Cronaca

Covid, sale l’indice Rt nazionale: è a 1,06, una settimana fa era a 0,99

Gli esperti rilevano una “netta accelerazione dell’epidemia” con un’incidenza nazionale che sfiora i 200

Covid, l’indice Rt medio nazionale ha raggiunto quota 1,06. È il dato all’esame della cabina di Regia che sta analizzando il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà presentato nel pomeriggio. La scorsa settimana il valore era a 0,99.

Covid, in Italia l’indice Rt sale a 1,06

I contagi da coronavirus in Italia continuano a correre. Gli esperti rilevano una “netta accelerazione dell’epidemia” con un’incidenza nazionale che sfiora i 200 (194,87 per 100mila abitanti) con una previsione di ulteriore peggioramento: nei prossimi giorni potrebbe raggiungere quota 250.

Sulla base di questi dati, nelle prossime ore la cabina di regia Covid del governo deciderà quali Regioni dovranno passare di fascia. Al momento quel che è certo è lo slittamento del Veneto in arancione: “Siamo zona arancione, me l’ha confermato il ministro e posso dirlo”, ha annunciato il governatore Luca Zaia.

“E il dato che ci ‘spara’ in arancione – ha aggiunto – è l’esempio della velocità del virus”. Nella Regione, quindi, a partire da lunedì bar e ristoranti potranno solo fare consegne a domicilio e asporto e i cittadini potranno spostarsi dal proprio Comune solo in caso di motivi di lavoro, salute o necessità.

La nota completa ISS

Nella settimana 22-28 febbraio dopo un periodo di crescita si osserva una netta accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (194,87 per 100.000 abitanti (22/02/2021-28/02/2021) vs 145,16 per 100.000 abitanti (15/02/2021-21/02/2021), dati flusso ISS.).

L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti e anzi si avvicina alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti.

Nel periodo 10 – 23 febbraio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98– 1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% vs 24% della scorsa settimana).

Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.146 (23/02/2021) a 2.327 (02/03/2021); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è in aumento, passando da 18.295 (23/02/2021) a 19.570 (02/03/2021).

Si osserva un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione aumenta (41.833 vs 31.378 la settimana precedente) e scende la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (28,8% vs 29,4%). Scende anche, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,2% vs 36,1% la settimana precedente).

Istat-Iss: decessi in aumento, mai così tanti dal dopoguerra

Il numero dei decessi nel 2020 per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% in più). Lo attesta il rapporto “Impatto dell’epidemia covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente anno 2020”, prodotto congiuntamente da Istat e Istituto superiore di sanità.

Tra marzo e dicembre 2020 l’impatto del Covid-19 sulla mortalità totale fa registrare un eccesso di mortalità del 21%, pari a 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019.


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