Cronaca

Il coronavirus si trasmette raramente attraverso il contatto con superfici infette: lo studio

Il coronavirus si trasmette raramente attraverso il contatto con superfici infette: lo studio pubblicato su Annals of Internal medicine. Secondo gli scienziati, nelle persone positive al covid, la contagiosità è massima il giorno prima del manifestarsi dei sintomi, e scende di molto già dopo una settimana

Il coronavirus si trasmette raramente a contatto con superfici infette

La ricerca è stata condotta dagli scienziati del Montefiore Medical Center, dell’Ospedale dell’Università della Pennsylvania, del Massachusetts General Hospital, della Harvard Medical School e del Brigham and Women’s Hospital. Lo studio, pubblicato su Annals of Internal medicine, conferma che superfici come plastica, vetro, legno, metallo o stoffa, raramente trasmettono l’infezione da covid.

Ecco quanto rimane il covid sulle varie superfici

Secondo gli scienziati, le analisi effettuate indicano che i livelli di Rna virale nell’ambiente sono molto bassi. Il contagio attraverso le superfici di vari materiali, risulta insolito, e anche nei pochi casi in cui si presume possa essere avvenuto, la trasmissione respiratoria non poteva del tutto essere esclusa.

La contagiosità

Le prove del team di ricerca, guidato da Eric A. Meyerowitz e Aaron Richterman, indicano che trasmissione attraverso goccioline di saliva (droplet) e, meno comunemente, aerosol è quella nettamente prevalente. Quindi la vicinanza e la ventilazione degli ambienti sono i determinanti chiave del rischio di trasmissione. La ricerca evidenzia anche che il momento in cui si è più pericolosi per gli altri è il giorno prima dell’insorgenza dei sintomi del covid, mentre la contagiosità diminuisce drasticamente entro una settimana dal loro esordio.


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