Cronaca

Omicidio Willy, i fratelli Bianchi chiedono l’assoluzione: “Marco specchio della nostra società. Sui media caccia al mostro”

I testimoni che hanno raccontato il massacro di Willy, non sarebbero attendibili

Chiedono l’assoluzione i fratelli Bianchi, accusati e condannati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. L’avvocata Vanina Zaru, per conto di Marco Bianchi, ha depositato appello, puntando a veder annullata la condanna all’ergastolo che gli ha inflitto la Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone per la morte del giovane cuoco di Paliano, picchiato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro come riportato da Repubblica.

Omicidio Willy, fratelli Bianchi chiedono assoluzione

Secondo le motivazioni dell’appello, i testimoni che hanno raccontato il massacro di Willy, non sarebbero attendibili perché influenzati dai media e forse erano pure ubriachi. Inoltre, la causa della morte del 21enne non sarebbe chiara, al massimo di potrebbe parlare di omicidio preterintenzionale, ovvero un incidente, provocato da chi voleva sferrare solo un calcio o uno schiaffo e invece ha compiuto un assassinio.

Marco Bianchi è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone.L’avvocata Zaru definisce scarsamente credibili i giovani che hanno assistito alla morte di Willy Monteiro Duarte. “Il teatro dell’evento – sostiene la legale – è un luogo scarsamente illuminato e le persone chiamate a testimoniare sono giovani che alle tre e mezza di notte si trovavano nei luoghi della cosiddetta movida. Un’indagine più accurata per comprendere chi e in che misura avesse quanto meno assunto alcolici, avrebbe probabilmente delineato lo scenario della reale attendibilità e della genuinità dei ricordi”.

L’attacco alla stampa

Secondo l’avvocato, inoltre, la stampa “dal primo istante ha ingaggiato una vera caccia al mostro, identificando Marco Bianchi come un soggetto pericoloso, perverso, violento“. Per l’avvocata, non è stata fatta chiarezza sulla reale dinamica dei fatti, sul “contributo obiettivo” posto da ogni singolo imputato, non è stato neanche possibile avere una risposta “in termini certi” sulla causa della morte del 21enne e l’intera vicenda si è sviluppata in una manciata di secondi. Tesi portata avanti anche dall’avvocata di Pincarelli, Loredana Mazzenga, che ha chiesto l’assoluzione o uno sconto di pena per il suo assistito, condannato a 21 anni di carcere.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio