Cronaca

Airc contro Don Alemanno: rifiutate le donazioni del calendario Jenus

Airc contro Don Alemanno: rifiutate le donazioni del calendario Jenus. Da giorni prosegue il battibecco tra il noto fumettista è  la Fondazione per la Ricerca sul Cancro.

Airc dice no alle donazione proveniente dal calendario di Jenus

In questi giorni sta tenendo fortemente banco la polemica scoppiata in merito alla decisione dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca contro il cancro) di snobbare e rifiutare le donazioni provenienti dalle vendite del calendario di “Jenus“, noto fumetto di satira religiosa nato dalla matita dell’autore Don Alemanno.

Il motivo sarebbe ormai chiaro: l’Airc avrebbe voluto prendere le distanze da “Jenus” e dai suoi contenuti in favore della satira religiosa, da alcuni considerata “blasfema“, ignorando il fatto che il noto fumetto vanta numerosi sostenitori al suo seguito (tra l’altro non tutti necessariamente atei). Ma andiamo con ordine.

I fatti

Don Alemanno e l’editore Corrado Polini della “Poliniani Editoria & Design“, volevano partecipare alla lotta contro i tumori al seno. Ebbene, è stato concepito questo calendario in collaborazione di modelle e cosplayer le cui foto sono state utilizzate per il “Corpus Dominae 2020“. Dalle vendite di questo lavoro sarebbero emersi i ricavati da destinare alla ricerca dell’Airc. Eppure qualcosa sembra non essere andato come i promotori di questa idea si aspettavano.

Stando alle dichiarazioni dello stesso Polini e di Mereu a diversi organi di comunicazione, l’associazione ha prima negato la partnership, poi è arrivato al punto da dire “no” al generoso gesto. Una decisione a dir poco clamorosa, visto che l’Airc non dovrebbe avere pregiudizi in merito alle donazioni per la ricerca contro il cancro, specialmente se si parla di un settore scientifico e quindi tra l’altro diretto avversario della religione.

La reazione di Don Alemanno

Per Don Alemanno non ci sarebbero dubbi: il problema di tale situazione sarebbe lui, autore di un fumetto tanto geniale per chi non è di parte quanto pericoloso per i cultori della religione cristiana.

Il post di rivelazione sulla pagina Facebook

Questa raccapricciante storia nasce dalla pagina Facebook del “Gesù a fumetti”: è stata infatti pubblicata la foto di una conversazione con l’Airc che tuttavia Don Alemanno avrebbe fatto volentieri di recuperare. Ma la situazione sembra essere degenerata, a tal punto da far diventare questa vicenda di dominio (quasi) pubblico, anche se in realtà sono ancora in pochi a parlarne per davvero.

Ecco il post:


La riposta dell’Airc

Come riporta il sito “Open.Online”, è arrivata anche la riposta dell’Airc in merito alla situazione con Jenus. L’associazione infatti ha subito risposto sotto allo stesso post presentando quella che, a detto di Don Alemanno, sarebbe una versione completamente diversa della situazione. A chi dobbiamo credere? A quanto pare al fumettista, dato che “Se AIRC – Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro è disposta a darci il permesso scritto, noi e l’editore Poliniani – Editoria & Design siamo disponibilissimi a rendere pubbliche le mail. Peccato non avere (ovviamente) le conversazioni telefoniche”

Ecco intanto la reazione:

«Caro Jenus, avremmo accolto con gratitudine la donazione ma abbiamo declinato la proposta di essere beneficiari in quanto era espressamente vincolata alla presenza del logo di AIRC sul calendario e ad una comunicazione promozionale da parte di AIRC dello stesso».

Le reazioni

“I soldi non hanno odore”: è questa la frase più ad effetto di questi giorni dopo lo scontro tra Airc e Jenus. A pronunciarla è il filosofo Riccardo Dal Ferro. Ma non è l’unica reazione proveniente dalle radio, dai giornali o dal web. Tanti sostenitori di Don Alemanno si schierano dalla parte del loro idolo, mentre c’è chi è pronto ad accusare il fumettista di blasfemia e tutto ciò che potrebbe urtare la sensibilità dei credenti. Ma la verità è una: davanti a un’iniziativa del genere, tra l’altro del tutto legale e normale come altre (indipendentemente da quello che si pensa sui contenuti di Jenus) non si può far un tale passo indietro, specialmente se si tratta do una causa fin troppo giusta.

A tal proposito, tornano alle mente le parole di Polini rilasciate durante un’intervista a “Speaker“: sinteticamente, non siamo qui a parlare di una persona vicina ad ambienti pericolosi che svolgono attività illecite se non proprio criminose. Bensì, parliamo di un fumettista che si può incontrare anche a eventi importanti come il “Lucca Comis”. Non si parla certo di Lucky Luciano e dei suoi incontri a Cuba con le cinque famiglie malavitose di New York, ma di uno che presenta a modo suo la storia di Gesù e dei suoi seguaci (che sia blasfemo o meno, irriverente o no, non sono queste la sede e il momento per parlarne).

Intanto, questa sera alle ore 21, Don Alemanno è stato ospite durante la diretta del canale Youtube “Cosmica” dove è stati recuperato l’argomento, con una profonda riflessione sul bigottismo italiano e su quanto accaduto con il “Corpus Dominae 2020“. La polemica è destinata ad andare avanti probabilmente, ma c’è chi ha comunque le sue valide ragioni.

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