Cronaca

Mancini e gli ultimi giorni di Vialli: “Un leone fino all’ultimo”

"Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo"

Roberto Mancini ricorda gli ultimi giorni di Gianluca Vialli. Il commissario tecnico della Nazionale, ex compagno di squadra ed amico fraterno di Vialli, ha raccontato a La Gazzetta dello Sport gli ultimi periodi dell’ex calciatore morto venerdì 6 gennaio.

“Una settimana prima Gianluca mi aveva chiesto di aspettare, voleva riservare tutte le sue energie migliori all’ultima fase della sua lotta” ha dichiarato il commissario tecnico della Nazionale italiana.

Mancini e gli ultimi giorni di Gianluca Vialli

Roberto Mancini e Gianluca Vialli si sono detti addio qualche giorno prima della fine dell’anno. Da settimane, era ricoverato al Royal Marsden Hospital di Londra, dove è deceduto all’età di 58 anni per la recrudescenza del tumore al pancreas. Mancini ha raccontato:

“Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo. Un leone fino all’ultimo. Abbiamo parlato un po’ di tutto, mi ha chiesto perfino com’era andato lo stage di dicembre con i giovani. Anzi, mi ha riempito di domande: voleva sapere tutto, ci teneva a conoscere i progressi del nostro progetto”.

Il dolore di Roberto Mancini

Dopo pochi giorni dall’addio di Sinisa, ho perso un altro fratello – le parole di Mancini raccolte dal Corriere dello Sport –. Anzi, un fratellino, come amavo chiamarlo, perché ci siamo incontrati a 16 anni e non ci siamo mai più separati. Abbiamo fatto tutto il cammino insieme. Giovanili azzurre, Nazionale, la Samp, le gioie, i dolori, i successi e le sconfitte. E poi le due notti di Wembley. In una abbiamo pianto insieme per il dolore e per l’amarezza, tanti anni fa. Nell’altra abbiamo pianto di gioia, come se fossimo stati uniti dal destino, prima della sua scomparsa” .

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