Cronaca

Da domani in vigore il nuovo dpcm: individuata la soluzione per non lasciare anziani soli a Natale

Oggi Conte firma il nuovo dpcm: si valuta deroga per far visita agli anziani. Sarà l'unica eccezione per gli spostamenti regionali

Oggi il premier Conte firmerà il nuovo dpcm con una possibile deroga per far visita agli anziani. È questo l’ultimo punto da chiarire del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che sarà in vigore da domani, venerdì 4 dicembre.

Nuovo dpcm, oggi firma Conte: possibile deroga per far visita agli anziani

Il governo ha scelto la linea del rigore che vieterà gli spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e quelli tra Comuni il 25 ed il 26 dicembre oltre all’1 gennaio. Dunque feste blindate con una possibile eccezione. Un solo figlio residente in un’altra Regione, potrebbe raggiungere i genitori anziani assieme al proprio nucleo familiare.

La durata e i limiti dei Dpcm

Le misure previste dai Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid potranno durare fino a 50 giorni: cambia dunque il limite previsto finora che era pari a 30. Lo prevede il primo articolo del nuovo decreto legge. La bozza prevede inoltre al comma 3 “che nel medesimo periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, con i predetti decreti del presidente del Consiglio dei ministri possano essere adottate specifiche misure, tra quelle previste dal decreto-legge n. 19 del 2020, anche indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario”.

Seconde case

Stretta agli spostamenti verso le seconde case nel periodo delle festività. Lo prevede sempre la bozza del decreto legge Covid. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà consentito tornare presso la propria abitazione fuori Regione, ma non ci si potrà spostareverso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune”.

Scuola, verso il “graduale rientro”

Ancora non è chiaro come il governo intenda muoversi sul fronte scuola. Nel prossimo Dpcm ci saranno misure “per un graduale rientro a scuola al quale stiamo lavorando in queste ore”, ha detto oggi la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina all’incontro col Forum degli Studenti e i coordinatori regionali delle Consulte studentesche.

Ieri il premier Conte aveva ipotizzato anche un ritorno sui banchi già dal 14 dicembre, ma resta ancora il nodo degli ingressi scaglionati e dei trasporti da risolvere. In questo senso si attende il coinvolgimento dei prefetti. La scuola nel suo complesso dovrebbe comunque riaprire dopo la Befana. La Ue ha indicato come misura cuscinetto di allungare le vacanze di Natale e dunque posticipare il rientro in aula.

Coprifuoco

Resta il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa allo scoccare del coprifuoco.

Quarantena per chi torna dall’estero

La misura, che dovrebbe essere valida dal 20 dicembre, è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera – che ha tenuto le piste aperte – o in Paesi dell’Unione europea, come Slovenia e Austria, con quest’ultimo paese che ha annunciato di aprire le piste solo ai residenti.

Ristoranti aperti a pranzo nei giorni di festività

Secondo le ultime indiscrezioni, si potrà pranzare al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto in vigore il coprifuoco.

Apertura negozi e outlet

I negozi dovrebbero restare aperti nei giorni delle festività per lo shopping fino alle 21, per permettere di ‘spalmare’ la clientela lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre il rischio di assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.

Chiusi impianti sci ma aperti hotel montagna

È uno dei punti fermi a poche ore dalla definizione del Dpcm: gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera.

Crociere vietate

Fino a qualche giorno fa sembravano una delle poche eccezioni consentite pur con strettissime misure di sicurezza. Invece il governo ha deciso di proibire i viaggi sugli hotel del mare.

Italia a tre colori

Confermato il sistema delle fasce, rossa, arancione e gialla in ordine decrescente di diffusione del contagio e di pressione sul sistema sanitario, con conseguenti misure più stringenti. L’obiettivo è portare entro metà dicembre tutto il Paese in fascia gialla, la meno rigorosa, ma rafforzata da divieti di mobilità e altre restrizioni valide per il periodo delle festività.


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