Cronaca

L’Europa celebra il v-day: ecco come è andata negli altri Stati dell’Unione

Per la presidente della Commissione Ue, Von der Leyen,  il V-Day è un "toccante momento di unità e una storia di successo per l'Europa"

Oggi è stata una giornata storica per l’Italia e per l’Europa: con il v-day, il giorno in cui è iniziata ufficialmente la distribuzione del vaccino anti covid nel vecchio continente, è iniziata anche l’uscita dall’incubo che ha accompagnato tutto il 2020.

Oltre ai 27 Stati membri dell’Unione Europea, anche Gran Bretagna, Usa, Russia, Cina, Arabia Saudita, Svizzera, Serbia e Singapore hanno già iniziato la campagna vaccinale. È in ritardo, invece, la Turchia, che dovrebbe iniziare domani salvo nuovi rinvii.

V-day in Europa: ecco come è andata negli altri Stati membri

Grande eccitazione e fermento, oggi, per il v-day, la giornata dalla speranza, il giorno in cui l’Europa inizia a intrevedere la fine dell’incubo, l’inizio della fine dell’era covid.

Le dosi distribuite agli Stati membri

Tutti i Paesi europei hanno ricevuto un numero di vaccini direttamente proporzionale alla popolazione: la Commissione Europea ha ordinato 300 mila dosi del vaccino di Pfizer/BioNTech, ed entro la fine dell’anno ne saranno distribuite 12,5 milioni. L’Italia, la Spagna e la maggior parte degli Stati membri hanno ricevuto 9.750 dosi, la Francia invece ne ha ricevute circa il doppio: 19.500, mentre la Germania ne ha avute 151.125 dosi, 18 mila delle quali solo a Berlino.

Il vaccino AstraZeneca

Buone notizie, ancora, sul fronte della produzione del vaccino anti covid: Pfizer/BioNTech e Moderna, sarebbe in arrivo anche un terzo farmaco, quello di AstraZeneca. L’amministratore delegato della casa farmaceutica, Pascal Soriot, ha annunciato di aver chiesto l’autorizzazione di emergenza alle autorità britanniche e ha assicurato di aver trovato una “formula vincente” che rende il farmaco “efficace al 100%”.

 

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