Cronaca

L’Italia torna in zona rossa 5 e 6 gennaio: le regole da seguire

L'Italia torna in zona rossa per gli ultimi 2 giorni delle vacanze natalizie. Oggi 5 gennaio e domani tornano in vigore le regole più rigide

L’Italia torna in zona rossa per gli ultimi 2 giorni delle vacanze natalizie. Oggi 5 gennaio e domani tornano in vigore le regole più rigide secondo le misure previste dal decreto Natale. Per 48 ore, quindi, ecco la stretta che – oltre al coprifuoco ordinario tra le 22 e le 5 – introduce divieti e restrizioni per i giorni prefestivi e festivi.

L’Italia in zona rossa: cosa si può fare e cosa è vietato

Gli spostamenti, come è diventata consuetudine nelle ultime 2 settimane, sono consentiti solo per motivi di lavoro, di necessità e di salute e devono essere inseriti nella necessaria autocertificazione. Sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione e nel limite massimo di due persone.

La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Si può andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti. L’autocertificazione deve essere portata sempre con sé per spostamenti e visite ai congiunti.

Vietati spostamenti tra Regioni

Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento. Vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza. Ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.

Sospese attività di commercio al dettaglio

Sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità individuati. La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti. Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.

Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.


 

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