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Il 12 luglio del 1937 nasce Bill Cosby: autore, attore e produttore della serie televisiva I Robinson

William Henry “Bill” Cosby, Jr. è un attore, comico, cabarettista, sceneggiatore, conduttore televisivo, produttore televisivo, musicista, cantante e compositore statunitense.

È stato anche scrittore e regista televisivo. È noto soprattutto per la serie tv I Robinson, da lui prodotta ed ideata. In essa Cosby interpreta il ruolo del dott. Cliff Robinson per ben otto stagioni, dal 1984 al 1992. La serie risultò essere la più seguita in America per cinque stagioni consecutive nel periodo 1985-89. Tra gli anni Ottanta e Novanta è stato il personaggio del piccolo schermo più pagato degli Stati Uniti.

Bill Cosby, vita e carriera

Bill Cosby nacque a Filadelfia, in Pennsylvania il 12 luglio del 1937. Uno dei quattro figli nati dalla coppia formata da Anna Pearl (Hite), cameriera, e William Henry Cosby Sr., marinaio della Marina Militare statunitense. Durante la maggior parte della sua prima infanzia, il padre di Cosby fu lontano da casa essendo in servizio in Marina e combattendo nella Seconda Guerra Mondiale. Da studente, Bill si definì il tipico “clown della classe”. Sebbene fosse il capitano della squadra di baseball della Mary Channing Wister Public School di Filadelfia, e anche il rappresentante di classe, sia gli insegnanti che i suoi compagni di scuola notarono la sua maggiore propensione allo scherzo e alle buffonate piuttosto che allo studio.


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Alla Fitz Simmons Junior High School, Cosby iniziò a recitare nelle recite scolastiche continuando comunque a praticare sport, sua grande passione. Si trasferì poi alla Central High School di Filadelfia, ma il suo progetto di portare avanti gli studi giocando contemporaneamente a football, basket, baseball, e recitando nel tempo libero, si rivelò irrealizzabile. In aggiunta, Cosby lavorava in un supermarket, prima e dopo la scuola, per aiutare economicamente la famiglia. Trasferitosi alla Germantown High School, venne però bocciato alla fine dell’anno. Bill Cosby abbandonò quindi gli studi dopo aver conseguito solo l’equivalente della licenza media (anche se riprenderà poi gli studi in seguito laureandosi negli anni settanta presso l’Università del Massachusetts) per entrare in Marina, dove venne impiegato in qualità di infermiere ed operò come assistente alla riabilitazione fisica di alcuni reduci della Guerra di Corea.

Come cabarettista

Dopo aver ottenuto il diploma per corrispondenza, nel 1961 ottenne una borsa di studio per l’atletica leggera alla Temple University. Iniziò a frequentare il corso di laurea in Educazione fisica, ma nello stesso anno, lavorando da barista in alcuni club, si accorse di ottenere mance più elevate facendo ridere i clienti. Così, alcuni amici lo convinsero a esibirsi come cabarettista, e abbandonò nuovamente gli studi. Nella veste di comico ottenne un grande successo, tanto che gli fu chiesto di partecipare a programmi di successo come l’Ed Sullivan Show. A New York si esibisce al Gaslight Cafe a partire dal 1962. Effettua serate in giro per il Paese esibendosi con successo a Chicago, Las Vegas, San Francisco, Washington D.C., e in molte altre città. Riceve esposizione a livello nazionale grazie all’apparizione nel corso dello show NBC The Tonight Show nell’estate del 1963, che gli frutta un contratto discografico con la Warner Bros. Records, che nel 1964 pubblica il suo disco comico parlato di debutto Bill Cosby Is a Very Funny Fellow… Right!, primo di una lunga serie.


Cosby insieme a Rupert Crosse e Beah Richards durante una puntata del The Bill Cosby Show nel 1970.

Mentre la comicità dell’epoca di molti suoi colleghi sfruttava la maggior libertà che iniziava a circolare nei primi anni Sessanta per esporre argomenti controversi e scottanti, Cosby divenne famoso per i suoi racconti umoristici autobiografici inerenti l’infanzia. Molti americani restarono sorpresi dalla mancanza di qualsiasi riferimento alla questione razziale dei diritti civili nelle storie di Cosby. Con l’accrescersi della fama, Cosby fu costretto a difendere il suo punto di vista apparentemente “apolitico” in numerose occasioni; come disse in seguito: «Un bianco ascolta le mie storie, ride e pensa: “Si, è proprio come la vedo anch’io”. Okay. Lui è bianco. Io sono nero. Ed entrambi vediamo le cose allo stesso modo. Questo deve significare che “siamo uguali”. Giusto? Quindi penso di fare qualcosa di buono, alla mia maniera, per una migliore relazione fra bianchi e neri».

Le spie

Negli anni sessanta insieme a Robert Culp ha interpretato la serie Le spie. Cosby divenne il primo coprotagonista afroamericano a recitare in una serie televisiva drammatica. Inizialmente Cosby e la direzione NBC furono avvertiti che qualche consociato avrebbe potuto essere contrario alla serie strutturata in quel modo. All’inizio del 1965 quattro canali televisivi rifiutarono lo show per la troppa promiscuità razziale insita in esso. Nonostante tutto, lo show ebbe grande successo grazie alla particolare alchimia tra i due protagonisti, diventando uno dei migliori successi della stagione. Con Le spie, Cosby vinse quattro Emmy Awards consecutivi come “miglior attore protagonista in una serie drammatica”.


Cosby e Dick Van Dyke durante uno speciale televisivo della NBC.

Durante lo svolgimento della serie, Cosby continuò ad esibirsi come cabarettista e registrò una mezza dozzina di album parlati per la Warner Bros. Iniziò anche a cimentarsi come cantante, incidendo il disco Silver Throat: Bill Cosby Sings in 1967, che gli fruttò il singolo di successo Li’l Ole Man. L’artista avrebbe continuato a pubblicare svariati dischi nei primi anni Settanta, sebbene in prevalenza rimasero dischi comici parlati piuttosto che LP musicali canonici. Nel giugno 1968 Billboard riportò la notizia di come Cosby avesse rifiutato un rinnovo contrattuale di cinque anni da 3,5 milioni di dollari offertogli dalla Warner, per fondare la propria casa discografica.

La Tetragrammaton Records era una divisione della Campbell, Silver, Cosby (CSC) Corporation, società con sede a Los Angeles fondata da Cosby insieme al suo manager Roy Silver, e al regista Bruce Post Campbell. Essa produsse film e dischi, inclusi gli speciali televisivi di Cosby, e lo speciale Hey, Hey, Hey, It’s Fat Albert. L’etichetta fu principalmente attiva nel periodo 1968–69 (il successo maggiore fu ottenere la firma del gruppo hard rock britannico Deep Purple) ma presto finì in bancarotta e chiuse i battenti nel 1970.

Albert il ciccione, Bill Cosby Show e altri progetti

Cosby portò avanti numerosi progetti televisivi aggiuntivi ed apparve come ospite fisso al The Tonight Show. Inoltre nel pieno del suo successo, si iscrisse ai corsi di Educazione dell’Università del Massachusetts. Nel 1969 tornò alla ribalta con il The Bill Cosby Show, sitcom andata in onda per due stagioni sul canale NBC. Cosby interpretava il ruolo di Chet Kincaid, un insegnante di educazione fisica in una scuola superiore di Los Angeles. Sebbene la serie riscosse un moderato successo di critica, lo show ebbe ottimi indici d’ascolto, piazzandosi a fine anno all’undicesimo posto nella classifica dei programmi più visti della stagione. Secondo quanto affermato nei contenuti speciali dell’edizione in DVD della prima stagione della serie, all’epoca Cosby ebbe dei contrasti con la dirigenza NBC dato che era contrario all’inserimento delle “risate finte preregistrate” nel corso del programma (perché reputava gli spettatori in grado di ridere alle battute umoristiche senza bisogno di essere condizionati a farlo). In questo periodo Cosby ottenne la laurea di primo livello e prosegì gli studi.


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Nel 1972, anno in cui ottenne un master universitario, Cosby recita nel The New Bill Cosby Show. Tuttavia, questa volta il programma non riscuote successo, e lo show viene cancellato dopo una stagione sola. Maggior fortuna ha il cartone animato Fat Albert and the Cosby Kids, ideato e presentato da Cosby stesso e basato sulla sua infanzia. La serie viene trasmessa dal 1972 al 1979, venendo introdotta addirittura nella programmazione scolastica di alcuni istituti per il suo alto valore educativo. Ritenendo passeggero il suo successo nel mondo dello spettacolo, Bill Cosby decise di tornare tra i banchi di scuola e in pochi anni conseguì un dottorato in Educazione presso l’Università del Massachusetts. La tesi di dottorato analizza la questione razziale in Fat Albert (trasmesso in Italia con il titolo Albertone).

Sempre nel corso degli anni settanta, Cosby insieme ad altri attori afroamericani, incluso il regista Sidney Poitier, uniscono le proprie forze per produrre film comici di successo per arginare e contrastare la crescente violenza insita nei film di genere “blaxploitation” in voga all’epoca. Uptown Saturday Night (1974) e Let’s Do It Again (1975), entrambi inediti in Italia, riscossero un buon successo di pubblico, ma molti dei successivi film furono dei sonori flop. Nel 1976 ottenne il dottorato.

I Robinson

Il successo planetario giunse nel 1984 quando ideò e interpretò la serie I Robinson (in originale The Cosby Show) per la NBC. La serie proseguì fino al 1992 con la realizzazione di ben 201 episodi, riscuotendo i più alti indici d’ascolto di una sitcom in assoluto. I Robinson è ancora una fra le serie più replicate della televisione italiana. Nelle intenzioni di Cosby, la serie doveva essere una risposta all’aumento della violenza e della volgarità nei programmi televisivi. Egli insistette per ottenere il controllo totale della serie, venendo coinvolto in ogni aspetto del programma. Lo show conteneva dei parallelismi con la vita famigliare reale di Cosby: come i personaggi di Cliff e Claire Robinson (Huxtable nell’originale), Bill Cosby e sua moglie Camille avevano ricevuto un’istruzione a livello universitario, erano benestanti, e avevano cinque figli.


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Essenzialmente atipica rispetto alle altre situation comedy con interpreti di colore, The Cosby Show non aveva precedenti nel rappresentare un’agiata famiglia borghese afroamericana che non aveva fatto fortuna venendo “dal basso” (come per esempio ne I Jefferson), ma che apparteneva di diritto alla colta classe media statunitense. Il grande successo della serie generò lo spin-off Tutti al college (A Different World) incentrato sul personaggio di Denise Robinson (Lisa Bonet), che però riscosse minori consensi.

Cosby indaga


The Cosby Mysteries


Dal 1994 al 1995 viene trasmessa negli Stati Uniti la serie Cosby indaga (The Cosby Mysteries). Si tratta di una sitcom poliziesca incentrata sui casi affrontati da Guy Hanks (interpretato da Cosby), ex criminologo (dopo una vincita milionaria alla lotteria) che aiuta nelle indagini gli ex colleghi della polizia, in particolare il detective Adam Sully. La serie non riscuote particolare interesse e viene chiusa dopo la prima stagione. In Italia la serie va in onda per breve tempo nel 1996, con Cosby sempre doppiato da Ferruccio Amendola (sua voce italiana anche ne I Robinson).

Cosby

Nel 1996, a quattro anni dalla conclusione de I Robinson, inizia un nuovo show per la CBS intitolato Cosby, interpretato ancora insieme a Phylicia Rashād (la Claire dei Robinson), che anche qui interpreta la parte di sua moglie. Cosby co-produce lo show insieme alla Carsey-Werner Productions. La serie prende ispirazione dal programma inglese One Foot in the Grave, ed è incentrata sul personaggio di Hilton Lucas, interpretato da Cosby, anziano cittadino che cerca di trovare lavoro dopo essere stato licenziato dall’impiego precedente. L’attrice Madeline Kahn partecipa alla sitcom nella parte di Pauline Fox, vicina di casa della coppia. Nonostante l’iniziale buon riscontro di pubblico, non riscuotendo lo stesso successo de I Robinson, la serie chiude i battenti nel 2000 dopo quattro stagioni. A tutt’oggi I Cosby è l’ultima sitcom alla quale abbia preso parte attivamente Bill Cosby.


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Un nuovo show della NBC, in programmazione per l’estate o l’autunno del 2015, creato da Mike O’Malley e Mike Sikowitz, vedrà tra i suoi protagonisti Bill Cosby nel ruolo di Jonathan Franklin, il patriarca di una famiglia multi-generazionale.

Progetti cinematografici

Il successo sul piccolo schermo lo portò a esordire come autore nel cinema: nel 1987 scrisse ed interpretò la commedia Leonard salverà il mondo, che tuttavia si rivelò un tremendo fiasco al botteghino e per il quale ricevette due Razzie Awards nella categoria peggiore film e peggiore interpretazione maschile dell’anno. Dopo altri due flop, Papà è un fantasma (1990) e The Meteor Man (1993), l’attore avrà finalmente un parziale riscatto con Jack (1996), film di Francis Ford Coppola in cui fa da spalla a Robin Williams.


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La stella dedicata a Bill Cosby sulla Hollywood Walk of Fame.

Successivamente Bill continua a svolgere le sue attività di produttore, scrittore e sceneggiatore: nel 1999 ha lanciato una nuova serie a cartoni animati, Little Bill, mentre nel 2004 ha realizzato il soggetto del telefilm Fatherhood e scritto il film Il mio grosso grasso amico Albert dedicato a Fat Albert, il protagonista di un cartone animato che egli aveva creato in gioventù e del quale era stato protagonista come attore in carne e ossa e doppiatore di diversi personaggi, tra cui lo stesso Fat Albert.

Vita privata

Cosby incontrò la sua futura moglie, Camille Olivia Hanks, mentre egli stava esibendosi come comico a Washington D.C. nei primi anni Sessanta, e lei era studentessa alla University of Maryland. I due si sposarono il 25 gennaio 1964, e dalla loro unione sono nati cinque figli: Erika Ranee (1965), Erinn Chalene (1966), Ensa Camille (1973-2018), Evin Harrah (1976), e l’unico figlio maschio Ennis William (1969 e assassinato nel 1997).


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Bill Cosby ha presieduto e condotto il Playboy Jazz Festival di Los Angeles sin dal 1979. Appassionato musicista e cultore di jazz, è anche conosciuto come batterista jazz, anche se lo si può vedere suonare il basso con Jerry Lewis e Sammy Davis Jr. nel corso di una puntata degli anni settanta del talk show di Hugh Hefner. Un racconto scritto da Cosby, intitolato “The Regular Way”, venne pubblicato nel numero del dicembre 1968 di Playboy.

Dal 2004 Cosby è diventato membro attivo della Jazz Foundation of America. Per diversi anni, è stato tra gli ospiti dell’annuale manifestazione di beneficenza “A Great Night in Harlem”, svoltasi all’Apollo Theater di New York City.

Il discorso della “Pound Cake”

Il cosiddetto “discorso della pound cake” o “del pezzo di torta”, venne tenuto da Bill Cosby nel maggio 2004 durante una cerimonia di premiazione della NAACP (“Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore“) tenutasi a Washington D.C. in commemorazione del cinquantesimo anniversario dell’emanazione della sentenza Brown v. Board of Education da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America.

Si tratta di un discorso leggendario dove Cosby si mostra critico nei confronti di dei membri della comunità afroamericana statunitense. Egli criticò aspramente l’utilizzo dello sboccato slang da ghetto, la prevalenza di coppie separate o divorziate, la troppa enfasi posta sulle cose frivole, superflue, e costose, la mancanza di responsabilità, ed altri comportamenti ascritti alla comunità nera.


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«Ma queste persone, quelli qui oggi nella balconata, hanno combattuto così duramente. Parlando di quelli in prigione oggigiorno, invece, questi non sono criminali politici. Queste sono persone che vanno in giro a rubare la Coca-Cola. Gente alla quale sparano alla nuca per un pezzo di torta! E allora corriamo tutti fuori e siamo indignati, “i poliziotti non avrebbero dovuto sparargli” diciamo. Però, che diavolo ci faceva lui con la torta in mano? Voleva un pezzo di torta proprio come chiunque altro, e si accorse di non avere soldi. E una cosa chiamata “genitore” gli dice: “Se ti beccano con la torta finirai per mettere in imbarazzo tua madre!”, non gli dice “finirai per farti prendere a calci in culo“, no, gli dice: “finirai per mettere in imbarazzo la tua famiglia!”».

Nel discorso, Cosby affermò di come gli afroamericani non dovessero continuamente ritenersi vittime di discriminazione, segregazione, istituzioni governative, o altro per giustificare le loro grandi inadempienze; piuttosto, dovrebbero incolpare e ritenersi vittime della loro propria “cultura della povertà”.

Accuse di stupro e molestie sessuali

Dal 2014 al 2015 ci furono ben 50 donne che accusarono Bill Cosby di abusi sessuali, dopo questa rivelazione l’immagine dell’attore subisce un forte colpo, tanto che la Disney decide di rimuovere la sua statua dal parco a tema in Florida e tutti gli show in programma vengono cancellati. Il 27 luglio 2015 inoltre, sulla copertina del New York Magazine, compare una foto di tutte le 35 donne che avrebbero accusato Cosby di stupro, che riscuote parecchia rilevanza mediatica.


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Il 30 dicembre 2015 è stata presentata in Pennsylvania la prima richiesta formale di condanna per abusi sessuali contro l’attore. Arrestato dalle forze dell’ordine, Cosby è rimasto in libertà in attesa del processo pagando il 10 per cento della cauzione, fissata ad un milione di dollari. Il 7 gennaio 2016 due delle accuse nei suoi confronti vengono archiviate per mancanza di prove.

Il 7 settembre 2016 il giudice O’Neil, in un’udienza preliminare a Norristown, stabilisce la data d’inizio del processo penale per Cosby in data 5 giugno 2017. Alla testimonianza, inoltre, vengono accolte altre 13 presunte vittime dell’attore, che quasi completamente cieco, avrà diritto a un procedimento rapido. Il processo ha avuto inizio il 5 giugno 2017 e si è concluso, rapidamente, il 17 giugno 2017 con la giuria che non è riuscita a raggiungere il verdetto per mancanza di unanimità (cosiddetto “mistrial”).

La condanna

Il 26 aprile 2018 è stato condannato per violenze sessuali aggravate, al termine di un lungo processo molto seguito dai media e anche molto controverso, tanto che nel giugno dell’anno precedente il giudice aveva dovuto dichiarare il mistrial, ovvero l’annullamento del processo a causa di uno stallo della giuria su tutti i principali capi d’accusa. Ripetuto il processo, Cosby è stato giudicato colpevole di “aggressione indecente”. Il 25 settembre dello stesso anno viene stabilita la pena, che va dai 3 ai 10 anni di carcere.


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Nel 2019 Cosby è condannato e rinchiuso nel SIC Phoenix, un carcere di massima sicurezza fuori Filadelfia, per almeno tre anni, nonostante la salute e l’età avanzata. Inoltre ha passato alcuni mesi in isolamento in una singola cella di un’unità adiacente all’infermeria. Si dichiara tuttora innocente e “prigioniero politico”. Nel 2021 potrà richiedere la liberazione condizionale.

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