Cronaca

Nuovo Dpcm: Conte: “Stop movida e sport di contatto amatoriali”. Ecco cosa prevede

Arriva la bozza con le prime regole anti Covid contenute nel nel prossimo Dpcm, da emanare in sostituzione di quello in scadenza giovedì 15 ottobre prossimo. Dallo stop alle gite scolastiche e agli sport di contatto, fino ad arrivare al corretto uso delle mascherine. Al limite massimo di 1000 persone agli eventi sportivi e solo 30 invitati ai matrimoni.

Inoltre non si potrà più sostare fuori dai locali e consumare bevande oltre le 21, fatto salvo il servizio al tavolo e pub e ristoranti potranno restare aperti fino a mezzanotte.

Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm in arrivo

È quanto si apprende da chi ha partecipato all’incontro che il premier Conte ha avuto con i governatori e gli Enti locali, alla presenza dei ministri Speranza (che ha illustrato le nuove misure anti-contagio) e Boccia. Il presidente del Consiglio Conte ha in agenda una riunione con i capi delegazione della maggioranza ma non si esclude tra i rosso-gialli che il nuovo Dpcm possa essere licenziato domani.

Stop a sport di contatto amatoriali

Vietate le partite di calcetto tra amici. Sì invece alle partite di calcio a 5 nelle società dilettantistiche. In altre parole: vengono sospesi gli sport di contatto, come ad esempio il calcetto o il basket, la pallavolo, le arti marziali, tutto a livello amatoriale, ma vengono consentiti a livello dilettantistico, per le società che abbiano adottato protocolli per limitare i contagi.

È l’ipotesi che il governo avrebbe presentato alle Regioni e ai Comuni in vista del nuovo Dpcm. La ratio, viene spiegato, è non penalizzare chi per la ripresa dell’attività ha fatto investimenti e adottato protocolli, a partire dalle diverse federazioni sportive.

Eventi sportivi

Fino a mille persone negli stadi all’aperto e capienza dei palazzetti che sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. È un’altra delle proposte che il governo ha fatto alle regioni per regolamentare nel nuovo Dpcm la presenza agli eventi sportivi. Rispetto ai precedenti provvedimenti, dunque, non cambia nulla per quanto riguarda gli stadi mentre salta il limite massimo di 200 persone per quelli al chiuso.

Nuove limitazione per bar e ristoranti

Chiusura dei locali senza servizio al tavolo e stop al consumo di cibo e bevande all’aperto dalle 21. Insomma: diventa vietato sostare davanti ai locali dopo le 21, in modo da evitare assembramenti. E invece la chiusura di pub, locali e ristoranti con servizio al tavolo avverrà a mezzanotte. È la proposta che il governo ha fatto ai governatori e ai rappresentanti degli enti locali per limitare la movida.

Le cerimonie

Per quanto riguarda le cerimoniematrimoni, comunioni, cresime e funerali – restano in vigore le regole dei protocolli già approvati ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi.

Feste private

Stop alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone. È la proposta che il premier Conte avrebbe illustrato nel corso della riunione con Regioni e Comuni a Palazzo Chigi.

Il presidente del Consiglio avrebbe spiegato che sul punto una riflessione è ancora in atto. Alcuni tra i ministri continuano infatti a spingere perché venga introdotto un divieto vero e proprio, anche in casa. Una decisione, in vista del varo del nuovo dpcm anti Covid, potrebbe essere presa nella riunione dei capi delegazione che si terrà in serata.

Didattica a distanza per le superiori se modifiche a Tpl

Didattica a distanza per le scuole superiori per alleggerire il trasporto pubblico. È quanto ha proposto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, dopo un confronto avvenuto con i presidenti delle Regioni.

La proposta sarà esaminata nei prossimi giorni e nel frattempo ha scatenato qualche tensione. La proposta di effettuare lezioni a distanza alle scuole superiori è strettamente legata a un eventuale riduzione della percentuale sulla presenza consentita di passeggeri a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale.

L’ipotesi è stata avanzata dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e da un gruppo di governatori, ed stata riportata al governo da Bonaccini in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni.

Gite scolastiche

Le gite scolastiche sono sospese perché non c’è la garanzia di poter controllare gli spostamenti in sicurezza di studenti e professori.

Mascherine

“Nel Dpcm andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi. Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”, ha spiegato il premier Conte.

No lockdown generalizzato

Da Taranto, nel corso della giornata, Conte aveva fatto un accenno ai tempi di approvazione del prossimo Dpcm: “Cercheremo di licenziarlo già per questa sera. Sto tornando a Roma, c’è una riunione con le regioni – ha commentato – Escluderei un nuovo lockdown, lo diciamo a ragion veduta perché abbiamo lavorato proprio per prevenirlo. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire prevedo qualche lockdown circoscritto ma non siamo più nella situazione di chiusure su tutto il territorio o su grandi aeree“.

E ha aggiunto: “Con l’ultima circolare del ministero della Sanità potremmo ridurre anche la quarantena dai 14 giorni iniziali. Abbiamo anche la possibilità di introdurre nuovi test, ancora più rapidi“.

Franceschini: sì a deroghe per lo spettacolo

Dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini arrivano invece risposte ai numerosi appelli arrivati dal mondo dello spettacolo riguardo ai contenuti del nuovo dpcm anti-Covid che il governo si appresta a varare. “Non subirà riduzioni il numero degli spettatori nei cinema e per gli spettacoli dal vivo“.

E rassicura ancora Franceschini: “Continuo a leggere interviste e dichiarazioni o a ricevere appelli del mondo dello spettacolo sulla presunta volontà del governo di ridurre il limite di 200 persone al chiuso e di 1000 all’aperto per spettacolo dal vivo e cinema. Non esiste questo rischio. Nel dpcm saranno confermati questi limiti con la conferma della possibilità delle regioni di derogare. E le deroghe sino ad oggi concesse con ordinanze regionali verranno fatte salve proprio con il dpcm“.

Quarantena e isolamento

Il ministero della Salute ha diffuso la circolare su quarantena e isolamento. In caso di positività asintomatica, la quarantena durerà dieci giorni e — se il tampone molecolare sarà negativo — si potrà tornare alla vita normale. In caso di positività sintomatica la quarantena durerà dieci giorni e se negli ultimi tre giorni non ci sono sintomi basterà un tampone molecolare negativo per uscire.

In caso di positività asintomatica con il tampone molecolare che non si negativizza, dopo 21 giorni si potrà tornare comunque alla vita normale. Gli scienziati sono infatti concordi nel ritenere che in questo caso non si è più contagiosi.

Chi è entrato tra i «contatti stretti» di un positivo attualmente deve stare in quarantena per 14 giorni. Da oggi le regole cambiano e basterà avere un tampone molecolare o un test rapido negativo per uscire dopo 10 giorni. Una regola che certamente serve a snellire le procedure per le scuole e per gli uffici.

Test rapidi

I governatori chiedono il via libera a farli effettuare anche negli ambulatori di medici di base e pediatri. Adesso il governo dovrà però risolvere il problema del trasporto dei reperti da processare. Si discute anche di allargare ai privati in tutte le Regioni i tamponi molecolari.

Attualmente la quarantena e l’isolamento durano 14 giorni e per uscire sono necessari due o tre tamponi. La circolare del ministero della Salute che sarà firmata questa mattina cambia criteri e procedure.

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