a fumetti, che stanno muovendo i primi passi. I primi personaggi di successo, come Popeye, Arcibaldo e Petronilla, Topolino e Paperino, erano soprattutto distribuiti come strisce quotidiane e tavole domenicali nei quotidiani. L’avventura di Eisner, però, inizia insieme a Jerry Iger, editore di Wow! What a Magazine e subito dopo (1937) fondatore e gestore, insieme a Eisner stesso, dello studio Eisner-Iger, Ltd.

Proprio grazie a questa piccola società di produzione (realizzavano fumetti per gli editori che volevano affrontare questo nuovo mercato), ebbe l’occasione di collaborare con Bob Kane, il futuro creatore di Batman e iniziò a lavorare a fumetti di vario genere (come ad esempio il piratesco Hawk of the Seas), spesso realizzati firmandosi con nomi differenti e dapprima pubblicati come daily strip (strisce a fumetti giornaliere). Successivamente, anche a causa della crisi del mercato delle riviste pulp, la Eisner-Iger, Ltd. iniziò, come detto, a produrre per i comic book per conto di altri.

Le grandi collaborazioni

Il lavoro aumenta e quindi Eisner ha la possibilità di lavorare e collaborare con altri artisti che fecero la storia di questi tempi pionieristici: autori come Lou Fine, Audrey Blum Blossert, George Tuska, Jack Kirby, Bob Powell, Everett Arnold. In quegli stessi anni si ponevano le basi per la nascita della DC Comics, uno degli editori più importanti del mondo, nonché l’editore delle opere mature di Eisner: da un lato la coppia Donenfeld-Liebowitz, con la pubblicazione di Detective Comics, dall’altro Malcom Wheeler-Nicholson con Adventure Comics, che aveva alle sue dipendenze due giovani promettenti come Jerry Siegel e Joe Shuster. Alla fine Donenfeld e Liebowitz rilevarono l’azienda e le testate di Wheeler-Nicholson, dando così il via ufficiale alla cosiddetta Golden Age.

The Spirit

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Eisner, a destra, stringe la mano a Giovan Battista Carpi, dietro di loro Gianfranco Goria e Luca Boschi al Lucca Comics and Games del 1998.

Eisner, però, era uno spirito libero e indipendente. Fattosi le sue esperienze con la Eisner-Iger Ltd., decide di mettersi in proprio e sfidare il mercato con una sua creazione, della quale aveva tutta l’intenzione di mantenere i diritti: nasce così Spirit, un detective mascherato che cerca di mantenere l’ordine e la giustizia, pubblicato dal 1940 fino al 1952 e ristampato più volte e tradotto in tutto il mondo.

Con The Spirit, Eisner inizia a realizzare fumetti rivolti principalmente agli adulti (egli stesso, come ebbe modo più volte di dire, si rendeva conto che stava contribuendo a costruire «qualcosa di più di un semplice passatempo per bambini»), sperimentando nuovi modi di narrare una storia inventata che influenzarono non solo i suoi colleghi (non ultimo Alan Moore con il suo Greyshirt, dichiarato omaggio a Spirit, senza dimenticare Frank Miller, Art Spiegelman o i fratelli Hernandez), ma anche grandissimi registi come Orson Welles e William Friedkin, che proprio grazie allo Spirit di Eisner deve uno dei cinque Oscar vinti con Il braccio violento della legge.

Supplementi domenicali e conclusione

Il detective mascherato apparve quindi sui supplementi domenicali a colori dei quotidiani statunitensi: in appena sette pagine Eisner era in grado di concentrare un’intera avventura autoconclusiva, nella quale introduceva non solo le atmosfere tipiche dei thriller o del noir, ma mescolandovi anche l’umorismo e l’ironia, il dramma e i lutti della vita di ogni giorno. Ogni storia aveva un logo differente (scelta successivamente adottata da Warren Ellis per Planetary), era caratterizzata da un taglio altamente cinematografico e poteva anche succedere di leggere storie di Spirit senza che il protagonista vi comparisse mai (come succedeva, ad esempio, al Ken Parker di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo).

Nel 1952 Eisner decide di dedicarsi al suo studio editoriale, quando ritiene ormai che il suo personaggio abbia concluso il suo percorso narrativo, per realizzare libri sul fumetto e storie a fumetti di genere didattico. Nonostante il limbo in cui si autorinchiude, Eisner e Spirit ne escono quando, nel 1965, Jules Feiffer, suo vecchio assistente, inserisce il suo detective in maschera tra i più grandi eroi dei fumetti: dall’anno successivo iniziano una lunga serie di ristampe che permettono di leggere le sue avventure fino alla morte dell’autore, che sporadicamente continua a realizzare alcune storie, l’ultima pubblicata postuma.

Il ritorno all’attività: i graphic novel

Eisner ritorna a realizzare fumetti nel 1972. La sua nuova produzione, quella più coraggiosa e genuina, parte, però, nel 1978, per la Baronet Press, quando Eisner, rinnovando il suo stile, inaugura un nuovo modo di concepire il fumetto, più autoriale e vicino ai contenuti. Con la pubblicazione di Contratto con Dio parte, ufficialmente, il moderno romanzo a fumetti, il graphic novel, nonostante la sua invenzione non sia attribuibile direttamente a Eisner, che è comunque considerato il suo principale diffusore.

Altri suoi lavori sono Vita su un altro pianeta, La forza della vita, New York – The Big City e i saggi Fumetto & Arte sequenziale e Graphic Storytelling – Raccontare a Fumetti (Vittorio Pavesio Productions).

Nel 1998 accetta di fare un tour per alcune città italiane, invitato da Punto Zero, editore bolognese che l’anno prima ha ripreso a pubblicare i suoi romanzi: Pisa, Lucca, Torino, Cremona, Bologna, Venezia. Circondato dall’affetto degli appassionati, ebbe modo di stupirsi di fronte all’arte di un liutaio allorquando visitò il Centro Fumetto Andrea Pazienza a Cremona, mentre conobbe in prima persona Vittorio Giardino in occasione della sua visita all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, quando i docenti dell’accademia si avvicinarono a lui per chiedere un autografo sulla loro copia di Comics&Sequential Art o su una delle innumerevoli edizioni di Spirit, o anche solo per scambiare qualche parola con il Maestro.

La ristampa di The Spirit e decesso

Nel 2000 la DC Comics inizia la ristampa integrale di The Spirit e dell’intero corpus dei suoi romanzi (la Eisner Library): la ristampa delle storie di Spirit è, in Italia, in corso di pubblicazione ad opera della Kappa Edizioni, che cura anche l’edizione italiana dei suoi graphic novel, dopo aver preso il testimone dalla Punto Zero. Quasi completando un percorso che lo ha spinto tra le leggende, i miti e le grandi storie della letteratura mondiale, ha concluso Sundiata – A Legend of Africa, adattamento a fumetti di un classico dell’epica Mali, che segue a L’ultimo cavaliere, adattamento del Don Chisciotte di Cervantes e gli inediti (in Italia) Moby Dick e Princess and the Frog.

Nel 2002 la Federazione Nazionale per la Cultura Ebraica degli Stati Uniti, gli conferisce il Lifetime Achievement Award, per la sua fulgida carriera.

Nel 2004, in occasione dei cinquanta anni di Moore, realizza, per il libro-omaggio Ritratto di uno straordinario gentleman, una pin-up con Spirit che augura buon compleanno al “mago di Northampton”.

Considerato uno dei maggiori autori di fumetti di tutti i tempi, sul finire del 2004 subisce un delicato intervento al cuore (quadruplice bypass), che, nonostante un iniziale ottimismo, ha portato ad un’improvvisa complicazione, che lo ha condotto alla morte. Il mese prima di morire consegna al suo editore il suo ultimo graphic novel, Il complotto, che analizza il falso storico de i protocolli dei savi di Sion sin dalla loro origine.

Nel luglio 2013 è uscito in libreria un graphic novel intitolata “Will Eisner: una vita per il fumetto”, che ripercorre sotto forma di fumetto l’intensa vita dell’uomo.

Premi e riconoscimenti

Nel 1975 vince il Grand Prix de la ville d’Angoulême.

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