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Tanti auguri Pippo Baudo: il 7 giugno 1936 nasceva il conduttore tv più amato dagli italiani

Il 7 giugno 1936 nasceva Pippo Baudo: il conduttore tv più amato dagli italiani | Carriera | Età | Vita privata

Pippo Baudo, pseudonimo di Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo (Militello in Val di Catania, 7 giugno 1936), è un conduttore televisivo, conduttore radiofonico e paroliere italiano. Ha esordito nei primi anni sessanta, divenendo uno dei presentatori televisivi di punta della Rai per tutti i decenni successivi, pur avendo lavorato, per periodi brevi e con scarso successo, anche in Mediaset. Nel corso della sua attività ha condotto numerose edizioni di celebri varietà come Settevoci, Canzonissima, Domenica in, Fantastico, Serata d’onore, Novecento e il Festival di Sanremo, di cui detiene il record di conduzioni, avendolo presentato per tredici volte tra il 1968 e il 2008, e di cui è stato anche direttore artistico in sette delle tredici edizioni condotte.

Nei suoi programmi rilancia dive musicali come Milva, Mietta, Anna Oxa e Giuni Russo, oltre ad avviare le carriere di personaggi come Beppe Grillo, Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Andrea Bocelli, Giorgia, Laura Pausini, Fabrizio Moro, Barbara D’Urso e tantissimi altri. Parallelamente all’attività televisiva ha anche partecipato a diversi film e fiction, principalmente nei panni di se stesso, e ha scritto alcuni brani musicali, sfruttati soprattutto in ambito televisivo e cinematografico. Nell’anniversario della decima edizione ha condotto, nel 2005, il Premio Lunezia.

Il 7 giugno 1936 nasceva Pippo Baudo: il conduttore tv più amato dagli italiani

Giuseppe Baudo nasce il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, in Provincia di Catania (oggi Città metropolitana di Catania), figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo (1903-1990) e della casalinga Innocenza Pirracchio (1910-1993), dove debutta sulla scena teatrale nel “Cine Teatro Tempio”, proprietà dell’amico di famiglia Cavaliere Salvatore Tempi, intrattenendo il pubblico negli intervalli con prose e liriche e anche suonando il pianoforte. Diplomato al liceo classico, si laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Catania. Nell’ultimo anno di liceo, assieme ai compagni di classe, mette in scena la commedia L’ex alunno di Giovanni Mosca, mentre durante il corso di studi universitari conosce Tuccio Musumeci e insieme intraprendono la strada dello spettacolo: Musumeci in qualità di comico e Baudo nelle vesti di spalla e presentatore.

Si interessa a vari generi di spettacolo e, sebbene consegua la laurea in legge, non eserciterà mai alcuna professione forense. La sera prima della seduta di laurea, come lui stesso più volte ha raccontato in televisione, presenta a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, il concorso di bellezza “Miss Sicilia”, ripartendo all’alba dopo aver ottenuto un passaggio su un camioncino, sdraiato in mezzo a frutta e verdura, e arrivando a Catania appena in tempo per conseguire la laurea. Nel 1956 scrive e interpreta lo spettacolo di rivista 4 in matrimonio al «Teatro Argentina» di Catania. L’anno dopo scrive e porta in scena Donna presente sconfitta presente…, commedia musicale in due attiA carte scoperte del ’58 è il titolo proposto assieme al suo GAU (Gruppo artistico universitario). È protagonista della rivista goliardica itinerante Il Ficcanaso (dal 1957 al 1959). Alla fine degli anni cinquanta entra come pianista e cantante nell'”Orchestra Moonlight”, con cui nel 1959 esordisce in televisione durante il varietà La conchiglia d’oro, programma condotto da Enzo Tortora.

Anni sessanta

Agli inizi degli anni sessanta esordisce come conduttore televisivo per le trasmissioni Guida degli emigrantiPrimo piano e Telecruciverba, oltre a delle “kermesse” musicali quali il Festival calabrese della Canzone Italiana di Vibo Valentia nel 1961, il Gran Festival di Piedigrotta nel 1962, il CantaItalia nel 1964, il Festival di Napoli nel 1963, 1965 e 1966, e Il grande beat show / Ciao amici-Lancia a Torino nel 1966.
Secondo una leggenda metropolitana, un evento fortuito, la bobina con la prevista puntata del telefilm Le avventure di Rin Tin Tin che non perviene in tempo per essere trasmessa il 6 febbraio di quest’ultimo anno, costringe la Rai a trasmettere la puntata pilota di Settevoci, che era stata registrata a Milano e poi giudicata «intrasmissibile» dai vertici dell’azienda. E invece la trasmissione si rivela un successo e valse per quattro anni la riproposizione del programma, determinando il decollo improvviso della sua carriera. Nel 1965, a teatro in tournée, entra nel cast di Scanzonatissima rivista di Dino Verde e Bruno Broccoli, con Alighiero Noschese, Antonella Steni, Elio Pandolfi. Nel 1967 conduce la trasmissione Eccetera, eccetera insieme a Gino Bramieri e Marisa Del Frate e nel 1968 presenta per la prima volta il Festival di Sanremo accanto a Luisa Rivelli; nello stesso anno è anche il conduttore di Un disco per l’estate, manifestazione che aveva già battezzato quattro anni prima e che presenterà ancora nel 1969, 1986, 1992 e 1993.

Anni ottanta: gli anni d’oro tra Sanremo e Fantastico

Con l’avvento della televisione privata collabora all’avvio dell’emittente catanese Antenna Sicilia per la programmazione del palinsesto e presentando personalmente alcuni spettacoli tra cui, per diversi anni, il Festival della nuova canzone sicilianaGoal e I siculissimi, insieme a Tuccio Musumeci. Inoltre conduce nel 1982 la kermesse musicale estiva Vota la voce in onda su Canale 5 e dalla primavera 1983 all’anno successivo conduce per due edizioni su Rete 4, allora di proprietà della Mondadori, il gioco a premi Un milione al secondo in onda nella prima serata del giovedì ed in seguito in quella del martedì.

Dal 1984 al 1986 conduce tre edizioni di Fantastico, storico varietà del sabato sera di Rai 1, in cui tiene a battesimo showgirl come Lorella Cuccarini, Alessandra Martines, Galyn Görg e attori come Manlio Dovì, Tosca D’Aquino, Carlo Frisi, Nina Soldano, ballerini come Francesca Sposi e il soprano Cecilia Bartoli. Tutte e tre le edizioni registreranno alti ascolti, sbaragliando la concorrenza di Canale 5. Alla conduzione di Fantastico, in onda nella stagione autunnale, alterna, in quel periodo, quella di Serata d’onore, varietà in onda il venerdì sera sempre su Rai 1, trasmesso nella primavera dal 1983 al 1986.
Sempre a metà anni ottanta è alla guida di tre edizioni del Festival di Sanremo (1984, 1985, 1987): la finale di quest’ultimo festival registrò la media di oltre 17 milioni di telespettatori, record rimasto ancora oggi imbattuto. Nell’autunno del 1987 firma con la Fininvest un contratto in esclusiva di tre anni e viene nominato direttore artistico di Canale 5 iniziando a condurre il varietà Festival accanto a Lorella Cuccarini (soubrette da lui lanciata a Fantastico), in onda il venerdì sera su Canale 5. Nello stesso periodo condusse, sempre su Canale 5, anche la rubrica Tu come noi all’interno del contenitore domenicale La giostra.

Il successo di Festival però è di molto inferiore alle aspettative prefissate e nel gennaio 1988 Baudo, terminata la trasmissione, decide di rescindere il contratto in esclusiva che aveva in essere con Fininvest, pagando una cospicua penale e restando inattivo per un anno come prevedeva una clausola del contratto in caso di rescissione. L’anno dopo rientrò in Rai grazie all’intervento dell’amico Ciriaco De Mita, allora Presidente del Consiglio, ricominciando da Rai 2 con una nuova edizione di Serata d’onore.


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Anni novanta

Una volta ritornato alla guida di Domenica in nella stagione 1991-1992, nei primi anni novanta viene nominato direttore artistico di Rai 1 ed è in tale veste che nel 1994 idea e conduce, assieme ad altri conduttori di punta dell’azienda, il quiz Luna Park, grazie a cui riesce a risollevare dopo anni la fascia preserale della rete, superando in poco tempo negli ascolti il quiz di Canale 5 La ruota della fortuna di Mike Bongiorno, che da anni dominava quello slot orario. Sempre in questo periodo è alla guida anche di altri programmi di successo della prima serata di Rai 1 come Gran premio e Fantastico 90 (1990), Partita doppia (1992-1993), Numero Uno (1994-1995) e i varietà Papaveri e papere (1995) e Mille lire al mese (1996), questi ultimi due condotti in coppia con Giancarlo Magalli.

Dal 1992 al 1996 conduce con enorme riscontro di pubblico e critica cinque edizioni consecutive del Festival di Sanremo; nel 1994 ne viene nominato anche, per la prima volta, direttore artistico, ruolo che manterrà anche nelle due edizioni successive. Nel 1997 esordisce a teatro, dove lavora con Garinei e Giovannini nel musical L’uomo che inventò la televisione. Lo stesso anno torna a Mediaset, ma anche questa seconda esperienza si rivela poco positiva: lo show d’esordio su Canale 5 Una volta al mese è un flop, così come il primaverile La canzone del secolo; non andrà meglio neanche con Tiramisù, varietà in onda nell’autunno di quell’anno, sebbene nell’estate 1998 egli torni a condurre Vota la voce. Pertanto nel 1999 Baudo rientra a Rai 3 con la conduzione di Giorno dopo giorno, quiz pomeridiano che ripercorre gli eventi principali del XX secolo, adattato per la prima serata con il titolo di Novecento, con ben quattro edizioni all’attivo tra il 2000 e il 2010.

Anni duemila

Nel 2002, dopo l’insuccesso dell’edizione precedente, viene di nuovo chiamato alla conduzione e direzione artistica del Festival di Sanremo, che raggiunge buoni risultati e lo porta ad essere confermato per l’anno successivo, che non avrà lo stesso successo. Sempre nel 2003 conduce su Rai 3 il programma Cinquanta. Storia della TV di chi l’ha fatta e di chi l’ha vista, che si concluderà con un grande show in prima serata intitolato Buon compleanno TV, trasmesso dalla Rai a reti unificate il 3 gennaio 2004, giorno del cinquantesimo anniversario dall’inizio ufficiale delle trasmissioni televisive in Italia.

Nel 2005 rientra su Rai 1 con il varietà Sabato italiano, che però non riesce a superare gli ascolti della concorrenza di Mediaset. A luglio 2005 conduce l’edizione anniversario del Premio Lunezia (10^), evento tenuto a battesimo da Fernanda Pivano e Fabrizio De Andrè. Nello stesso anno tuttavia torna per l’ottava volta alla conduzione di Domenica in, essendogli stato affidato il preserale Ieri, oggi e domani (poi 7 giorni, dall’autunno 2008), per cui verrà confermato anche nelle quattro stagioni successive con ottimi risultati: nella puntata del 13 novembre 2005, con ospiti Roberto Benigni e Claudio Baglioni, il programma viene seguito da oltre 10 milioni di telespettatori e in quella del 27 dicembre 2009 da oltre 4 milioni di telespettatori con punte del 32% di share.

Nel 2007 torna a presentare e dirigere artisticamente il Festival di Sanremo per la sua dodicesima volta, diventando il più presente tra i conduttori della kermesse: nonostante le polemiche per gli elevati compensi, grazie agli alti ascolti, viene confermato per il festival del 2008, che però non ripeterà il successo dell’edizione precedente; quello del 2008 rimane, ad oggi, l’ultimo Sanremo condotto da Baudo. Ottiene bassi ascolti pure riproponendo in autunno Serata d’onore il sabato sera su Rai 1, venendo sconfitto dalla forte concorrenza di Maria De Filippi con il suo programma C’è posta per te.

Sempre su Rai Uno, a dicembre 2009 invece conduce il Gran Galà del Made in Italy, l’Oscar alle eccellenze italiane, scritto da Nicola Paparusso, che ottenne la medaglia di rappresentanza dal Presidente della repubblica. Il 18 dello stesso mese viene invitato a I migliori anni, lo spettacolo condotto da Carlo Conti ancora in prima serata su Rai 1, per celebrare i suoi cinquant’anni di attività televisiva, oltre che come anello di chiusura della trasmissione di rievocazione dei ricordi musicali del ventesimo secolo e del primo decennio del ventunesimo.

Anni duemiladieci

Nel 2011 è di nuovo in onda su Rai 1 per condurre insieme a Bruno Vespa Centocinquanta, il programma dedicato al centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia: dopo il successo della prima puntata (con il 24% di share), la trasmissione raccoglie ascolti modesti e viene chiusa anzitempo alla quarta puntata, contraddistinta dai palesi dissapori tra i due conduttori durante la diretta.

Dopo aver condotto eccezionalmente su Italia 1 la puntata di Le Iene dell’8 marzo 2012 accanto ad Ilary Blasi ed Enrico Brignano per sostituire Alessandro Gassmann, nell’autunno dello stesso anno torna in prima serata su Rai 3 con il programma on the road Il viaggio, che ripropone con una seconda edizione nell’estate 2013.

Nel biennio 2014-2015 ricopre il ruolo di giurato, insieme a Jury Chechi e Amanda Lear, a Si può fare!, talent show condotto da Carlo Conti, e approda a San Marino RTV per condurre la trasmissione Una serata sul Titano. Inoltre, il 20 maggio 2014 apre lo show-evento Stasera Laura: ho creduto in un sogno di Laura Pausini e il 20 luglio 2015 conduce una puntata della rubrica estiva di Rai 1 Techetechetè.

Nella stagione 2015-2016, per la prima volta dopo oltre 50 anni di carriera, non presenta alcuna trasmissione, ma si limita ad intervenire come ospite in alcuni programmi ed in particolare in più occasioni al talk show di Rai 3 Ballarò. Libero dagli impegni televisivi, aumenta notevolmente il numero di partecipazioni a serate, convegni, manifestazioni, gala di beneficenza e presentazioni di libri in giro per l’Italia. Il 7 giugno 2016, in occasione del suo 80º compleanno, interviene alla prima serata dei Wind Music Awards, condotti da Carlo Conti e Vanessa Incontrada, dove viene festeggiato dal pubblico dell’Arena di Verona.

A tre anni dalla sua ultima conduzione sulla televisione di Stato, nella stagione 2016-2017 torna a presentare Domenica in per la tredicesima volta e prende parte al programma di Rai 2 I fatti vostri con una rubrica quindicinale dal titolo Storie di televisione, all’interno della quale ripercorre la storia della Rai e dei suoi personaggi e programmi più celebri; nel 2018 rientra invece alla guida di Sanremo Giovani in coppia con Fabio Rovazzi: l’aveva già presentato nel 1993, 1994, 1995 e 2001, affiancato rispettivamente da Elisabetta Ferracini, Gloria Zanin, Luana Ravegnini e Vanessa Incontrada.

Il 7 giugno 2019 viene celebrato con uno show-evento in prima serata su Rai 1 intitolato Buon compleanno… Pippo, in cui Baudo festeggia 83 anni di età e 60 anni di carriera televisiva: alla serata prendono parte numerosi ospiti, tra i quali Al Bano e Romina Power, Ficarra e Picone, Fiorello, Jovanotti, Laura Pausini e Lorella Cuccarini.

Anni duemilaventi

Il 14 giugno 2020, in occasione degli 84 anni compiuti una settimana prima, prende parte all’iniziativa Domenica con… su Rai Storia, per la quale diventa simbolicamente direttore di rete per un giorno, realizzando e firmando un palinsesto ad hoc che ha coperto la fascia oraria 09:00-24:00.

Nel 2021 è giudice per il Premio TIM ad Amici di Maria De Filippi. Dal 27 luglio al 10 agosto dello stesso anno, per tre martedì, approda in prima serata su Rai 3 come commentatore insieme ad Antonio Di Bella de La grande opera all’Arena di Verona, un ciclo di appuntamenti speciali per accompagnare il pubblico televisivo dentro l’Arena di Verona e vivere in prima fila la grande opera. Il 16 ottobre partecipa in qualità di ballerino per una notte alla prima puntata della sedicesima edizione di Ballando con le stelle.

Vita privata

Piuttosto riservato sulla vita privata, Baudo si è sposato due volte ed ha due figli. Da Mirella Adinolfi ha avuto Alessandro, nato nel 1962 e riconosciuto dal presentatore nel 1996 dopo una breve vicenda legale, mentre nel 1970 ha avuto Tiziana, oggi sua segretaria e assistente, dal matrimonio con Angela Lippi.

È inoltre nonno di Nicholas e Nicole (2010), gemelli figli di Tiziana, e di Sean (1990), figlio di Alessandro, che sempre nel 2010 lo ha reso bisnonno. Vive da anni a Roma. Dopo una relazione di sette anni con Alida Chelli e una più breve con Adriana Russo, il 18 gennaio 1986 si sposa in seconde nozze con la cantante lirica italiana Katia Ricciarelli, da cui si separa nel 2004 per poi divorziare nel 2007.


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Altre notizie

Pippo Baudo è stato direttore artistico e Presidente del Teatro Stabile di Catania, nonché direttore artistico della Rai. La costante presenza televisiva e il notevole successo dei suoi programmi gli hanno valso l’appellativo di “Super Pippo”. Nel 2005 declina l’invito a candidarsi con il centrosinistra a presidente della regione siciliana per le elezioni del 2006, candidatura che sarà poi accettata da Rita Borsellino (sorella del magistrato Paolo, ucciso da Cosa nostra). Nel 2012 il centrosinistra siciliano offre nuovamente a Baudo la candidatura alla presidenza regionale in vista delle elezioni anticipate dell’autunno dello stesso anno, ma il conduttore catanese rifiuta per la seconda volta (al suo posto verrà scelto Rosario Crocetta, che risulterà eletto presidente).

Talent-scout di lungo corso, ha scoperto tra gli altri Al Bano, Beppe Grillo, Tullio Solenghi, Heather Parisi, Barbara D’Urso, Eros Ramazzotti, Lorella Cuccarini, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Irene Grandi, Michelle Hunziker, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Fabrizio Moro e Bianca Guaccero. Fu lui a scoprire le doti di soubrette di Loretta Goggi, sebbene quest’ultima fosse già celebre come attrice di sceneggiati televisivi. Ha però riconosciuto di aver fatto l’errore di scartare Fiorello a un provino.

Quando Baudo viene parodiato durante spettacoli comici o in vignette, gli viene spesso fatta pronunciare la frase “L’ho inventato io…” in riferimento ai tanti attori, comici, cantanti e showgirl di successo che il presentatore siciliano ha introdotto al mondo dello spettacolo nel corso degli anni

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