Cronaca

Sfruttamento immigrazione, in Campania partono i programmi di inclusione

Sfruttamento immigrati, al via i programmi di inclusione in Campania. P.I.U. Su.Pr.Eme. è un intervento integrativo e complementare

Al via i programmi di inclusione per frenare lo sfruttamento degli immigrati in Campania. Giovedì prossimo 9 dicembre, alle ore 11,30, nella Sala della sede di Palazzo Armieri in via Marina 19, saranno presentati i programmi Su.Pr.Eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate), finanziato nell’ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs, e P.I.U. Su.Pr.Eme. (Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento), co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione e dall’Unione europea, Pon inclusione Fondo sociale europeo 2014-2020.

Sfruttamento immigrati, partono i programmi di inclusione in Campania

“Superare lo sfruttamento lavorativo e promuovere l’inclusione sociale – dichiara l’assessore Morcone – è una priorità del governo regionale nel quadro di politiche di sicurezza e di rispetto dei diritti delle persone”.  Su.Pr.Eme. Italia si inserisce nell’ambito del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, recentemente promosso dalla Direzione generale immigrazione del Ministero del Lavoro, e mira a realizzare un Piano straordinario integrato di interventi finalizzati al contrasto e al superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo dei migranti nei territori che presentano maggiori criticità nelle cinque Regioni del Sud oggetto dell’azione.

Il piano

P.I.U. Su.Pr.Eme. è un intervento integrativo e complementare del programma Su.Pr.Eme. Italia nelle aree a maggior presenza di lavoratori stagionali migranti nel settore agricolo e nelle aree urbane nelle cinque regioni del Sud Italia coinvolte.

Il partenariato è composto dalla Regione Puglia (Lead partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Nova Consorzio nazionale per l’innovazione sociale.

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