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Il 20 agosto del 1936 nasce Carla Fracci, icona mondiale della danza

Carla Fracci è una ballerina italiana nonché icona mondiale della danza. Artista dall’ineguagliabile talento ha vissuto la sua vita sempre in punta di piedi deliziando il pubblico di tutto il mondo.

La Fracci è universalmente considerata come una delle più grandi ballerine del Novecento. Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta.

20 agosto 1936: nasce Carla Fracci, leggendaria ballerina italiana

È nata il 20 agosto del 1936 a Milano in una famiglia di umili origini e ha dichiarato che sarebbero stati degli amici dei suoi a notare il suo talento come danzatrice e a indirizzarla al teatro alla Scala.


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in dal 1946 studia alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova ed altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo due anni diviene danzatrice solista, quindi prima ballerina nel 1958.

Tra la fine degli anni cinquanta e durante gli anni Settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è una ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.

Il grande successo

La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con vari ballerini, tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Giuseppe Picone, Roberto Bolle. Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969. Ha interpretato Medea, Concerto barocco, Les demoiselles de la nuit, Il gabbiano, Pelléas et Mélisande, Il fiore di pietra.


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Eugenio Montale le dedicò una poesia, La danzatrice stanca, inserita nel Diario del ’71 e del ’72, uscito nel 1973.

Anni Ottanta e Novanta

Nel 1982, è protagonista di una fiction televisiva: compare infatti nello sceneggiato RAI, diretto da Renato Castellani, Verdi, dove interpreta il ruolo di Giuseppina Strepponi, soprano e seconda moglie del grande compositore. Alla fine degli anni Ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli.


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Varie sono, negli anni successivi, le sue interpretazioni: Il pomeriggio di un fauno, Onegin, La vita di Maria, A.M.W. La bambola di Kokoschka, La primavera romana della signora Stone, quest’ultimo con Giuseppe Picone ed Alma Manera con la regia di Beppe Menegatti per citare le principali.

Dal 1996 al 1997 dirige il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Dal 1994 è membro dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1995 è presidente dell’associazione ambientalista Altritalia Ambiente e nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della FAO.

Alla guida del Teatro dell’Opera di Roma


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Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Ne segue il repertorio tradizionale e quello firmato da Sergej Djagilev per i Ballets Russes (da La sagra della primavera nella ricostruzione di Millicent Hodson a Shéhérazade, L’uccello di fuoco e PetruÅ¡ka nelle versioni di Andris Liepa). A quest’attività affianca la riproposta di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti.

Vita privata

Per quanto riguarda la vita privata di Carla Fracci, nel 1964 la ballerina ha sposato il regista Beppe Menegatti, da cui ha avuto suo figlio Francesco. Quest’ultimo l’ha resa nonna di due nipoti, Giovanni e Ariele.


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Carla Fracci e Beppe Menegatti.

Sul suo rapporto con il figlio e i nipoti, la ballerina ha raccontato a La Repubblica:

«I ragazzi non possono pretendere di avere tutto. Certo, con Francesco ero più severa, le nonne tendono a essere meno esigenti. Ma cerco di convincere anche i miei nipoti a comprare pochi giocattoli e mi oppongo a un eccesso di televisione. Capisco che siano interessati al computer e ai giochi dell’iPad, ma faccio di tutto affinché non perdano il contatto con la natura. A Firenze, dove abbiamo una casa immersa nel verde, corrono attorno al laghetto e tra i rami del pino regalatomi da papà».

Politica e autobiografia

Dal giugno 2009 al 2014 è stata Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze.


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Nel dicembre 2013 Arnoldo Mondadori Editore pubblica la sua autobiografia Passo dopo passo a cura di Enrico Rotelli. È stata Ambasciatrice di Expo Milano 2015.

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