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Il fotogiornalismo internazionale a Roma con World Press Photo

Il più prestigioso concorso internazionale di informazione visuale fa tappa all’ex Mattatoio di Roma

Il concorso annuale World Press Photo 2021 porta ancora una volta i più importanti scatti del giornalismo fotografico anche nella nostra capitale, per la prima volta nella struttura dell’ex Mattatoio di Roma.

La mostra 2021 per l’Italia al Mattatoio di Roma

La tappa italiana della annuale mostra World Press Photo, ideata dalla omonima Fondazione con sede ad Amsterdam, ha scelto di nuovo la città capitolina per ospitare la 64ª edizione. Un evento di elevata caratura promosso da ROMA Culture e Azienda Speciale Palaexpo, quest’ultima anche organizzatrice insieme a 10b Photography.

Per la prima volta la location è l’ex Mattatoio nel quartiere Testaccio di Roma, in cui sono esposte le 141 foto finaliste dell’ambito premio di giornalismo informativo espresso dalle più evocative immagini dell’anno. Così, dal 1955, il contest premia annualmente diversi fotografi professionisti per i loro migliori scatti (proposti come singoli o in serie per rappresentare dei racconti visivi) che andranno ad essere parte integrante della storia più rilevante del giornalismo di tutto il pianeta.

Un’annata che vede i maestri della fotografia giornalistica italiana salire sul gradino più alto del podio di questa speciale quanto socialmente impattante competizione.

I vincitori del World Press Photo 2021

Il premio per il World Press Photo of the Year è stato attribuito a “The First Embrace” (tradotto dall’inglese “ll Primo Abbraccio), titolo della fotografia del danese Mads Nissen per Politiken/Panos Pictures, che ha cristallizzato l’emblematico momento in cui la anziana Rosa Luzia Lunardi riceve un confortante abbraccio dall’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, presso la casa di cura Viva Bem a San Paolo, Brasile, il 5 agosto 2020.

Non manca nemmeno l’Italia nell’Olimpo dei fotogiornalisti di quest’anno. Infatti, l’opera dal titolo “Habibi” di Antonio Faccilongo si è aggiudicata il riconoscimento di World Press Photo Story of the Year. La serie vincitrice racconta storie d’amore ambientate sullo sfondo della lunga guerra israelo-palestinese, attirando l’attenzione sulla questione del contrabbando di sperma che avviene nelle carceri israeliane da parte di famiglie palestinesi che vogliono preservare i loro diritti riproduttivi.

L’arricchimento socioculturale dato da questi autori sarà amplificato dalla Photographic Social Vision Foundation, con il suo evento internazionale presso il Centre de Cultura Contemporània de Barcelona, con l’occasione di ringraziare i premiati spagnoli. Juan Castillo di ReviewBOX.ES commenta: “Il Paese iberico ha ottenuto il 1° Premio nella categoria Contemporary Issues con Pablo Tosco e il magistrale  scatto sullo Yemen, con lunghezza focale 24mm e uso dell’otturatore fissato a 1/1600. Si aggiungono Aitor Garmendia, terzo nella categoria Ambiente, Jaime Culebras terzo nella categoria Natura e Luis Tato che impressiona con macro di insetti in volo che necessitano di reflex con ottiche specifiche per lavorare a ISO molto alta e diaframma fino a f/8”.

Sono tutte opere visibili a Roma fino al 22 agosto. Opere che si affiancano alla straordinaria contemporaneità delle fotografie della Via Lattea per raccontare l’ambiente fuori dall’atmosfera.

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