Cronaca

Autunno bollente negli aeroporti, con scioperi e cancellazione: Come ottenere un rimborso voli

Settembre 2019 è partito in modo a dir poco complesso per il traffico aeroportuale e per le compagnie aeree in Europa; ovviamente come conseguenza diretta e immediata, anche i disagi per i passeggeri sono stati moltissimi, dal momento che hanno subito cancellazioni e ritardi.

Gli Aeroporti campani non sono stati esenti da questi problemi anzi, spesso ne sono stati lo scenario principale, come nel caso dello sciopero dei dipendenti Alitalia e Ryanair all’aeroporto di Capodichino, a seguito dell’adesione alle istanze ENAV sia il primo settembre che il 6 settembre, quando allo sciopero del personale aereo si è unito quello dei trasporti.

Al problema sindacale si è aggiunto, sempre il primo giorno di quello che sembra essere il mese più lungo, un blocco dovuto al guasto del sistema di controllo del traffico aereo francese, che ha di fatto bloccato l’Europa dei viaggiatori in diversi aeroporti del vecchio continente per ore e in alcuni casi per giorni.

In questo caso, la sola compagnia Easyjet ha cancellato 180 voli, rimborsando i passeggeri che ne hanno fatto richiesta mentre British Airways ha comunicato di non prevedere nessun rimborso dei biglietti, ma garantendo di riposizionare tutti i passeggeri, tra i quali quelli dell’affollatissimo  Londra-Gatwick – Napoli.

Ma sta davvero alla compagnia decidere se e quando garantire un rimborso voli?

Possiamo reclamare un rimborso invece di un riposizionamento? Quali sono i diritti al rimborso voli e al risarcimento per i passeggeri in casi come questi?

Sul rimborso voli AirHelp è molto esaustiva e spiega che diventa un diritto del passeggero nei casi in cui

  • vi sia un ritardo superiore alle 5 ore e il passeggero rifiuti un riposizionamento,
  • il volo viene cancellato con meno di 14 giorni rispetto alla data stabilita o, come in questi casi, il giorno stesso e
  • in caso di overbooking.

Facciamo attenzione alla casistica degli scioperi sindacaliNei casi dei disagi su elencati, molto è stato causato da scioperi del personale, dunque vicende interne alla compagnia e non cause di forza maggiore come allerte meteo o rischio terrorismo (questi ultimi casi, al contrario, sollevano la compagnia da ogni responsabilità).

Se lo sciopero del personale che causa una cancellazione di un volo riguarda il personale assunto dalla compagnia, il vettore è responsabile per il mancato decollo e quindi il passeggero ha diritto ad un rimborso dei voli soggetti a cancellazione e anche di un indennizzo che, a seconda della lunghezza della tratta, da normative europea, va dai 250 ai 1500 euro.

E nei casi in cui i sistemi di controllo di un altro paese sono fuori uso?

Quando sono i sistemi di controllo dello spazio aereo di un intero paese, come nel caso della Francia sono causa di cancellazioni e ritardi lunghissimi, diventa più difficile stabilire subito se si ha o meno diritto ad un rimborso o se bisogna necessariamente accettare il riposizionamento su un volo alternativo.

In questi casi le compagnie devono fare dei calcoli molto veloci (e hanno gli strumenti per farlo). Ad esempio EasyJet ha deciso di rimborsare i passeggeri rimasti a terra perché probabilmente non aveva un numero sufficiente di voli in partenza entro le 5 ore su cui riposizionare i passeggeri fermi in aeroporto. E dal momento che il riposizionamento su un volo che parte oltre le 3-5 dalla schedule iniziale dà diritto ad un rimborso o risarcimento per ritardo, ci avrebbe perso moltissimo in termini economici.

Diverso è il ragionamento di un vettore come British, che ha molti più voli a disposizione.

Tuttavia, resta sempre complesso per il passeggero capire in poco tempo se accettare un riposizionamento conviene davvero o se deve (e può) pretendere un rimborso, anche immediato.

È per questo che AirHelp, azienda leader nel settore della tutela ai passeggeri aerei, ha ideato una App che in pochi click e inserendo tutti i dati del volo rivela in tempo reale a quali diritti si è titolari.

Non solo: anche in casi più complessi come nel caso dei problemi al traffico europeo causato dai sistemi francesi, si fa carico di trafile legali a costo zero, tenendo solo una percentuale minima del risarcimento o rimborso una volta ottenuto.

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