Cronaca

Paola Cerimele morta in un incidente sulla Statale 650 “Trignina”, l’attrice aveva 48 anni

Tra i film che aveva interpretato c'era anche "Non ti muovere", di Castellitto, pellicola girata in parte in Molise

Tragico destino quello toccato a Paola Cerimele, l’attrice molisana di 48anni, morta in un incidente stradale sulla Statale 650 “Trignina” intorno alle 15:30 di oggi pomeriggio allo svincolo San Giovanni Lipioni-Castelguidone. L’auto su cui viaggiava si è scontrata contro un’altra vettura, nel violento impatto purtroppo ha riscontrato gravi lesioni. Paola ha interpretato vari film tra cui anche “Non ti muovere”, di Castellitto, pellicola girata in parte in Molise.

Attrice morta in un incidente sulla Statale 650 “Trignina”: chi è

La 48enne molisana Paola Cerimele ha perso la vita nel violento impatto mentre un uomo alla guida dell’altra vettura è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Nel bilancio figura anche un altro ferito lieve. Sul posto si sono precipitati la polizia stradale, il 118 e i vigili del fuoco che hanno estratto il ferito dalle lamiere. Presente anche il personale Anas.

Ieri l’ultimo post

La giovane attrice aveva proprio ieri pubblicato un post dal borgo di Agnone dove aveva incontrato Sergio Castellitto e sua moglie, la nota scrittrice Margaret Mazzantini. Poi il tragico destino ha voluto non ritornasse mai più a casa.

“Oggi è andata così: ricevo una chiamata dal sindaco Daniele Saia: ‘Paola sei in Agnone?’. Rispondo: ‘Sì, a casa’. ‘Allora vieni subito al forno Alto Molise perché c’è un amico che ti vuole salutare’. Incuriosita dico: ‘Ok, arrivo’. Apro le tende del forno e vedo Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini! Il cuore comincia a battere a mille, ci abbracciamo forte forte, felici di rivederci dopo diversi anni dalle riprese del film Non ti muovere”.

Chi era Paola Cerimele

Nella sua carriera ha recitato in molti film e in decine di spettacoli teatrali. Apprezzata insegnante di recitazione e dizione. Tra i film che aveva interpretato c’era anche “Non ti muovere” di Sergio Castellitto.

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