Cronaca

Covid, non c’è nessun legame tra il vaccino Johnson & Johnson e i casi di trombosi | La conferma

Non c'è alcun legame tra il vaccino anti Covid sviluppato da Johnson & Johnson ed i casi di trombosi. Lo conferma la Food and Drug Administration

Non c’è alcun legame tra il vaccino anti Covid sviluppato da Johnson & Johnson ed i casi di trombosi. Nella giornata di ieri l’Ema aveva avviato una revisione per valutare le segnalazioni di eventuali eventi tromboembolici. Ma a distanza di poche ore sono arrivate notizie incoraggianti:  la Food and Drug Administration ha comunicato di non aver “una relazione causale” tra la vaccinazione con il siero J&J e casi di trombosi.

Covid,  nessun legame tra il vaccino Johnson & Johnson e i casi di trombosi

Lo riporta Reuters sul suo sito citando una comunicazione dell’ente regolatore per i farmaci negli States inviata via mail. Secondo la nota, la Fda è a conoscenza dei casi di persone con gravi coaguli di sangue – a volte collegati a bassi livelli di piastrine nel sangue – dopo la somministrazione di J&J” e ha sottolineato “che queste condizioni possono avere molte cause diverse”, precisando che continuerà a investigare. Il vaccino di J&J è attualmente utilizzato solo negli Stati Uniti, con un’autorizzazione all’uso di emergenza. È stato autorizzato nell’Ue l’11 marzo 2021. La somministrazione non è ancora iniziata in nessuno Stato membro dell’Ue, ma è prevista nelle prossime settimane.

Come funziona il vaccino di J&J

Il vaccino di J&J è stato ideato per soggetti dai 18 anni in su. Come AstraZeneca è un vaccino a vettore virale. Ha il grande vantaggio di essere monodose e dunque non necessita di un richiamo. Può essere conservato in frigo senza congelamento.

Cosa significa vaccino a vettore virale?

Un vaccino a vettore virale utilizza un virus (generalmente un adenovirus incompetente per la replicazione) per portare all’interno della cellula la sequenza del codice genetico che codifica per la proteina spike.


Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio