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Bayer e gli esperimenti medici sui deportati di Auschwitz, le prove in una serie di lettere

Bayer e gli esperimenti medici sui deportati di Auschwitz, le prove in una serie di lettere. Sotto il regime nazista l’azienda, che faceva parte del consorzio chimico IG Farben, condusse molti esperimenti medici sui prigionieri che riuscì a ottenere dai campi di concentramento nazisti.

Bayer e gli esperimenti medici sui deportati di Auschwitz

Le lettere, trovate alla liberazione di Auschwitz dall’Armata Rossa, risalgono all’aprile-maggio 1943. Anche IG Farben, il consorzio Bayer, forniva ai nazisti lo Zyklon B e sfruttava in maniera massiccia la forza lavoro dei campi di concentramento nelle sue fabbriche.

Condannato per crimini contro l’umanità a Norimberga e poi sciolto, IG Farben ha ancora uno status legale, nonostante il suo smantellamento tra Bayer, BASF e Hôchst.

Ecco alcuni estratti da cinque lettere inviate dalla Bayer al comandante di Auschwitz.

Prima lettera

Stiamo progettando di sperimentare un farmaco soporifero, sarebbe possibile metterci a disposizione alcune donne? E a quali condizioni, comprese le formalità concernenti il trasporto nel caso queste donne facciano al caso nostro?.

Seconda lettera

Abbiamo ricevuto la vostra lettera. Considerando esagerato il prezzo di 200 marchi ve ne offriamo 170 per capo. Ci servono 150 donne.

Terza lettera

D’accordo per il prezzo convenuto. Preparateci un lotto di 150 donne sane che noi manderemo a prelevare quanto prima.

Quarta lettera

Abbiamo a disposizione il lotto di 150 donne. La vostra richiesta è stata soddisfatta nonostante i soggetti siano indeboliti e smunti. Vi terremo informati sui risultati degli esperimenti.

Quinta lettera

Non è stato possibile concludere gli esperimenti. I soggetti sono morti. Vi scriveremo presto per chiedervi di preparare un altro lotto.

 

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