Coronavirus, più vittime da depressione che da contagio

Sono più le vittime della depressione che di contagio da coronavirus. Gli effetti psicologici della pandemia si fanno sentire e lo scenario appare preoccupante.

Tra le conseguenze dell’emergenza Covid-19 ce ne sono alcune spesso sottovalutate. Se la Fase2 darà il via alla riapertura delle aziende e permetterà una graduale e prudente ripresa della socialità, oltre a un’iniezione di liquidità servirà al contempo valutare anche gli effetti psicologici dell’isolamento protratto sulla popolazione. L’avvertimento arriva dal Tavolo Tecnico Enpap sulla Sicurezza che, in questo periodo di emergenza, ha intercettato e raccolto i nuovi bisogni del mondo del lavoro e di chi lo abita. Uno scenario preoccupante se si pensa che, secondo i dati (in continuo aggiornamento) forniti dal Worldometer se le vittime del coronavirus a livello mondiale sono state 265.902, i suicidi sono stati 374.806 da inizio anno a oggi.

Depressione da coronavirus

“Lo stravolgimento delle nostre vite, che questi giorni tremendi ci portano, tocca corde sensibili nella nostra organizzazione psichica, corde che risuoneranno a lungo, riverberando sul…



Exit mobile version