Yaroslava Mahuchikh è la prima donna a volare oltre i 2.10 metri nel salto in alto: ha battuto il record che da 37 anni deteneva la bulgara Stefka Kostadinova che nel 1987 era riuscita a saltare fino a 2.09 metri.
Yaroslava Mahuchikh è la prima donna a volare a 2.10 metri nel salto in alto: battuto il record mondiale
Yaroslava Mahuchikh ha segnato un traguardo storico nel mondo dell’atletica leggera. Al Meeting di Parigi, l’atleta ucraina ha stabilito un nuovo record mondiale di salto in alto, superando i 2.10 metri e battendo il primato precedente di 2.09 metri detenuto dalla bulgara Stefka Kostadinova dal 1987.
Un’impresa storica
Durante la competizione, Mahuchikh ha inizialmente superato la misura di 2.07 metri, per poi riuscire a volare oltre i 2.10 metri al primo tentativo. Questo risultato non solo ha riscritto la storia dello sport, ma ha anche alimentato le speranze per le prossime Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo aver vinto la medaglia di bronzo a Tokyo 2020 e il successo ai Mondiali di Budapest, l’obiettivo dell’atleta è ora di conquistare l’oro olimpico.
La progressione dei salti
La competizione ha visto Mahuchikh affrontare l’australiana Nicola Olyslagers come principale rivale. Inizialmente, Mahuchikh ha saltato 1.92 metri. A 1.95 ha avuto bisogno di un paio di tentativi per proseguire, salvo superare al primo balzo la misura di 1.98. Olyslagers si è fermata a 2.03 metri: ci ha provato per tre volte ma non è riuscita a migliorarsi, dando il segnale a Mahuchikh che era il momento di osare. Dopo aver fallito una volta a 2.07 metri, ha superato brillantemente questa misura e ha chiesto che l’asticella fosse alzata fino a quel 2.10 metri, riuscendo nell’impresa.
Un salto perfetto
L’esecuzione del salto è stata perfetta: Mahuchikh ha fissato gli occhi sull’impalcatura, ripassato velocemente dentro di sé cosa doveva fare per avere stacco ed elasticità tali da superare quella quota che sembrava proibitiva, raddrizzato le gambe ed è partita con una cadenza studiata della falcata fino a volare lassù, dove nessun’altra atleta era mai arrivata.
Le parole di Mahuchikh
“Sono molto orgogliosa di regalare questa gioia e questo risultato al mio popolo. È una delle pagine più belle dell’atletica leggera”, ha ammesso a caldo la nuova primatista iridata. Ha ribadito anche che la lotta dei suoi connazionali nella guerra contro la Russia le dà forza. Mentre Mayer ha versato lacrime amare per l’infortunio nei 110 ostacoli, quelle della saltatrice dell’Est sono state di gioia pura.
Con questo straordinario risultato, Mahuchikh ha scritto una nuova pagina nella storia dell’atletica e si prepara con determinazione e speranza alle imminenti Olimpiadi, dove l’obiettivo è chiaro: conquistare l’oro e continuare a far sventolare alta la bandiera ucraina nel mondo dello sport.