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Changeling, la storia vera che ha ispirato il film con Angelina Jolie

Changeling è ispirato alla storia vera di Christine Collins (Angelina Jolie) che denunciò la scomparsa del figlio di 9 anni

Sabato 15 maggio alle 21.25 su Rete 4 va in onda il film Changeling. Il film è ispirato alla storia vera di Christine Collins (Angelina Jolie) che denunciò la scomparsa del figlio di 9 anni. Quando la polizia dichiarò di averlo ritrovato capì che quel ragazzino non era suo figlio, ma fu internata perché ritenuta pazza.

Changeling: di cosa parla il film con Angelina Jolie?

Changeling, il film di Clint Eastwood con Angelina Jolie, è ispirato alla storia vera di Christine Collins che denunciò la scomparsa del figlio di nove anni e quando la polizia dichiarò di averlo ritrovato capì che quel ragazzino non era suo figlio ma fu fatta passare per pazza.



Los Angeles, marzo 1928. Un sabato Christine Collins lascia a casa da solo il giudizioso figlio Walter che ha avuto da un uomo che li ha abbandonati. Al ritorno dal lavoro fa una terribile scoperta: il bambino non c’è più e di lui si è persa ogni traccia. Finché, 5 mesi dopo, la polizia locale sembra aver risolto il caso. Consegna, infatti, a Christine un bambino che dice di essere Walter e che un po’ gli somiglia. La madre però è certa che non è suo figlio ed è supportata in questo anche da altre persone che lo conoscevano bene, a partire dalla maestra. L’autorità di polizia, sostenuta da un’opinione pubblica desiderosa di rassicuranti lieto fine, insiste nella sua versione fino a decidere di internare Christine attribuendole disturbi mentali che l’avrebbero spinta a non riconoscere il figlio. Christine, però, non si arrende e, sostenuta dal reverendo Guistav Briegleb, continua a lottare perché le ricerche di Walter continuino.

La storia vera di Changeling

Walter Collins scomparve il 10 marzo 1928 dopo che Christine Collins gli aveva dato i soldi per andare al cinema. Nonostante l’iniziale disinteresse della polizia, la scomparsa di Walter divenne un caso nazionale e il dipartimento di polizia di Los Angeles seguì centinaia di piste senza successo. La polizia fu travolta da un’ondata di critiche da parte dei giornali e fu messa sotto pressione dall’opinione pubblica per risolvere il caso.


Christine Collins e Walter storia vera
La vera Christine Collins con suo figlio Walter

Il ritrovamento

5 mesi dopo la scomparsa di Walter un ragazzo trovato a DeKalb, nell’Illinois dichiarò di essere il figlio di Christine. La polizia locale inviò delle lettere e delle fotografie del ragazzino alla donna fino a quando Christine non pagò il biglietto per il treno che portò il finto Walter a Los Angeles.

Il ragazzino non era Walter

Appena il ragazzino arrivò alla stazione di polizia Christine affermò che non si trattava di suo figlio, ma l’ufficiale in carica, il capitano J.J. Jones, la convinse ad accogliere il ragazzo a casa sua per essere sicura che non fosse Walter. Nonostante fosse convinta di essere nel giusto, la donna accettò la proposta ma dopo tre settimane si ripresentò al Distretto per ribadire che il ragazzo non era suo figlio, supportata dalle cartelle mediche di Walter e dalle testimonianze di chi lo conosceva.

Christine Collins viene internata

La polizia, per evitare di fare una figuraccia con l’opinione pubblica, accusò la Collins di essere una cattiva madre e di essere mentalmente instabile. Il capitano J.J. Jones la fece ricoverare in un ospedale psichiatrico con il Codice 12, usato per rinchiudere chi rappresentava un pericolo per la società.

Il ragazzo aveva finto di essere Walter per incontrare una star di Hollywood

Alcuni giorni dopo Jones si decise a mettere sotto pressione il ragazzo che confessò di avere 12 anni e di chiamarsi Arthur Hutchens, originario dello Iowa. Il ragazzo aveva finto di essere Walter per andare a Los Angeles e incontrare ad Hollywood il suo attore preferito, Tom Mix. Christine fu rilasciata dall’Ospedale due giorni dopo la confessione del 12enne.

Il caso degli “Omicidi del pollaio di Wineville”

Il caso fu risolto l’anno successivo. Gordon Stewart Northcott fu riconosciuto colpevole di aver rapito, molestato e ucciso 3 giovani ragazzi. La vicenda divenne nota come il caso degli “omicidi del pollaio di Wineville”. La madre di Northcott, Sarah Louise Northcott, confessò di aver partecipato all’omicidio di Walter Collins, una delle vittime di suo figlio. A seguito della sua confessione fu condannata senza processo all’ergastolo per il suo ruolo nella morte di Walter.

Lo Stato scelse di non perseguire Gordon Northcott per l’omicidio di Walter e lo portò in giudizio per gli omicidi di altri 3 giovani ragazzi per i quali c’erano anche prove forensi. Il 13 febbraio 1929 l’uomo fu riconosciuto colpevole di tutti e 3 gli omicidi e condannato a morte. Gordon Northcott negò di aver ucciso Walter e la madre tentò di ritrattare la sua confessione.


Gordon Stewart Northcott
Il vero Gordon Stewart Northcott

Il destino di Christine Collins

Christine Collins non ha mai creduto che suo figlio fosse stato ucciso e scrisse varie volte a Gordon Northcott ricevendo il permesso d’intervistarlo prima della sua esecuzione. Northcott in un primo momento le disse che era disposto a raccontarle quale fosse stato il destino di Walter ma all’ultimo minuto ritrattò dichiarandosi innocente.
Christine Collins ha continuato a cercare il figlio per il resto della sua vita, ma senza successo. La donna vinse una causa civile contro il capitano Jones che non le hai mai dato i 15mila dollari di risarcimento stabiliti dalla Corte Superiore.

Dove vedere Changeling?

Il film Changeling con Angelina Jolie va in onda sabato 15 maggio alle 21.20 su Rete 4.


Fonte: Movieplayer

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