Carabiniere ucciso, Grasso su foto dell’indagato: “Mai scendere al livello dei criminali”. E ricorda l’arresto di Provenzano

“Mai scendere al livello dei criminali”: lo afferma Pietro Grasso, ex magistrato, oggi senatore di Leu,intervenendo sul caso della foto dell’indagato bendato e in manette, nella vicenda del carabiniere ucciso a Roma. Un’immagine, scattata negli uffici del reparto investigativo dei carabinieri, che Salvini ha giustificato dicendo che l’unica vittima è il militare ucciso.

Si tratta di un post su Facebook che sta facendo discutere. Che arriva da un politico che è un ex magistrato. Che ha combattuto la mafia ed ha contribuito all’arresto di suoi pericolosi esponenti.

“Quando arrestammo Bernardo Provenzano – scrive Grasso – o quando interrogai Giovanni Brusca, mi trovai davanti uomini che avevano commesso le stragi, fatto uccidere colleghi e amici, progettato il mio omicidio e il rapimento di mio figlio. Potete immaginare il mio stato d’animo”. Poi spiega quale fu la sua reazione: “Ho sempre avuto chiaro quale fosse il mio ruolo: quello di rappresentante dello Stato. A Provenzano, catturato dopo 43 anni di latitanza, la prima cosa che chiesi fu: ‘Ha bisogno di qualcosa?’. Rispose che aveva bisogno di un’iniezione per curare la sua malattia, e rapidamente trovammo il modo di fargliela”.

“Mai scendere al livello dei criminali”: il post di Pietro Grasso

Sottolinea che mai lo Stato può abbassarsi al livello dei criminali: “Gli dimostrammo la differenza tra noi e loro: non ci si abbassa mai al livello dei criminali che si combattono, non ci sono…



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