Cronaca

Camorra, si indaga su Franco Maccarelli, il genio del “pezzotto”

Ci sono le mani della camorra sul pezzotto. Un volume d’affari da sei milioni e mezzo l’anno. Protagonista della storia, Franco Maccarelli, indicato dalla Finanza come il genio del “pezzotto”, finito al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Napoli (e prima ancora da quella romana), ma anche nelle mire della camorra cittadina.

Residenza a Secondigliano, uffici in una torre del Centro direzionale, viaggi a Malta, vero e proprio centro strategico per i traffici di Iptv (internet protocol television), eccolo il profilo dell’uomo che – secondo i pm – avrebbe venduto flussi televisivi pirati a milioni di utenti europei. Un genio degli affari e dell’informatica, costretto a schivare – oltre che gli inquirenti – anche clan e scissionisti (nel senso di ex soci desiderosi di spodestarlo).

Camorra e pezzotto, l’inchiesta

Come riportato da Il Mattino, è questo lo scenario emerso da un’informativa del nucleo speciale frodi tecnologiche della Finanza, che dedica centinaia di pagine al giro di affari di Maccarelli e alle insidie del suo mestiere.

Le indagini

Atti al Riesame, dopo un sequestro di schede e computer, scrivono gli inquirenti: “Si presume che l’enorme giro di affari sotteso all’attività de quo abbia inoltre attirato l’interesse della criminalità organizzata; a suffragio di tale ipotesi viene riportato uno stralcio di una conversazione Skype tra il Maccarelli e l’utente Akerisat, allo stato non identificato, ove si fa palese riferimento ad un’estorsione posta in essere da esponenti del clan Lo Russo”.

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