Cronaca

Chi era Angelo Licheri, il volontario che tentò di salvare Alfredino Rampi

Chi era Angelo Licheri, il volontario che tentò di salvare Alfredino Rampi? Licheri è morto stanotte all'età di 77 anni

Chi era Angelo Licheri, il volontario che tentò di salvare Alfredino Rampi? Licheri è morto stanotte all’età di 77 anni,  nella casa di riposo San Giuseppe di Nettuno. Ribattezzato come ‘l’uomo ragno’ è stato colui che quarant’anni fa si è calato per ben 60 metri di profondità nel pozzo artesiano nel tentativo di salvare Alfredino Rampi. Un eroe dei nostri giorni, non ci ha pensato due volte quando nel 1981 si è presentato come volontario ed è stato scelto data la sua piccola statura, che gli ha permesso di raggiungere a testa in giù il bambino, fino a toccarlo ma senza purtroppo riuscire a riportarlo in superficie.

La vita privata di Angelo Licheri: chi era

Angelo Licheri era un operaio sardo nato a Gavoi (Nuoro) il 20 agosto 1944. Licheri è conosciuto da tutti come l’eroe di Vermicino per via del suo tentativo di salvare la vita al piccolo Alfredino Rampi, il bimbo di 6 anni precipitato in un pozzo  il 10 giugno 1981. La sua vita è stata drammaticamente segnata dalla vicenda di Vermicino e dalla morte del piccolo Alfredino. Angelo, all’epoca aveva 37 anni e lavorava come fattorino per una tipografia a Roma, ha in un primo momento seguito i soccorsi attraverso la diretta televisiva trasmessa sulle reti Rai. La sera del 12 giugno lasciò a casa la moglie e i tre figli e decise di partire alla volta di Vermicino e provare a salvare il piccolo Alfredino.

Così nella notte tra il 12 e il 13 giugno Angelo, dal fisico esile e piccolo di statura, riuscì a convincere i pompieri e i soccorritori a lasciarsi calare dentro al pozzo. Qui l’uomo rimase sospeso a testa in giù per 45 minuti durante i quali tentò disperatamente di salvare il bambino, senza riuscirvi. Alfredino morì poche ore dopo.

Una vicenda che l’ha segnato per sempre

Una vicenda che lo ha segnato per sempre. Licheri si trovava ospite nella casa di riposo della provincia di Roma da otto anni costretto sulla sedia a rotelle e dove di tanto in tanto riceveva visite di persone interessate ad ascoltare la sua storia. Successivamente le sue condizioni di salute si sono aggravate fino a condurlo al decesso, che è sopraggiunto all’età di settantasette anni.

I funerali

I funerali di Angelo saranno celebrati a partire dalle ore 15 nella parrocchia San Apostolo di Tre Cancelli a Nettuno.

L’incidente di Vermicino

L’incidente di Vermicino fu un avvenimento accaduto in Italia il 10 giugno 1981 che causò la morte di un bambino, Alfredo Rampi detto Alfredino (Roma, 24 giugno 1975 – Frascati, 13 giugno 1981), caduto in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in località Selvotta, una piccola frazione di campagna vicino a Frascati, situata lungo la via di Vermicino, che collega Roma sud a Frascati nord. Dopo quasi tre giorni di inutili tentativi di salvataggio, il bambino morì dentro il pozzo a una profondità di circa 60 metri. La vicenda ebbe grande risalto sulla stampa e nell’opinione pubblica italiana, con la diretta televisiva della Rai durante le ultime 18 ore del caso.

La mancanza di organizzazione e coordinamento dei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione, fecero capire l’esigenza di una nuova struttura organizzativa per poter gestire le situazioni di emergenza e negli anni successivi portò alla nascita della Dipartimento della protezione civile, all’epoca ancora solo sulla carta.

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