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Winston Churchill: vita, carriera militare e politica, incarichi, Premio Nobel e Seconda Guerra Mondiale

Tutto ciò che c'è da sapere sul primo ministro che condusse alla vittoria il Regno Unito

Sir Winston Leonard Spencer Churchill nato a Woodstock il 30 novembre del 1874 e morto a Londra il 24 gennaio del 1965, è stato un politico, storico, giornalista e militare britannico.

Come primo ministro, è noto per aver guidato il Regno Unito alla vittoria nella seconda guerra mondiale; fu anche leader del Partito conservatore per 15 anni: dal 1940 al 1955.

Winston Churchill, vita e carriera

I genitori provengono da due ambienti molto diversi tra loro: Lord Randolph Churchill, il padre, appartiene alla migliore aristocrazia britannica, mentre la madre, Jenny Jerome, è figlia del proprietario del New York Times; il sangue americano che scorre nelle vene di Winston ne farà sempre un fervente sostenitore dell’amicizia dei popoli anglosassoni e dei particolari vincoli che legano tra loro Gran Bretagna e Stati Uniti.

Trascorsa l’infanzia in Irlanda, studia presso la celebre scuola di Harrow e nel 1893 è ammesso alla scuola di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio.

Carriera militare

Il giovane cadetto insegue sogni di gloria. Nominato sottotenente nel IV battaglione ussari, parte come osservatore al seguito dell’esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba. Poi è inviato in India e partecipa a una campagna contro le tribù afgane alla frontiera nord-occidentale: questa spedizione gli ispirerà il suo primo libro.

In seguito fa poi parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan dove assiste alla carica a cavallo dei dervisci nella battaglia di Omdurman che farà da spunto al suo secondo servizio giornalistico.


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La carriera politica

Tentato dall’attività politica, Churchill si ritira dalla vita militare e si presenta come candidato alle elezioni a Oldham. Non è eletto, ma nuove occasioni gli si offriranno in Africa del Sud. La guerra del Transvaal è appena scoppiata e Churchill si reca in quei luoghi e vi assiste in qualità di corrispondente di guerra.

È fatto prigioniero dai Boeri ma presto riesce a evadere e può in questo modo inviare al suo giornale il racconto delle proprie esperienze. Così l’Inghilterra conosce l’avventuroso discendente di Malborough. Furbescamente, Churchill approfitta immediatamente della notorietà acquisita per lanciarsi nella campagna elettorale (sono le elezioni “kaki” del 1900): è eletto deputato conservatore di Oldham.

Sicuro di sé, affascinante e arrogante, non resta a lungo conservatore: nel 1904 si avvicina ai liberali e si lega d’amicizia con i rappresentanti radicali del partito, in particolare con Lloyd George; nel 1906 viene eletto deputato liberale di Manchester. Gli viene in seguito assegnato il posto di segretario di Stato presso il gabinetto di Campbell-Bannerman, iniziando così la sua carriera ministeriale.

Nel 1908 viene nominato ministro del Commercio nel governo liberale di Herbert Henry Asquith. Con questa carica e poi come ministro dell’Interno (1910-11) si impegna in una serie di riforme collaborando con David Lloyd George. Come primo lord dell’Ammiragliato (1911-1915) Churchill avvia un processo di profonda modernizzazione della Marina militare.

Il ruolo di Churchill nella prima guerra mondiale è contraddittorio e rischia di compromettere la sua carriera politica. I problemi con la Marina militare e il suo appoggio alla disastrosa campagna di Gallipoli lo costringono a dimettersi dall‘Ammiragliato.

Dopo aver trascorso un periodo al comando di un battaglione in Francia, entra a far parte del gabinetto di coalizione di Lloyd George e tra il 1917 e il 1922 ricopre numerosi incarichi di rilievo, fra cui quello di ministro dei Rifornimenti e di ministro della Guerra.

Dopo la caduta di Lloyd George e il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimane escluso dal parlamento per tre anni. Entrato nuovamente a farvi parte, è nominato cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di Stanley Baldwin (1924-1929). Tra le misure da lui adottate in questo periodo vi sono la reintroduzione della parità aurea e la decisa opposizione ai sindacati in occasione dello sciopero generale del 1926.


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Dalla Grande Depressione alla Grande Alleanza

Negli anni della Grande Depressione (1929-1939) a Churchill vengono preclusi incarichi di governo. Baldwin e successivamente Neville Chamberlain, figura di rilievo nella vita politica del paese dal 1931 al 1940, non approvano la sua opposizione all’autogoverno dell’India e il sostegno da lui espresso nei confronti di Edoardo VIII in occasione della crisi del 1936, conclusasi con l’abdicazione del re.

La sua insistenza sulla necessità del riarmo e l’aperta condanna del patto di Monaco, firmato nel 1938, erano guardate con sospetto. Quando però, nel settembre del 1939, l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania, il punto di vista di Churchill viene rivalutato e l’opinione pubblica si esprime apertamente a favore del suo ritorno all’Ammiragliato.

Churchill succede a Chamberlain come primo ministro nel 1940. Nei difficili giorni di guerra che seguono la rotta di Dunkerque, la battaglia d’Inghilterra e la guerra lampo, la sua combattività e i suoi discorsi incitano gli inglesi a continuare la lotta. Collaborando con il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, Churchill riesce a ottenere aiuti militari e il sostegno degli Stati Uniti.

Dalle sue stesse parole apprendiamo: “Da questi primi inizi” – scrive Churchill dopo avere descritto gli sforzi del presidente Roosevelt per aiutare l’Inghilterra con la legge sugli affitti e prestiti, ai primi del 1940, e per aggirare gli isolazionisti del Congresso – “nacque il vasto disegno di una difesa combinata dell’Oceano Atlantico da parte delle due potenze di lingua inglese“.

L’anno di nascita della Nato è ufficialmente il 1949, ma l’Alleanza informale risale al luglio 1940, quando Roosevelt manda in Inghilterra, quasi segretamente, una missione militare ad altissimo livello.

Quando nel 1941 l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti entrano in guerra, Churchill stabilisce rapporti molto stretti con i leader di quella che definisce la “grande alleanza“. Spostandosi incessantemente da un paese all’altro fornisce un contributo importante al coordinamento della strategia militare nel corso del conflitto e alla sconfitta di Hitler.

Le conferenze con Roosevelt e Stalin, in particolare il vertice di Jalta del 1945, serviranno a ridisegnare la carta dell‘Europa postbellica.


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Il Premio Nobel

Nel 1945 Churchill è ammirato in tutto il mondo, anche se ormai il ruolo militare della Gran Bretagna è diventato secondario. Ciononostante, a causa della sua scarsa attenzione alla richiesta popolare di riforme sociali nel dopoguerra, viene sconfitto dal Partito laburista nelle elezioni del 1945.

Terminato il conflitto Churchill vuole comunque raccontare la seconda guerra mondiale a modo suo, scrivendo migliaia di pagine. Studiando questo monumento storico e letterario (il cui autore verrà premiato nel 1953 con il Nobel) possiamo seguire, giorno per giorno, il nascere e l’evolversi dell’atlantismo anglo-americano come fatto, oltre che morale, anche politico.

In seguito Churchill avrebbe criticato gli interventi sullo stato sociale attuati dal suo successore Clement Attlee. Nel discorso di Fulton (Missouri) del 1946, detto “della cortina di ferro“, mette inoltre in guardia dai pericoli legati all’espansione sovietica.

La nomina a cavaliere, gli ultimi anni e la morte

Viene nuovamente eletto primo ministro e rimane in carica dal 1951 al 1955 (nel 1953 è decorato cavaliere dell’ordine della Giarrettiera, diventando “Sir“), ma l’età avanzata e i problemi di salute lo inducono a ritirarsi a vita privata. Ormai privato della stimolante attività politica, sotto il peso dell’età e della malattia, trascorre gli ultimi dieci anni della sua esistenza nella casa di campagna di Chartwell, nel Kent, e nella Francia meridionale.

Winston Churchill si spegne a Londra il 24 gennaio 1965. Le sue esequie, alla presenza della regina, sono trionfali. Dal suo matrimonio con Clementine Hozier, avvenuto nel 1908, sono nati un figlio, giornalista e scrittore, Randolph Churchill (1911-1968) e tre figlie.


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Le opere scritte da Winston Churchill sono considerevoli e varie; da ricordare: My African Journey (1908), The World Crisis, 1911-1918 (La crisi mondiale 6 voll., 1923-31), il suo diario politico (Step by Step 1936-1939, 1939), War speeches (6 voll., 1941-46), A History of the English-speaking Peoples (Storia dei popoli di lingua inglese 4 voll., 1956-58) e la Seconda guerra mondiale (1948-54).

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