Cronaca

Consip, la procura chiede il processo per Tiziano Renzi e Denis Verdini

Per gli imputati le accuse sono turbativa d’asta, estorsione e concussione

Caso Consip, l’inchiesta continua: la Procura ha avanzato la richiesta di processo per Tiziano Renzi, padre dell’ex Premier, e per le altre 11 persone coinvolte nalla maxi inchiesta. Tra loro anche Denis Verdini, ex senatore di Forza Italia, e l’ex parlamentare Italo Bocchino.

Caso Consip: richiesta di processo per Tiziano Renzi e Denis Verdini

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e le altre 11 persone coinvolte in uno dei filoni della maxinchiesta. Chiesto il processo anche per Denis Verdini, per l’imprenditore Alfredo Romeo e per l’ex parlamentare Italo Bocchino.

Cos’è la Consip

Acronimo di Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, la Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana e il suo azionista unico è il ministero dell’Economia e delle Finanza (Mef), del quale è una società in-house. Per legge è previsto che operi nell’esclusivo interesse dello Stato.

L’inchiesta

Condotta dalle Procure di Napoli e Roma, l’inchiesta riguarda l’assegnazione degli appalti nella Pubblica Amministrazione. L’inchiesta è iniziata con una gara d’appalto, la Facility Management (FM4), che si occupa della fornitura di servizi per gli uffici della pubblica amministrazione e che è stata bandita dalla centrale acquisti nel 2014. Il suo valore complessivo ammonta a circa 2,7 miliardi di euro e il bando è stato suddiviso in lotti. La Facility Mabnagement è finita al centro del ‘Caso Consip’ in seguito all’inchiesta nata a Napoli, e condotta dai pm della Dda Henry John Woodcock e Celeste Carrano su presunte irregolarità nell’assegnazione di alcuni appalti come quello per il servizio di pulizia all’ospedale Cardarelli. Da quest’inchiesta è nato poi il filone che si concentra sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana, andata alla Procura di Roma per competenza territoriale.

I protagonisti

Tra i protagonisti principali del caso Consip, l’imprenditore campano Alfredo Romeo nei confronti del quale è stata contestata l’accusa di corruzione.

  • Carlo Russo: imprenditore farmaceutico di Scandicci, toscano come il padre dell’ex premier Tiziano Renzi, di cui è amico. E’ indagato dalla Procura di Roma per traffico di influenze. Interrogato venerdì dai pm, Russo “si è avvalso della facoltà di non rispondere” durante l’interrogatorio. L’imprenditore non ha risposto “su precisa indicazione” del suo legale di fiducia, l’avvocato Gabriele Zanobini.
  • Marco Gasparri: dirigente di Consip, indagato per corruzione. Ha ammesso di aver ricevuto denaro da Romeo per passargli ‘dritte’ sugli appalti.
  • Luigi Marroni: amministratore delegato di Consip, nell’inchiesta è un teste. Fece rimuovere le ‘cimici’ piazzate dai pm negli uffici Consip.
  • Filippo Vannoni: presidente di Publiacqua, società del servizio idrico, vicino a Renzi e Lotti. Ha detto ai pm di aver saputo delle ‘cimici’ da Lotti.
  • Italo Bocchino: ex deputato di Alleanza Nazionale, consulente di Romeo. E’ indagato per corruzione e associazione a delinquere, come l’imprenditore.
  • Tullio Del Sette: comandante dei Carabinieri, è indagato per rivelazione di segreti d’ufficio: avrebbe svelato che c’era un’inchiesta sugli appalti Consip.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio