Cronaca

Bimba morta a Palermo, donati gli organi: le parole del padre “era una bambina generosa, avrebbe fatto così”

I genitori della piccola Antonella hanno deciso di donare gli organi: "nostra figlia avrebbe detto 'sì, fatelo' Era una bambina generosa"

TikTok era il suo mondo. E Youtube. Sempre lì stava.” A parlare è Angelo Sicomero il padre di Antonella, la bambina di 10 anni morta soffocata per una challenge su TikTok. Il padre della piccola ha poi raccontato la scelta della donazione degli organi spiegando che “nostra figlia avrebbe detto ‘sì, fatelo’ Era una bambina generosa. E visto che non potevamo averla più con noi, abbiamo ritenuto giusto aiutare altri bambini“.

Il padre di Antonella: “voleva essere una star di TikTok, e c’è riuscita”

Voleva essere la regina, la star di TikTok e c’è riuscita. È finita proprio come voleva lei” ha continuato Angelo in un’intervista al quotidiano Repubblica. Un padre che parla della figlia come di una bambina allegra, generosa, che sicuramente “avrebbe fatto così” riferendosi alla decisione di donare i suoi organi. “Tre bambini vivranno grazie a lei e rivivrà in loro”, dice il giovane padre che – aggiunge – se potessi spaccherei il mondo“.

Decine di profili sui social per la bambina di Palermo

Antonella era molto attiva sui social: a quanto emerso aveva decine di profili Instagram, Facebook e TikTok, e i genitori – che le avevano regalato un cellulare il giorno del suo decimo compleanno – lo sapevano. “Rubava sempre il cellulare a sua madre e scaricava TikTok. Allora ci siamo arresi. Ballava e cantava, scaricava tutorial per truccarsi o per acconciare i capelli. Avrebbe voluto fare l’estetista da grande.

“Pubblicava questi video su TikTok e – dice Angelo Sicomero –  era anche una bambina molto ubbidiente. Tanto che non ho mai avuto l’esigenza di controllarla e infatti non le ho mai sequestrato il cellulare per vedere cosa facesse. Perché tra noi non c’erano segreti. È la regola della famiglia: ci si dice tutto e ci si aiuta tutti”.

Antonella aveva chiesto al padre una cintura

L’uomo al quotidiano Repubblica ha ricordato anche i momenti precedenti alla tragedia ammettendo di aver dato lui una cintura a sua figlia. “Per adesso non mandiamo le bambine a scuola per paura del coronavirus. Antonella era stata al cellulare in chat con le sue amiche, poi aveva fatto i compiti e avevamo cenato”, ha raccontato aggiungendo appunto che la figlia aveva chiesto una cintura. Il dramma si è poi consumato in bagno, dove Antonella era andata a fare la doccia e dove è stata poi trovata dai genitori con la cintura al collo.

Di solito andava in bagno sempre con la sorellina di pochi mesi più piccola, ma mercoledì no. “Mi chiede se ho un rimpianto, se mi rimprovero qualcosa. A questo non sono ancora in grado di rispondere”, conclude il genitore coprendosi il volto con le mani.

(Fonte: La Repubblica)

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