Cronaca

Confermata la morte di Luc Montagnier: biologo francese, premio Nobel della Medicina

Luc Antoine Montagnier è morto: è arrivata la conferma dal controverso virologo francese Didier Raoult

Luc Antoine Montagnier è morto: è arrivata la conferma dal controverso virologo francese Didier Raoult dopo la scomparsa senza conferma riportata dal quotidiano ieri, 9 febbraio. A darne la conferma poche ore dopo anche il quotidiano francese Liberation.

Luc Montagnier è morto

Il controverso virologo francese Didier Raoult ha annunciato la morte di Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina, la cui scomparsa era stata inizialmente riportata dal quotidiano “France Soir” senza avere conferme. A darne la conferma poche ore dopo anche il quotidiano francese Liberation.

Chi era Luc Montagnier

Luc Antoine Montagnier nato a Chabris il 18 agosto del 1932 è un biologo e virologo francese, direttore emerito del Centre national de la recherche scientifique e dell’Unità di Oncologia Virale dell’Istituto Pasteur di Parigi dove nel 1983 assieme a Françoise Barré-Sinoussi ha scoperto il virus HIV: tale traguardo scientifico valse ai due il Premio Nobel per la medicina 2008 (condiviso con il virologo tedesco Harald zur Hausen, a sua volta premiato per aver dimostrato la connessione tra Papillomavirus e cancro della cervice uterina).

La carriera scientifica

Montagnier si laureò nel 1953 in scienze biologiche, dopo la morte per tumore del padre, decise di iscriversi alla facoltà di medicina e di dedicarsi successivamente all’oncologia ottenendo il dottorato di ricerca in medicina alla Sorbona nel 1960. Nello stesso anno diviene ricercatore presso il Centre national de la recherche scientifique (CNRS). Dal 1960 al 1964 svolge alcuni tirocini in Gran Bretagna presso i centri di ricerca di Carshalton (nella periferia di Londra) e Glasgow. Dal 1965 al 1972 fu direttore di un laboratorio di ricerca dell’Istituto Curie presso Orsay. Nel 1972 fu quindi nominato capo dell’Unità Oncologica Virale dell’Istituto Pasteur e, nel 1974, direttore del CNRS.

Lo studio dell’Hiv

Di lì a poco nacque un’accesa disputa internazionale tra Montagnier e Gallo su chi dei due potesse fregiarsi della paternità della scoperta, sorta in particolare a causa dei brevetti che i due presentarono per i test di diagnosi del virus: la polemica si assopì nel 1987 (anche grazie all’intervento politico del presidente americano Ronald Reagan e di quello francese Jacques Chirac, che sostennero come la scoperta del virus andasse suddivisa equamente tra i due scienziati) ma riprese nel 1990, quando il Chicago Tribune scoprì che i campioni analizzati da Gallo non provenivano da un paziente statunitense (come Gallo e il suo team avevano sempre sostenuto) ma erano in realtà stati forniti dall’Istituto Pasteur, Gallo affermò che la scoperta del virus era tecnicamente attribuibile a Montagnier e i due si riavvicinarono alla fine degli anni Novanta, rilasciando anche alcune pubblicazioni firmate da entrambi riguardo la storia della ricerca sull’HIV.  Nel 1986 Montagnier riuscì a isolare un secondo ceppo del virus HIV. Nel 2008 gli venne assegnato il Premio Nobel per la medicina per la scoperta dell’HIV.

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