Cronaca

Benno Neumair, il cane usato come alibi o causa dell’omicidio dei genitori

A "Quarto Grado" si cerca di fare chiarezza sull'animale, motivo di continue liti col padre

La ricostruzione di “Quarto Grado” parte da alcuni video in cui si mostra Benno Neumair, reo confesso dell’uccisione dei genitori nella loro casa a Bolzano il pomeriggio del 4 gennaio e poi gettati nelle gelide acque dell’Adige. Si vede Benno, che lancia un bastone a un cane e poi mentre gioca con una cagnolina in Indonesia. Il primo è il cane di Giuliana il grande amore del 30enne, che ha sempre ostentato la sua passione per gli animali.

Benno Neumair, cane usato come alibi

In questa storia, protagonista suo malgrado potrebbe essere Naya, il cane anziano della nonna materna, di cui il giovane aveva il compito di occuparsi, mentre la donna era in ospedale. Il pomeriggio del 5 gennaio è la prima volta che il cane viene citato, come alibi, nella denuncia di scomparsa dei genitori, fatta da Benno.

Naya, dalle stesse ammissioni di Benno, era motivo di forti discussioni col padre. E sempre l’anziano cane viene di nuovo tirato in ballo con la sorella e con gli inquirenti, quando il ragazzi non era ancora indagato per la scomparsa. Poi, quando il 30enne confessa, parla ancora del cane e racconta di essere andato nel bosco, dopo averlo caricato nel portabagagli. Lo stava già usando come alibi per cancellare l’odore dei corpi dei genitori che aveva trasportato dopo l’uccisione?

Di quel cane parla anche di Jasmine, l’amica di Bennon: “Mi aveva detto di aiutarlo con il cane, perché era abbastanza vecchio e spesso sporcava in giro. Diceva di pulire bene, così da non lasciare tracce biologiche, ma io non avevo trovato nulla”. Benno cercava di usare Naya come alibi sin dall’inizio?

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