Cronaca

Coronavirus a Livorno, il sindacato: “Licenziate per aver denunciato l’assenza di mascherine e guanti”

“Lamentano la mancanza di mascherine e guanti per lavorare, licenziate due addette alle pulizie dell’ospedale di Livorno”. La denuncia arriva dal sindacato Usb.  Tutto avrebbe avuto inizio la scorsa settimana quando, spiega il sindacato, le due donne avevano protestato in un comunicato sindacale “ritardi negli stipendi, spettanze non pagate ma soprattutto assenza di guanti e mascherine certificate per poter svolgere il lavoro di sanificazione”.

Licenziate per aver denunciato l’assenza di mascherine e guanti per il coronavirus

Una situazione – spiegano dal sindacato – di cui è stata subito messa al corrente anche la Asl. Oltre che la cooperativa che ha in subappalto le pulizie nell’ospedale di Livorno e per cui lavorano circa 130 persone.

“Ieri (16 marzo, ndr) – continuano dal sindacato – le lavoratrici si sono presentate al lavoro ma si sono rifiutate di prendere servizio perché ancora una volta la cooperativa non gli aveva fornito i dispositivi di sicurezza”. E oggi, per entrambe, è arrivata la notizia del licenziamento: una – come spiegato dal sindacato – avrebbe già ricevuto la lettera.

Sempre dal sindacato, spiegano che la cooperativa ha motivato il licenziamento “utilizzando come pretesto una riunione sindacale che, a loro dire, si è svolta 15 giorni fa mentre le lavoratrici risultavano in malattia”. “Questi licenziamenti – conclude l’Usb – non possono e non devono essere accettati. Doveva essere proprio la Asl a intervenire immediatamente per verificare quanto denunciato. Ci siamo già rivolti a sindaco e assessori affinché intervengano per bloccare immediatamente questi licenziamenti e garantire il reintegro delle lavoratrici”.

 


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