Adriano Celentano: le frasi piĆ¹ belle delle sue canzoni
Adriano Celentano (Milano, 6 gennaio 1938) ĆØ cantante, attore, presentatore, showman e, se ĆØ possibile anche pensatore, reso celebre non solo dalle sue frasi, sempre acute e mai banali ma anche e soprattutto dalle sue pause e dai suoi lunghi silenzi.
Ć soprannominato il Molleggiato per quelle danze un poā dinoccolate che proponeva nei piccoli locali dellāunderground milanese alle battute di Jerry Lewis che ripeteva a memoria durante i concerti insieme ai Rocky Boys, la sua prima band.
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Le frasi piĆ¹ belle di Adriano Celentano
Una vita senza musica ĆØ triste, ma una musica senza vita ĆØ terribile.
Io non porto avanti niente. Io mi batto per Cristo e contro lāinquinamento e il cemento.
La vita ha un tempo musicale nel quale gli uomini crescono. Chi non sta a tempo rischia di rimanere nano.
Eā volgare tutto ciĆ² che ĆØ fuori tempo.
Il matrimonio ĆØ unāesagerazione, come uno che ha fame e si compra un ristorante.
I preti non parlano mai del paradiso, di come siamo venuti al mondo. Sembra che la nostra intera esistenza sia solo morire. Noi. Le cose non stanno cosƬ. Noi. Voi siete obbligati a parlare del paradisoā¦ SennĆ² sembra che la vita sia tutta qua.
Il successo ĆØ bello, ĆØ gratificante, ma non ha niente a che vedere con la felicitĆ che si prova, per esempio, in una semplice partita a bocce con quattro amici.
Il successo dellāuomo ĆØ farsi una risata davanti a un bicchiere di vino.
Tutti parlano di giochi di squadra, ma cāĆØ solo individualismo fra i politici e fra la gente: la tv ci sta abituando a pensare ognuno per sĆ©.
Lasciarsi puĆ² essere in un certo senso rockā¦ ma dimenticarsiā¦ ĆØ lento.
Parlare senza dirsi niente ĆØ lento. Guardarsi negli occhi ĆØ rock.
Mi interessa capire cosa vedono gli altri in me, dato che come mi vedo io non lāho ancora capito.
Quando ĆØ scoppiato il rock nel mondo io ero un orologiaio ed ero lāunico in famiglia che non cantava, al massimo fischiettavo qualcosa o suonavo lāorganetto. Ma un amico aveva un disco di questa musica che non era ancora in circolazione in Italia e di cui si sentiva parlare: il rock. Quando lāho sentito, ĆØ come se mi fosse entrato un fulmine nella testa. Sentivo la necessitĆ di cantare come quel cantante, di muovermi. Era Bill Haley con i Comets. Da lƬ ho cominciato non dico a trascurare il lavoro, ma quasi: perdevo molto tempo durante la giornata a cercare di imparare questa canzone. E fu lāinizio della mia avventura. Mai mi sarei sognato di cantare, pensavo di fare lāorologiaio tutta la vita.
Mi piace aggiustare le cose, tantāĆØ vero che ancora oggi se in casa cāĆØ un rubinetto che perde io cerco di aggiustarlo.
Quando salgo su un palcoscenico di fronte a una grande platea ĆØ chiaro che mi fa piacere e mi chiedo come mai tutta quella gente si ĆØ spostata per venire a guardarmi. Anche se lo sai per esperienza, ĆØ sempre una sorpresa. Negli anni la gente si affeziona, ma il mio stupore rimane sempre lo stesso.
Il ricordo piĆ¹ bello ĆØ quando ho conosciuto Claudia. Ci siamo sposati segretamente a Grosseto, scappando dai giornalisti, alle tre di notte. La cerimonia ĆØ stata celebrata da Padre Ugolino, un mio amico frate. I giornalisti, in realtĆ , avevano scoperto che ci saremmo sposati, ma non sono riusciti a trovarci. In chiesa eravamo una decina. Poi siamo andati via in Jaguar dal retro dellāalbergo. Ć stato uno dei momenti piĆ¹ belli, un momento dāamore.
Lāallontanamento dalla via Gluck ĆØ un rimpianto che mi fa soffrire ancora oggi. Avevo lāultima casa prima dei prati, dei canali che si intrecciavano in laghetti dove lāacqua era limpida e cristallina. Quando vedo i palazzi dietro alle spalle credo siano mostri. Lāuomo ĆØ egoista e pensa soltanto a incassare i soldi fregandosene di quello che succede agli altri. CāĆØ chi specula sul fare queste case quadrate in cui mettere la gente come fosse in un forno e pensa: Ā«Tanto poi io la casa bella me la faccio da solo al mare diversa da questi mostri/casermoni che sto costruendoĀ». Ma non sanno che poco per volta il mostro arriverĆ anche nelle loro belle case. Ma piĆ¹ che un rimpianto, questa ĆØ rabbia.
Io non sono andato da nessuna parte. Ho visto pochissimo del mondo; mia figlia, ad esempio, ha visto molto piĆ¹ di me. Ma non me la prendo tanto perchĆ© so che quello che non vedo qua lo vedrĆ² nellāaldilĆ .
Il Paradiso ĆØ un luogo pieno di animali parlanti.
Il Paradiso ĆØ un cavallo bianco che non suda mai.
Da questa vita non mi aspetto altro, per lāaltra ho dei progetti.
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Frasi dai film di Adriano Celentano
Nella vita cāĆØ chi sa e chi non sa. Io sa.
(Dal film Il burbero)
Con le bestie bisogna parlarci, non sono mica uomini.
(Dal film Il bisbetico domato)
Io sono buonissimo e se avessi degli amici te lo potrebbero dire.
(Dal film Il burbero)
Barnaba: Ma tu mi ami!
Cristina: Si!
Barnaba: Quanto?
Cristina: Da morire!
Barnaba: Ah pensavo di piĆ¹!
(Dal film Innamorato pazzo)
ā ComāĆØ che la roba costa cosƬ poco qui?
ā Venditore: PerchĆ© io i vestiti li rubo allāingrosso.
(Dal film Mani di velluto)
Sono cosƬ bello che ho dovuto ricorrere a un istituto di bruttezza.
(Dal film Segni particolari: bellissimo)
Si strappi le do una vesteā¦ Si vesta le do uno strappo!
(Dal film Il burbero)
ā Cristina: Io non ti bacerĆ² mai!
ā Barnaba: Sono le mai esatte!
(Dal film Innamorato pazzo)
Il ragionamento tante volte mi coinvolge anche in cose che non dovrei sapere, e cosƬ ragionando scopro che capisco meglio di quelli che ne sanno di piĆ¹, che perĆ² in questo caso ne saprebbero meno, in quanto io ne so il doppio.
(Dal film Innamorato pazzo)
Chi lo puĆ² sapere meglio di un povero cosa sono i soldi?
(Dal film Yuppidu)
ā Asso: Io mi ammazzo!
ā Silvia: Ma sei giĆ morto!
ā Asso: Porco cane me nāero dimenticato!
(Dal film Asso)
Se qualcuno vi ha parlato male di me, fatevi coraggio sono molto peggio di quello che sembro.
(Dal film Grand Hotel Excelsior)
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Frasi dalle canzoni di Adriano Celentano
Io sono un uomo libero
nƩ destra nƩ sinistra
sogno ancora credendo di pensare
sogno ancora coi gomiti affacciato alla finestra.
(Io sono un uomo libero)
La vita ĆØ un ballo verticale
si impara un passo al giorno
il prezzo dei passi sbagliati
ĆØ un brutto foglio di viaggio
e non cāĆØ ritorno.
(Io sono un uomo libero)
Azzurro,
il pomeriggio ĆØ troppo azzurro,
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere piĆ¹ risorse
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri,
nei miei pensieri allāincontrario va.
(Azzurro)
Questa ĆØ la storia
Di uno di noi
Anche lui nato per caso in via gluck
In una casa, fuori cittĆ
Gente tranquilla, che lavorava
LĆ dove cāera lāerba ora cāĆØ
Una cittĆ
E quella casa
In mezzo al verde ormai
Dove sarĆ .
(Il ragazzo della via Gluck)
Mio caro amico, disse
Qui sono nato
In questa strada
Ora lascio il mio cuore
Ma come fai a non capire
Ć una fortuna, per voi che restate
A piedi nudi a giocare nei prati
Mentre lĆ in centro respiro il cemento
Ma verrĆ un giorno che ritornerĆ².
(Il ragazzo della via Gluck)
Torna e non trova gli amici che aveva
Solo case su case
Catrame e cemento.
(Il ragazzo della via Gluck)
Non so, non so perchƩ
PerchƩ continuano
A costruire, le case
E non lasciano lāerba.
(Il ragazzo della via Gluck)
E intanto il tempo se ne va
e non ti senti piĆ¹ bambina
si cresce in fretta alla tua etĆ
non me ne sono accorto prima.
E intanto il tempo se ne va
tra i sogni e le preoccupazioni
le calze a rete han preso giĆ
il posto dei calzettoni.
(Il tempo se ne va)
Io non so parlar dāamore
lāemozione non ha voce
e mi manca un poā il respiro
se ci sei cāĆØ troppa luce
(Lāemozione non ha voce)
La mia anima si spande
come musica dāestate
poi la voglia sai mi prende
e si accende con i baci tuoi.
Fra le mie braccia dormirai
serenamente
ed ĆØ importante questo sai
per sentirci pienamente noi
unāaltra vita mi darai
che io non conosco
la mia compagna tu sarai
fino a quando so che lo vorrai.
(Lāemozione non ha voce)
Il tuo bacio ĆØ come un rock
che ti morde col suo swing.
Ć assai facile al knock-out
che ti fulmina sul ring.
Fa lāeffetto di uno choc
e perciĆ² canto cosƬ:
āOh-oh-oh-oh-oh-oh-oh
il tuo bacio ĆØ come un rock.
(Il tuo bacio ĆØ come un rock)
Con 24 mila baci
oggi saprei perchĆ© lāamore
vuole ogni tanto mille baci
mille carezze allāora allāora
Con 24 mila baci
felici corrono le ore
un giorno splendido perchƩ
ogni secondo bacio te
(24mila baci)
E chissĆ che io non mi senta piĆ¹ felice senza te
e chissĆ che io non mi penta dāesser caduto dentro te.
(Dimenticare e ricominciare)
Cambiano i governi niente cambia lassĆ¹
cāĆØ un buco nello Stato dove i soldi van giĆ¹
svalutation.
(Svalutation)
Ed abbiamo riso di lui
perchƩ era diverso da noi
non abbiam pensato se lui
era meglio di noi
non abbiam capito che lui
era meglio di noi.
(Chi era lui)
Questa terra ĆØ il monopolio delle idee sbagliate,
qui si premiano quei films dove cāĆØ un morto in piĆ¹,
si divorano i romanzi con il vizio a rate,
cāĆØ perfino corruzione dove cāĆØ lo sport.
(Mondo in mi 7ĀŖ)
No, io non sono altro che niente
valgo soltanto quel che dĆ²
un uomo ĆØ solamente quel che sente
e lāamore della gente ĆØ tutto.
(Una luce intermittente)
E quando mezzanotte viene
se davvero mi vuoi bene
pensami mezzāora almeno
e da un pugno chiuso una carezza
nascerĆ .
(Una carezza in un pugno)
Nascono dei fiori che profumano di smog
scorie nucleari fanno andare gli autobus
maschere anti gas saremo tutti nel futuro.
(Uomo)
Io nellāamore
faccio due cose
spengo la luce
e amo le rose.
(Torno a settembre)
Mi domando se lāamore
ĆØ nelle pieghe di una gonna
o se ĆØ sparso per il cielo.
(Mi domando)
Non si gioca coi sentimenti
non ho giocato maiā¦
ma se dai retta a quel che senti,
quanti guai
io non volevo ferir nessuno
eppur lāho fatto sai
chissĆ cosa dareiā¦
ma ĆØ troppo tardi ormai.
(Ancora vivo)
I debiti uccidono
eccome,
diffida di chi ti vuole vendere,
specie quando dicono:
non importa se ora non paghi,
basta mettere una firma
sul mutuo
e diventerai un bel padrone del nulla.
(Il mutuo)