Cronaca

Arrestato Massimo Ferrero: chi è ‘Er Viperetta’, tra cinema e calcio

Massimo Ferraro arrestato: chi è, patrimonio, cinema, lavoro e figli. Poco studioso, da ragazzino spesso si reca di nascosto a Cinecittà

Chi è Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria arrestato? Ferrero nasce a Roma, nel quartiere popolare di Testaccio. La nonna paterna è una soubrette dell’Ambra Jovinelli e recita con Macario, il padre e suo fratello sono autisti di autobus, mentre la madre ha un banco ambulante nel mercato a piazza Vittorio all’Esquilino.

Poco studioso, da ragazzino spesso si reca di nascosto a Cinecittà con Giuliano Gemma. Qui fa la sua prima comparsa nel 1958. Nel frattempo trascorre sei mesi in carcere minorile, riferendo che la reale motivazione fossero le avance verso la figlia di una guardia.

Massimo Ferrero arrestato, chi è: patrimonio, cinema, lavoro

La sua popolarità è cresciuta da quando ha rilevato la Sampdoria, ma da diversi anni è un imprenditore di non poco conto, che può vantare tra i suoi business anche diverse sale cinematografiche grazie alla creazione del circuito Massimo Ferrero Cinemas come spiegato TrueNews.

Dopo il flop della Blu Cimeatografica, Ferrero si riscatta con la creazione del circuito Massimo Ferrero Cinemas e con la rilevazione di varie sale cinematografiche, alcune delle quali acquistate da Vittorio Cecchi Gori. 

Le sue attività nel 2009 si espandono anche agli aerei. Nel 2009 acquisisce la compagnia di voli charter Livingston Energy Flight che però fallisce nel giro di poco tempo. Oggi, in virtù del possesso di molte aziende controllate da Sport e Spettacolo Holding (tra cui figurano oltre che la Sampdoria, anche la Eleven Finance, V Production e Do & Go), il suo fatturato annuo è pari a 10 milioni di euro. 

Per quanto concerne i guadagni che ha solo attraverso il club blucerchiato si aggirano intorno ad 1 milione di euro all’anno frutto dei 20mila euro che percepisce in qualità di presidente e dei 960mila per la carica di amministratore delegato. 

Vita privata di Massimo Ferrero: moglie, figli

Si sposa con Laura Sini, ereditiera dell’azienda casearia I Buonatavola Sini sita a Nepi, comune della provincia di Viterbo che produce ed esporta i suoi prodotti negli Stati Uniti d’America. Con lei è contitolare di sei caseifici e dal matrimonio ha una figlia, Emma. Adotta altri due bambini, Vanessa (a capo della Ellemme Group, organizzatore generale di film come Il ritmo della vita ed ex membro del CdA della Sampdoria) e Michela nascono da un precedente matrimonio mentre dalla successiva relazione con Manuela Ramunni nascono Rocco Contento nel 2013 e Oscar nel 2016.

Finanziato dalla Sini, nel 1998 lancia con la Blu Cinematografica S.r.l. il primo film prodotto da indipendente, Testimoni d’amore, che però non ripaga l’investimento. Con Libero Burro e La carbonara ci rimette un miliardo di lire, con Il dolce rumore della vita circa 800 milioni, con Il tempo dell’amore un miliardo e 600 milioni, infine tre milioni di € con Io no del 2003, per il quale è costretto a vendere una casa. Fra i collaboratori della società ci sono Ricky TognazziSimona Izzo, Francesco Venditti e Claudia Gerini.


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Perché Massimo Ferrero è soprannominato Er Viperetta

Ferrero è soprannominato Er Viperetta e secondo il suo racconto questo soprannome non ha una connotazione negativa, essendogli stato dato da Monica Vitti, dopo aver difeso l’attrice, nonostante la sua piccola statura, da un aggressore. Lo stesso Ferrero, tuttavia, ha successivamente smentito questa versione, e nel suo libro autobiografico ha infine raccontato che il primo a dargli questo soprannome fu un costumista gay che, rivelatosi masochista, godeva delle botte che Ferrero gli dava reagendo alle sue avance.

Perché Massimo Ferrero è stato arrestato

Ferrero, arrestato dalla Guardia di finanza, è stato trasferito in carcere. Per altre cinque persone coinvolte nell’inchiesta sono stati disposti gli arresti domiciliari. Secondo quanto apprende l’Ansa, la squadra ligure non è coinvolta nelle indagini.

Perché è stato arrestato Ferrero, l’indagine sulla vendita di Obiang

Ma perché e con quale accusa è stato arrestato il presidente della Sampdoria? Nei giorni scorsi, erano emerse indiscrezioni su una nuova indagine per bancarotta fraudolenta sul patron del club doriano. Come riportato da Repubblica nei giorni scorsi, Ferrero era stato inizialmente indagato, in riferimento alla cessione del centrocampista Pedro Obiang nel 2015 dalla Sampdoria al West Ham per 6,5 milioni di euro (i cui soldi erano stati utilizzati per operazioni al di fuori del club), con le accuse di dichiarazione fraudolenta, riciclaggio e truffa, ma era stato assolto.

L’arresto di Massimo Ferrero è legato al fallimento di alcune società con sede in Calabria. Lo ha confermato a LaPresse il legale, Giuseppina Tenga, che ha ribadito l’estraneità del club ligure nell’inchiesta della procura di Paola, nel cosentino.

Arrestati anche nipote e figlia di Massimo Ferrero

Tra gli arrestati ci sono anche Giorgio e Vanessa Ferrero, rispettivamente nipote e figlia di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, che sono finiti agli arresti domiciliari. L’inchiesta è della procura di Paola e il fascicolo è per bancarotta.


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Il comunicato della Sampdoria

Con grande stupore si è appreso dell’odierna esecuzione di una misura cautelare di custodia in carcere a carico di Massimo Ferrero, richiesta da parte della Procura della Repubblica di Paola per vicende fallimentari relative a fatti di moltissimi anni fa e rispetto alle quali non sono di chiara ed immediata percezione le stesse esigenze cautelari alla base per l’evidente assenza di attualità, tanto più considerando che per tre delle quattro società calabre coinvolte vi era già stata allo scopo una transazione con le relative procedure già perfezionata e adempiuta.

Tali vicende, in ogni caso, preme precisare che sono del tutto indipendenti tanto rispetto alla gestione e alla proprietà della Società U.C. Sampdoria quanto rispetto alle attività romane di Ferrero e legate al mondo del cinema, già oggetto di procedura avanti al Tribunale di Roma.

Tuttavia Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare, mettendosi nel contempo a immediata e completa disposizione degli inquirenti, che verranno contattati dai suoi legali, gli avvocati Luca Ponti e Giuseppina Tenga, proprio per chiarire fin da subito la propria posizione ed evitare che, dalla del tutto inaspettata e presente situazione, possano derivare ulteriori pregiudizi a carico di realtà estranee, come la U.C. Sampdoria, che ne sarebbero gratuitamente danneggiate.

Si confida che tutto si possa risolvere in tempi brevissimi anche considerando che il Trust adottato in funzione delle procedure romane contemplava, a garanzia, anche l’accantonamento di somme proprio a tutela delle procedure di cui alla Procura di Paola”.

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