Cronaca

Assalto al portavalori a Giave, il racconto di una testimone: “Sembrava un incidente, poi gli spari e il film dell’orrore”

L'infermiera ha raccontato quello che ha vissuto

Questa mattina, 30 novembre, attimi di terrore a Giave per l’assalto al portavalori. Una testimone ha raccontato quello che ha visto, definendole come “scene da film”.

Assalto al portavalori a Giave

La donna che ha rilasciato all’Unione Sarda il suo racconto. Marina Gaias, infermiera di Bonorva, era a bordo della sua auto per andare a lavoro, quando, intorno alle 8:10, il traffico improvvisamente si è bloccato. La donna ha affermato di aver vissuto attimi da “film dell’orrore”. La donna era in viaggio verso Nord, mentre sull’altro lato della carreggiata si è scatenato l’inferno. Pochi istanti prima una banda di malviventi ha assaltato un portavalori sulla strada statale 131, al chilometro 170, vicino a Giave.



Il racconto dell’infermiera

A qualche decina di metri da me si è formata una piccola colonna d’auto. Ho visto che dall’altra parte c’erano delle auto  in mezzo alla strada, di traverso” ha detto la donna all’Unione Sarda. I rapinatori hanno bloccato la strada, mettendo un camion di traverso e incendiandolo, poi sono scappati a bordo di due auto, ritrovate nel Nuorese.

Inizialmente Marina ha pensato ad un incidente. Ma poi il quadro è diventato più chiaro: “Siamo tutti scesi dalle auto per cercare di capire quello che era successo. Poi i mezzi hanno preso fuoco, sono stati incendiati. E si sono sentiti gli spari”.

La sparatoria

Nella sparatoria sono rimasti feriti due guardie giurate e una ragazza, estranea alla rapina è stata colpito da un proiettile al braccio. Tutti e tre sono stati ricoverati in ospedale e non sono in gravi condizioni. La donna ha anche raccontato, riferendosi alla giovane ferita: “Lei non l’ho vista, perché era dall’altra parte della cortina di fumo poi quando abbiamo sentito i primi colpi di arma da fuoco siamo tutti rientrati dentro l’auto”.

Sono in corso le ricerche dei rapinatori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la polizia di Stato, con gli agenti della Stradale. Il bottino della rapina sarebbe esiguo. “Ci hanno  fatto fare inversione a U“, racconta ancora l’infermiera, “e solo dopo un bel po’ sono riuscita a tornare a casa“.

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