CronacaMeteo

Meteo: caldo africano in arrivo per il fine settimana. Al Sud anche 39 gradi

In arrivo un’ondata di caldo africano in Italia, sopratutto al Sud. La seconda metà di maggio, quella che poi ci porterà verso la prossima stagione estiva, vedrà molto probabilmente una presenza sempre più invadente dell’anticiclone africano. Queste particolari configurazioni fanno tornare alla mente quanto successo al preludio di una delle estati più calde di sempre, quella di 17 anni fa.

Caldo africano in Italia, temperature record al Sud

Dal punto di vista climatico e statistico le settimane conclusive della primavera sono contraddistinte dallo scontro tra masse d’aria diametralmente opposte, chiamate in gergo tecnico “scambi meridiani“. Capita infatti di avere precoci ondate di calore ed improvvise irruzioni di aria fredda in discesa dal Polo Nord: queste ultime sono in grado di dar vita a temporali violenti con locali grandinate e a volte persino con trombe d’aria, sia pure quest’ultimo sia un fenomeno piuttosto localizzato.

Nel weekend del 16 e 17 ci si aspetta una prima ondata di caldo africano con temperature ben oltre i 30/32°C, in particolare al Centro-Sud. L’alta pressione africana inizierà quindi a farsi sempre più invadente a dispetto del più moderato e classico (per il passato) anticiclone delle Azzorre.

La situazione al Nord

Discorso leggermente diverso invece per il Nord dove, complice il passaggio di correnti più instabili di origine nord-atlantica o polare le condizioni meteo si manterranno instabili, specie domenica, con la possibilità di qualche isolato temporale, dapprima sulle Alpi, poi in locale estensione anche alle adiacenti pianure.

Buona parte della prossima settimana (dal 19 al 24) trascorrerà all’insegna di un vero e proprio anticipo d’estate con tanto sole e con temperature che si porteranno su valori decisamente oltre le medie di riferimento. Possibili picchi massimi nuovamente sopra i 32°C, specie al Centro-Sud e sulle due Isole maggiori.
Tali condizioni di caldo eccessivo potrebbero favorire l’innesco di celle temporalesche sempre più forti con il rischio più che concreto di grandinate anche di grosse dimensioni sulle regioni settentrionali, in particolare durante le ore pomeridiane e soprattutto sui rilievi.

Le particolari configurazioni meteorologiche di queste settimane di maggio fanno dunque tornare alla mente quanto avvenuto subito prima della terribile estate del 2003, passata alla storia come una delle più roventi di sempre. Proprio come ora, all’epoca la parte conclusiva della primavera fu contraddistinta dal susseguirsi di masse d’aria molto calde pilotate dall’anticiclone africano.


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